L'apparato scheletrico

Materie:Appunti
Categoria:Biologia

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Testo

L’APPARATO SCHELETRICO
L’apparato scheletrico è composto dall’unione di tessuti diversi che sviluppandosi danno forma a strutture particolari chiamate ossa. Le ossa, che nel loro insieme formano lo scheletro, costituiscono l’impalcatura del corpo umano garantendone il sostegno; inoltre proteggono le parti molli e rendono possibile, in collaborazione con i muscoli e le articolazioni, il movimento. Perciò lo scheletro è l’apparato che serve al sostegno, alla difesa e al movimento del corpo umano.
Le comunità di cellule (tessuti) che compongono questo apparato sono: il tessuto osseo, il tessuto cartilagineo e il midollo osseo.
Tessuto osseo. È formato da un particolare materiale chiamato sostanza fondamentale, a cui sono mescolate le cellule ossee. La sostanza fondamentale ha colore bianco-giallastro ed è costituita, nell’adulto, da sostanze e sali minerali per il 55%, acqua per il 17% e osseina per il 28%. L’osso deve la sua rigidità ai sali minerali e la sua elasticità all’osseina.
Le cellule ossee hanno dimensioni molto ridotte, forma simile a noccioli di prugna e sono dotate di sottili e lunghi prolungamenti che penetrano nella dura sostanza fondamentale nella quale sono immerse. Tramite questi sottili prolungamenti comunicano tra loro e in particolare con altri piccoli canali nei quali circola il sangue da cui prelevano le sostanze per nutrirsi. Queste cellule si riproducono e muoiono continuamente, permettendo il lento accrescimento e la rigenerazione del tessuto osseo.
Nell’età giovanile la quantità di osseina è maggiore di quella dei sali minerali: per questa ragione le ossa sono molto flessibili e resistenti all’urto. Ma si dovrà prestare particolare attenzione per non deformare l’ossatura sotto carichi esagerati o con la permanenza prolungata in posizioni scorrette. Nell’età adulta invece predominano i sali minerali; per questo le ossa sono meno flessibili e meno resistenti. Con l’aumento dei sali minerali aumenta il peso delle ossa. Infatti i ragazzi hanno un galleggiamento notevolmente migliore degli adulti negli sport d’acqua, dovuto in particolare alla leggerezza della loro ossatura.
Tessuto cartilagineo. È la parte terminale delle ossa, in particolare nella zona di contatto delle articolazioni, ed è formato da fibre disposte a rete tra le quali sono imbrigliate le cellule cartilaginee che conferiscono all’articolazione l’aspetto liscio e lucente.
Midollo osseo. È formato da una sostanza molle racchiusa nella parte più interna delle ossa di una certa dimensione. Il midollo osseo ha il compito importantissimo di creare continuamente parte delle sostanze che compongono il sangue, precisamente i globuli rossi e alcuni tipi di globuli bianchi.
Le ossa. Le ossa si dividono, a seconda della loro forma e dimensione, in:
- ossa lunghe, quando sono sviluppate maggiormente nel senso della lunghezza (per esempio, le ossa della gamba);
- ossa corte, quando sono sviluppate quasi ugualmente in lunghezza e in larghezza (per esempio, le ossa della colonna vertebrale);
- ossa piatte, quando sono molto sottili ed estese, soprattutto in superficie (per esempio, la scapola).

