Filosofia Galileo Galilei

Materie:Riassunto
Categoria:Filosofia
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Testo

ITINERARIO SCIENTIFICO DI GALILIEI
- L’attività scientifica di Galiliei si sviluppa fra la matematica e la fisica apprese nella giovinezza a Pisa e l’astronomia praticata con successo a Padova grazie all’ impiego del cannocchiale, uno strumento innovativo, che permette di vedere le stelle e galassie mai osservate prima e di conoscere che vi sono satelliti e pianeti simili alla terra.
- Le osservazioni astronomiche compiute nel 1609-10 smentiscono la tesi aristotelica della perfezione dei corpi celesti e confermano, al contrario, la teoria eliocentrica di Copernico.

SCIENZA E SCRITTURA
- Galilei è un risoluto sostenitore del valore di verità della teoria copernicana. La sua attività scientifica e divulgativa lo porta a scontrarsi con i teologi cattolici che richiederanno una sua condanna per eresia. Galilei si difende sostenendo che la natura e la bibbia sono entrambe opera di dio e che la prima può essere conosciuta direttamente dalla scienza tramite l’osservazione.
- In caso di dissidio fra scienza e scrittura bisogna basarsi, nell’ambito della conoscenza, sulla prima, perché la seconda non si pone il problema dello studio del mondo ma quella della salvezza dell’anima.

SCIENZA E AUTORITA’
- La lotta contro le imposizioni della teologia sulla sienza si accompagna a una più generale critica dell’autorità della tradizione (identificata con le teorie di Aristotele): la ricerca deve basarsi sull’osservazione e sul ragionamento, non su ciò che ci viene tramandato dal passato.
- Galileo non esita a contestare alcune tesi fondamentali alla scienza tradizionale come la teoria aristotelica dei luoghi naturali.

SENSTE ESPERIENZE E NECESSARIE DIMOSTRAZIONI
- La scienza deve procedere per sensate esperienze e necessarie dimostrazioni, ovvero unendo l’osservazione sperimentale e le teorizzazioni matematiche, le prove che raccolgono con l’esperienza e le dimostrazioni rigorose della matematica. Viene così a configurarsi il metodo ipotetico-deduttivo che sarà alla base della scienza moderna: lo scienziato interroga attivamente la natura per trarne dei dati, che misura poi con appositi strumenti e traduce in formule matematiche. Per trovare conferma delle sue ipotesi, riproduce quindi fenomeni nell’esperimento, che può essere anche mentale. Lo scienziato deve tenere conto, inoltre, del carattere costruito dell’esperimento e della dimensione comunque astratta del sapere scientifico che deve prescindere dalle imperfezioni accidentali sempre presenti nella realtà concreta.
- Grazie al suo metodo scientifico Galileo pone le basi della meccanica e della dinamica moderna, con la sua definizione di principio di inerzia e dei principi sulla composizione dei movimenti.

VISIONE DELLA NATURA E DELLA SCIENZA
- Nella concezione galileiana del mondo la natura è vista come un libro scritto in caratteri matematici, e pertanto accessibile alla scienza: i suoi aspetti quantitativi sono risolvibili in equazioni matematiche( le qualità primarie dei corpi). Mentre le qualità secondarie dei corpi non ma tematizzabili, sono prive di interesse scientifico.
- La conoscenza cui gli uomini possono pervenire tramite il metodo scientifico in profondità (intensive) è simile a quella divina, anche se è ad essa infinitamente inferiore in estensione (estensive).

Esempio