La Finanziaria

Materie:Riassunto
Categoria:Economia Politica

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Testo

LA FINANZIARIA
La finanza pubblica è l’attività svolta dallo stato e dagli enti pubblici per, attraverso le entrate pubbliche, procurarsi i mezzi necessari a finanziare la spesa pubblica.
Essa riguarda le spese pubbliche, le entrate pubbliche e il loro bilancio.
Si è andata sempre più estendendo con l’intensificarsi dei compiti e degli interventi dello Stato. L’obiettivo principale è quello di soddisfare i bisogni pubblici attraverso l’emissione di beni e servizi pubblici ( a quelli privati ci pensa il mercato ).

FINANZA FUNZIONALE
Secondo la teoria della finanza funzionale lo Stato influenza attraverso la politica economica altri operatori, non è quindi neutro.
La finanza ha tre obiettivi
- distribuzione delle risorse in modo equo tra settore pubblico e privato
- redistribuzione del reddito mediante il prelievo fiscale e la spesa pubblica
- stabilizzazione dell’economia attraverso la politica finanziaria e di bilancio.

Deve operare secondo le norme dettate dal trattato di Maastricht (patto di stabilità)
Ci deve essere copertura finanziare per le nuove leggi che comportano spese
Le regioni e le province e comuni… devono avere autonomia di spesa
Può contribuire in materia di imposizione tributaria.

I SETTORI DELLA FINANZA PUBBLICA:
Il sistema della finanza pubblica è articolato in modo da coordinare in modo migliore il complesso dell’attività. I settori sono:
settore pubblico
settore statale

Settore Statale:
il settore statale comprende tutti gli organi di amministrazione dello stato: ministeri, aziende autonome, istat, cnr ecc…
Al ministero dell’economia e delle finanze spettano i compiti dello stato che riguardano la politica economica, finanziaria e di bilancio, sistema tributario, coordinamento della spesa ecc…

Settore Pubblico:
comprende oltre al settore statale anche le province le regioni e i comuni con le relative aziende di servizi, le università, gli enti senza scopo di lucro, gli enti di previdenza come l’INPS ecc…

L’ECONOMIA PUBBLICA
La finanza pubblica è parte dell’economia pubblica. Per studiare queste discipline ci sono tre filoni principali:
- analisi del settore pubblico
- teoria delle scelte pubbliche
- teoria dell’intervento pubblico in economia
il settore pubblico si analizza con i criteri della microeconomia, sulla base delle aspettative razionali, la principale innovazione in questo campo è l’incertezza.
I problemi fondamentali sono
Cosa deve fare il settore pubblico?
Come funziona il sistema delle scelte pubbliche?
Chi fra settore pubblico e privato è più adatto a svolgere un’attività?

LA SPESA PUBBLICA
La spesa pubblica consiste nell’impiego da parte dello stato di mezzi monetari che reperisce da imprese e famiglie per fornire beni e servizi raggiungendo obiettivi di politica economica e fiscale.
La spesa pubblica è coperta dalle entrate che possono essere tributarie extratributarie di alienazione di beni patrimoniale o mediante l’accensione di prestiti.
La spesa si divide in 3 grandi settori
- settore istituzionale
- spesa per la produzione
- spese civili (per la sicurezza civile)

La spesa pubblica può influenzare la politica economica per raggiungere scopi di carattere sociale. Nei paesi ad economia mista di è visto come le politiche keynesiane abbino spinto i governi ad investire nella spesa pubblica anche se coperta in deficit per aumentare il reddito. Secondo il pensiero liberista, a causa di questo deficit si dovrebbero porre dei limiti alla spesa pubblica ma la difficoltà a farlo spinse i governi verso la privatizzazione di imprese pubbliche. Altri stati come per esempio Ronald Reagan in America e Margaret Thatcher in Gran Bretagna hanno limitato la spesa andando in contro a critiche da parte della popolazione.

