Cartesio e REGOLA DEL METODO

Materie:Appunti
Categoria:Filosofia

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Testo

CARTESIO

Ricerca un collegamento tra fisica e METAFISICA (ciò che è oltre la realtà).
Filosofo ricerca la verità che è oltre i sensi.
Vuole collegare due cose agli opposti per avere un METODO DI INDAGINE SCIENTIFICO – FILOSOFICO, per arrivare a principi certi, indiscutibili.
La matematica si può usare per spiegare tutto.

REGOLA DEL METODO: discorso sul percorso da fare per arrivare all’obiettivo, la verità.
• PARTE CRITICA.
Critica (positivamente) tutte le forme di sapere.
Matematica è divisa in troppe discipline, e non si può creare un sistema logico coerente. Tutte queste discipline studiano i rapporti quantitativi tra le cose, e quindi si può parlare di MATEMATICA UNIVERSALE.
• PARTE PROPOSITIVA.
Fissa 4 regole per ogni indagine scientifica:
1. Regola dell’EVIDENZA. Si accettano come vero solo ciò che risulta evidente, ovvero chiaro e distinto;
2. ANALISI. Procedere dal complesso al semplice.
3. SINTESI. Risalire dal semplice al complesso.
4. ENUMERAZIONE COMPLETA, REVISIONE. Enumerare tutti gli elementi dell’analisi e rivedere tutti i passaggi della sintesi.
MATEMATICA UNIVERSALE: sono presenti principi a priori, e questa è metafisica.
Nell’eliminare tutte le conoscenze e le credenze obsolete si devono fissare delle regole, principi morali ed etici che non devono essere violate. REGOLE DELLA MORALE PROVVISORIA (in seguito potrebbero esserne aggiunte altre o modificate):
1. SENZA DUBBIO si deve obbedire alle leggi del proprio paese;
2. SENZA DUBBIO si deve aver rispetto della religione in cui si è nati.
3. SENZA DUBBIO si deve aderire alle opinioni moderate.( NO RIVO O RE azionario).
Essere risoluto nel seguirle una volta che si sono accettate.
Cercare di vincere me stesso piuttosto che la fortuna e mutare i miei desideri piuttosto che l’ordine del mondo.

DUBBIO
• DUBBIO SCETTICO; si rifiuta tutto e non si riconoscono verità.
• DUBBIO METODICO; serve per arrivare alla verità, ad una certezza, a conoscenze indubitabili.
Si eliminano tutte le cose su cui si può avere anche il minimo dubbio:
• Conoscenza basata sui sensi.
GENIO MALIGNO che ci inganna, allora anche la matematica potrebbe ingannarmi, e per verificarne la correttezza c’è sempre il dubbio.
L’UNICA COSA DI CUI NON POSSO DUBITARE È IL DUBBIO.
COGITO ERGO SUM… Dubito, quindi penso, e quindi sono, esisto.

RES COGITANS e RES EXTENSA:
Cartesio è contro la Scolastica che separa sostanza ed accidenti.
La I certezza è il cogito, e poi?
Cartesio esamina :
1. IDEE AVVENTIZIE: dall’esterno, passano per i sensi. Non c’è garanzia.
2. IDEE FATTIZIE: Che posso produrre io. Non dipendono dall’esterno. Un mostro. Non ha collegamenti con la realtà. Non sono sicure.
3. IDEE INNATE: Dio. Il finito non può pensare all’infinito. L’idea di Dio è innata nell’uomo.
L’idea dell’infinito, della perfezione è chiara, precisa, innata nell’uomo.
Creazione ed esistenza sono frutto di Dio, la causa incausata. Il cogito è primario. Poi c’è l’idea innata di Dio.
La certezza è PRESENTE.
La VERITÀ È RELATIVA e non assoluta.
Ripensando al passato, Dio ci garantisce che il nostro modo di pensare era corretto. Quindi quello che pensavo una volta è ancora valido.
ERRORE:
Il giudicare si divide in:
• Intelletto; conoscere. Non è soggetto all’errore.
• Volontà; scegliere. Si impone all’intelletto, va oltre i limiti e pretende di scegliere sulle cose che l’intelletto non ha ancora inteso.
es. Antipatia a pelle!
Perché siamo fatti cosi.

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