La parte centrale delle ossa lunghe viene chiamata generalmente diafisi e le due porzioni estreme epifisi. La superficie esterna delle ossa è rivestita da una membrana detta periostio che serve a proteggere e nutrire, tramite numerosi vasi sanguigni, il tessuto osseo sottostante.
Le ossa, a seconda della regione che occupano, si dividono in: ossa del capo, del tronco e degli arti.
Ossa del capo. Si dividono in due gruppi ben distinti che formano il cranio e la faccia.
Il cranio ha la forma di una scatola ed è costituito da otto ossa: frontale, etmoide, sfenoide, occipitale, oltre a due parietali e a due temporali. Le ossa che compongono il cranio sono unite tra loro da dentellature che si incastrano a vicenda saldando le diverse ossa in un’unica e compatta struttura. La scatola cranica ha la funzione di contenere e proteggere l’encefalo (parte superiore del cervello) e consente, attraverso la comunicazione col canale vertebrale, la continuazione dell’encefalo nel midollo spinale.
La faccia è formata dalle ossa delle regioni nasale e mascellare e ospita gli organi della vista, dell’udito e dell’olfatto. Inoltre, delimita l’inizio del canale alimentare (bocca).
Ossa del tronco. L’impalcatura ossea del tronco è composta anteriormente dalla gabbia toracica e posteriormente dalla colonna vertebrale (o rachide).
La gabbia toracica è formata dallo sterno e da dodici paia di coste, o più comunemente costole, e costituisce un’ampia cavità in cui risiedono organi importantissimi come i polmoni, il cuore e il primo tratto delle vie alimentari (esofago).
La colonna vertebrale, oltre a sorreggere il tronco, protegge da urti e da eventuali ferite il midollo spinale racchiuso al suo interno. È formata dall’unione di 33 o 34 ossa brevi chiamate vertebre, disposte una sopra l’altra in senso verticale. Le vertebre sono separate dai dischi intervertebrali che schiacciandosi e diminuendo il loro spessore ne permettono il movimento. Spostamenti dei dischi e delle vertebre sono impediti da cordoni elastici che avvolgono tutta la colonna (legamenti).
Ogni vertebra è formata da due parti ben distinte: il corpo, che è la parte più avanzata, ha forma cilindrica e comunica tramite i dischi intervertebrali con le vertebre superiore e inferiore, e l’arco posteriore, dalla forma di ferro di cavallo, che costituisce la parte posteriore della vertebra; l’arco posteriore si attacca all’estremità del corpo delimitando uno spazio (foro vertebrale) in cui scorre il midollo spinale e presenta dei prolungamenti laterali (apofisi traverse) e una cresta all’indietro (apofisi spinosa).
Le vertebre, a seconda della regione che occupano e della funzione che svolgono, si dividono in più gruppi: cervicali, dorsali, lombari, sacrali e coccigee.
Le vertebre cervicali sono 7 e hanno il compito di sorreggere il capo, permettendogli di ruotare e muoversi in avanti e indietro. I dischi intervertebrali che le dividono sono piuttosto spessi e conferiscono loro una discreta mobilità. La prima vertebra cervicale, per mezzo della quale il rachide si articola con il cranio, si chiama atlante. Il corpo dell’atlante è articolato dal dente della sottostante vertebra, che si chiama epistrofeo.
Le dorsali sono 12 e presentano lateralmente sul corpo vertebrale particolari strutture chiamate faccette articolari sulle quali si attaccano le costole. Hanno perciò il compito di sorreggere la gabbia toracica permettendo al busto di ruotare lateralmente e di piegarsi in avanti.
Le sacrali sono 5; intimamente attaccate tra loro, formano l’osso sacro.
Le coccigee sono 4 o 5; anch’esse saldate tra loro, hanno il compito, assieme alle sacrali, di appoggiare e trasmettere il peso del corpo al bacino e alle gambe.
La colonna vertebrale nel suo insieme, vista di fronte, ha una forma rettilinea con i corpi vertebrali perfettamente allineati; osservata di lato presenta curvature in cui a tratti mobili (cervicali e lombari) si alternano tratti semirigidi o rigidi (dorsali, sacrali e coccigee). Nei due tratti cervicale e lombare le concavità della curvatura è rivolta all’indietro, mentre nei due a livello dorsale e sacrale è rivolta in avanti.
Nel bambino appena nato la colonna vertebrale è diritta; comincia ad assumere le curvature con l’inizio della deambulazione. L’esistenza di queste curvature è da collegarsi infatti al peso del corpo che, nella stazione eretta, grava notevolmente a quei livelli, permettendo una migliore distribuzione del peso.
Ossa degli arti superiori. Gli arti superiori svolgono coi loro movimenti molteplici funzioni. Partendo dal fondamentale “afferrare”, si adattano ai più fini movimenti richiesti dall’evoluzione delle capacità umane. Questa variabilità di movimenti dell’arto superiore umano non ha uguali nel mondo animale ed è resa possibile dalla sua particolare struttura grazie alla quale può compiere movimenti in tutti i sensi e indipendenti dal resto del corpo.
L’arto superiore è costituito da quattro parti ben distinte che dall’attacco dell’arto alla parte libera sono:
- spalla, formata dalla clavicola e dalla scapola;
- braccio, costituito dall’omero;
- avambraccio, formato dal radio e dall’ulna;
- mano, costituita da 27 piccole ossa che si dividono in tre gruppi: carpo, metacarpo e dita.
Ossa degli arti inferiori. Gli arti inferiori si uniscono al tronco tramite il bacino, formato a sua volta dall’osso sacro e da due ossa iliache.
Le funzioni degli arti inferiori sono molto meno specifiche e complesse di quelle degli arti superiori, ma non meno importanti; hanno infatti il compito di mantenere la stazione e consentire lo spostamento di tutto il corpo (deambulazione).
L’arto inferiore è costituito da tre parti che dall’alto in basso sono:
- coscia, formata dal femore e dalla rotula;
- gamba, comprendente la tibia e il perone;
- piede, costituito dall’unione di 26 piccole ossa che si dividono in tre gruppi: tarso, metatarso e dita.

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