storia d'europa 1870-1900

Materie:Riassunto
Categoria:Storia

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Testo

L’Europa nell’età bismarkiana (1870-1890)
1) da una parte si apre per l’Europa un lungo periodo di pace; dall’altra la corsa all’espansione coloniale
pone le premesse di pericolose competizioni imperialistiche;
2) da una parte si afferma un nuovo aggressivo nazionalismo, basato sul mito della forza e della potenza
militare; dall’altra si assiste all’irrefrenabile sviluppo dei partiti socialisti, internazionalisti e pacifisti.
1) La struttura del Reich era federale, ma i 25 Stati, pur avendo propria autonomia e propri parlamenti,
dipendevano per le questioni più importanti da un governo centrale, retto dal Cancelliere, diretto rap-
presentante dell’imperatore, ossia del re di Prussia. Il cancelliere era responsabile solo di fronte all’Im-
peratore e non di fronte al Parlamento del Reich, le cui funzioni erano peraltro molto limitate.
a) il consolidamento di uno Stato forte (blocco tra l’aristocrazia e l’alta borghesia)
contro tutte le tendenze disgregatrici e di opposizione;
b) una nuova politica economica (ammodernamento dell’agricoltura e appoggio
alla grande industria; protezionismo: tariffa doganale del 1879)
a) lotta contro il “Centro” cattolico (Kulturkampf) col quale poi però finirà con
l’allearsi per opporsi alla socialdemocrazia;
b) lotta contro il Partito socialdemocratico tedesco (1875: congresso di Gotha).
Alle misure repressive, Bismark unisce una legislazione sociale avanzatissima
(“socialismo della cattedra”).
1) 1873: patto dei tre imperatori (Germania, Russia, Austria);
2) 1878: congresso di Berlino per la revisione del Trattato di Santo Stefano se-
guito alla guerra russo-turca (1877-1878). Soddisfazione dell’Austria (ammini-
strazione della Bosnia-Erzegovina) e della Francia (occupazione della Tunisia).
Creazione di uno Stato bulgaro.
3) 1882: Triplice Alleanza fra Germania, Austria e Italia;
4) 1885: Conferenza di Berlino per la spartizione dei territori coloniali
5) 1887: rinnovo della Triplice e Trattato di controassicurazione con la Russia.
1) Sotto il governo di Augusto Thiers è pagata l’indennità di cinque miliardi di franchi oro;
2) nella’Assemblea Costituente prevalgono le forze conservatrici, e nel 1873 vi è anche un fallito tentativo
di restaurazione borbonica (presidente Mac Mahon);
3) tuttavia le forze repubblicane finiscono con l’avere la meglio, e nel 1875 la Francia ha una nuova Co-
stituzione repubblicana. (Presidente eletto ogni sette anni, Camera eletta a suffragio universale). Im-
portanti riforme degli “opportunisti” e iniziative coloniali;
4) 1888-1889: tentativo, fallito, di colpo di Stato: generale Boulanger. La crisi è superata; al governo
con le elezioni del 1889, salda maggioranza di repubblicani moderati.
1) Benjamin Disraeli (1874-1880) persegue una strategia imperialistica (1876: la Regina Vittoria impera-
trice delle Indie; 1878, Cipro e controllo del Canale di Suez);
a) attua nel 1894 una riforma elettorale, includendo nel corpo elettorale anche
i lavoratori agricoli;
b) cerca inutilmente di risolvere la crisi irlandese.
Seconda rivoluzione industriale – Imperialismo e colonialismo
Elementi caratterizzanti la seconda rivoluzione industriale (età dell’acciaio, dell’elettricità, del petrolio):
a) invenzione della dinamo (Panciotti 1860) e della
lampadina a filamenti di carbone (Edison 1879);
b) invenzione del motore a scoppio e a nafta;
c) scoperte di Herz sulle onde elettromagnetiche
(1885); primi esperimenti di radiotelegrafia senza fili
1) scoperte scientifiche e di Marconi (1895), scoperta dei Raggi X di Rőntgen
invenzioni (1895) e della radioattività dei coniugi Curie (1898);
d) scoperte nel campo della medicina (Pasteur, Koch),
della chimica e della farmacologia;
e) invenzioni (biciclette, telefono, cinematografo ecc.)
che modificarono la vita quotidiana.

2) introduzione nell’attività produttiva di nuove macchine e di altre fonti di energia:
elettricità e petrolio
3) nascita di nuove industrie e rinnovamento di quelle gia esistenti (sviluppo dell’
industria chimica, elettrica, e, con l’incremento dell’acciaio, siderurgica);

4) rivoluzione dei mezzi di trasporto e di comunicazione (ferrovie transcontinentali,
automobile, aereo, telegrafo senza fili);

5) organizzazione di fabbrica (catena di montaggio; taylorismo);
Conseguenze
Positive: miglioramento del tenore di vita, crescita demografica di tipo moderno, progressivo rafforzamento delle organizzazioni operaie;
Negative: grande depressione (1873-1896), corsa ai nuovi mercati (aspetto dell’imperialismo).
Aspetti ed effetti della “grande depressione”
1) concentrazioni industriali (trust e cartelli);
2) prevalenza del capitale finanziario;
3) svolta protezionistica (comincia la Germania nel 1879) e guerre doganali, che aprono la strada a crisi politiche;
4) aspetto saliente della grande depressione, la crisi agraria: in Europa, 17 milioni di emigrati fra 1870 e 1914.
L’imperialismo (“spartizione del mondo in possessi coloniali e zone d’influenza delle grandi potenze”): ultimo quarto del sec.XIX e nel sec. XX.
Espressione saliente dell’imperialismo fu il colonialismo, che si realizzo in due modi:
Fattori all’origine dell’imperialismo:
a) attraverso l’ampliamento e la formazione degli imperi coloniali (si ricordi la Conferenza internazionale di Berlino del 1885, promossa da Bismark, per la spartizione dell’Africa);
b) attraverso lo sfruttamento economico dei paesi poveri e non industrializzati (la Cina);
a) ricerca di nuovi mercati e di
fattori economici materie prime
b) necessità di esportazione di
capitali.
a) nazionalismo esasperato (Dilke:
La grande Bretagna, 1868)
2) fattori politico-ideologici b) teorie razzistiche, spesso ma-
scherate da atteggiamenti
umanitari (Kipling);
a) giustificazioni di carattere sociale
(le colonie valvole di sfogo per la
popolazione europea eccedente)
3) altre motivazioni b) suggestione esercitata sull’opi-

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