Si è dimostrato come la spesa pubblica sia importante e quindi si sono sviluppati anche sistemi più sofisticati come il ppbs che non valutano solo il lato finanziario ma anche quello della qualità. Con questa analisi si può valutare in modo migliore la convenienza della spesa pubblica. Un progetto pubblico è conveniente se i benefici ad esso associati superano il totale dei costi.

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LA REDISTRIBUZIONE DEL REDDITO E LA SICUREZZA SOCIALE

La redistribuzione del reddito consiste nel allocare in modo efficiente i redditi distribuiti dal mercato, viene effettuato dallo stato attraverso il prelievo tributario. Ci sono stati contrasti tra distribuzione equa o efficiente, secondo il principio che la giustizia è fondata sul principio di uguaglianza perciò l’allocazione equa deve prevalere su quella efficiente.
I prelievi vengono maggiormente prelevati da coloro che hanno un reddito maggiore in modo di garantire più assistenza a quelli che ne hanno meno.
La redistribuzione avviene mediante gli istituti della sicurezza sociale.
Secondo la concezione dello stato sociale l’intervento sociale si è indirizzato verso la previdenza e l’assistenza creando un sistema di sicurezza sociale
Previdenza: interventi dello stato che assicurano il lavoratore in caso di infortunio o malattia, in modo che non si trovi sprovvisto di mezzi finanziari.
Assistenza: complesso delle attività a favore di una categoria bisognosa
Previdenza e assistenza servono per garantire l’uguaglianza sociale e garantire una protezione sociale a tutti i cittadini.
Il sistema della sicurezza sociale è il complesso delle prestazioni e misure pubbliche a protezione dei cittadini dirette ad evitare che si trovino sprovvisti di mezzi finanziari o ad assisterli con cure mediche o ad integrare i redditi dei lavoratori con famiglie a carico.

La sicurezza sociale si divide in:
pensioni
assistenza in caso di malattia
sostegno alla famiglia e alla maternità
sostegno ai disoccupati
assicurazione contro gli infortuni sul lavoro

LA RIFORMA DELLO STATO SOCIALE
In diversi paesi si procede verso la riforma dello stato sociale. Perché?
- riequilibrare i conti pubblici
- garantire una protezione sociale più corrispondente a principi di equità

Questa riforma è imposta da tre ordini di considerazione:
- Le innovazioni coinvolgono sia la sfera sociale che quella economica perciò queste dovrebbero coinvolgere istituzioni, università , vita lavorativa ecc…
- Per ragioni di equità, aprire il sistema della cittadinanza a soggetti esclusi.
- La necessità di rispettare gli equilibri finanziari, necessità importante in uno stato dove la vita media è sempre maggiore e la natalità bassa.

RIDISEGNO DELLA SPESA SOCIALE
Il ridisegno della spesa sociale deve mirare a:
- ampliare l’area di applicazione che oggi è ristretta al lavoro dipendente a tempo indeterminato
- stimolare una mobilità sociale con attenzione a soggetti più deboli
- rispondere a domande di assistenza sociale a causa del crescente numero di cittadini anziani e coinvolgere anche giovani

La ricostruzione del sistema sociale deve essere concentrata su assi strategici in modo da garantire a tutti i cittadini i loro diritti e più opportunità. Lo stato sociale deve avere un ruolo centrale nella crescita del capitale umano e sfruttarlo al meglio per garantire crescita ed occupazione.

IMPRESE PUBBLICHE E PRIVATIZZAZIONI
Lo stato può esercitare attività d’impresa attraverso aziende autonome di stato, enti pubblici economici, società a partecipazione statale. Le imprese pubbliche gestiscono servizi di pubblica utilità.
IMPRESA PUBBLICA: quella esercitata dallo stato o da un altro ente pubblico o economico, società a partecipazione statale , per servizi destinati alla vendita.
I motivi per cui devono esistere sono:
- migliore allocazione delle risorse di produzione
- influenzare prezzi, attività produttiva e aumentare l’occupazione.
- Regolare investimenti o prezzi
- Formare monopoli pubblici dove invece se ne formerebbero di naturali.
- Praticare prezzi inferiori al costo in modo da favorire le classi meno abbienti.

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