Traumi osseo-articolari

Materie:Riassunto
Categoria:Educazione Fisica

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Testo

TRAUMI

Scheletro► è il complesso sistema fatto da segmenti ossei che entrano in relazione tra loro mediante il sistema articolare.
Ossa► sono l’ impalcatura rigida del nostro corpo. Nelle ossa lunghe il corpo è detto DIAFASI mentre le due estremità sono dette rispettivamente EPIFISI PROSSIMALE (quella + vicina al tronco quindi alla mediana del corpo umano) ed EPIFISI DISTALE (quella + distante alla mediana).

Articolazione► è il punto in cui entrano in relazione due capi ossei senza toccarsi. Il movimento di due ossa è permesso da una contrazione dei muscoli i quali passando sopra l’ articolazione si allacciano da un corpo all’altro di due ossa mediante i tendini. L’ ampiezza dell’ articolazione dipende da come è costituita e ogni articolazione ha una propria funzione.
Nello SPAZIO INTERARTICOLARE c’è il LIQUIDO SINOVIALE che fa da lubrificante il quale è racchiuso in una membrana sinoviale detta SINOVIA.

TRAUMATOLOGIA► Scienza che studia i traumi fisici
Trauma► è un evento esterno che danneggia il nostro fisico. Se l’ evento provenisse dall’ interno sarebbe una malattia.
I TRAUMI si dividono in due gruppi:
1. TRAUMI OSTEO-ARTICOLARI = che hanno colpito ossa o articolazioni si dividono in:
a) TRAUMI al CORPO OSSEO = segmento osseo;
b) TRAUMI all’ ARTICOLAZIONE = il danno colpisce ai tessuti(muscoli) che circondano l’ articolazione.
2. TRAUMI AL TESSUTO MOLLE = che ha colpito tessuti non ossei: pelle,muscoli,organi …

a) TRAUMI al CORPO OSSEO si dividono in:
o INFRAZIONE = una lesione che danneggia solo in parte l’ osso senza attraversare il corpo;
o FRATTURA = rottura che attraversa tutto il corpo e si classificano in base a:
- Numero Pezzi
• 1 pezzo: FRATTURA SEMPLICE
• + di 1 pezzo: FRATTURA MULTIPLA
• se l’ osso si è sbriciolato: FRATTURA COMMINUTA
- Posizione Segmenti
• se i pezzi sono allineati: FRATTURA COMPOSTA
• se i pezzi non sono + allineati: FRATTURA SCOMPOSTA
- Rima di Frattura (crepa)
• se la linea è retta: FRATTURA A LEGNO SECCO
• se la linea è frastagliata: FRATTURA A LEGNO VERDE
Se la frattura riguarda l’ estremità dell’ osso può essere DIAFISARIA o EPIFISARIA.
Si può fare un ESAME OBBIETTIVO cioè senza strumentazione a seconda se la frattura è ESPOSTA (cioè che ha attraversato i tessuti molli visibile dall’ esterno) o NON ESPOSTA.
COME SI INTERVIENE?
1° Principio di Cura: -creare un immobilizzazione
-se la frattura è scomposta richiede un intervento ortopedico per ridurre al minimo i movimenti.

b) TRAUMI all’ ARTICOLAZIONE = si classificano dal meno grave al + grave:
o DISTORSIONE = quando la torsione (cioè un movimento) è stata troppo repentina (cioè forzata), o vi è stato applicato un peso a carico dell’ articolazione. Questi traumi non modificano l morfologia dell’ osso ma danneggiano i tessuti molli circostanti l’ articolazione (tendini, muscoli, capillari).
Conseguenze:
Se la parte danneggiata diventa viola vuol dire che si sono rotti i capillari, se invece si gonfia vuol dire che è fuoriuscito il liquido sinoviale dalla membrana che si va a depositare sull’ articolazione.
Le fibre muscolari sono elastici e hanno un punto di rottura e di scollatura. Quindi a seconda della gravità della distorsione si può avere uno stiramento(cioè un allungamento delle fibre muscolari e quando i tendini sono smollati l’ articolazione non è precisa) o uno strappo(rottura delle fibre muscolari e il tessuto con una cicatrice è meno elastico e quindi non segue facilmente il movimento del corpo).
Il PRIMO INTERVENTO: ghiaccio (perché è un vaso costrittore cioè limita il versamento del liquido) e riposo.

o SUBLUSSAZIONE = è la fuoriuscita parziale o momentanea di una delle epifisi (dette anche capi ossei) dal sito originale. Nello spostamento vengono danneggiati i tessuti molli.
Il PRIMO INTERVENTO: ghiaccio e riposo.
o LUSSAZIONE = è la fuoriuscita di un capo osseo dal suo sito originale.
PRIMA DIAGNOSI: perdita delle funzionalità e cambia la forma articolare.
RECIDIVA: può essere recidiva quando c’è la possibilità che si ripeta il trauma per il fatto che i tendini sono meno elastici a causa o della gravità del trauma o per una cura inefficiente.

Esempio