Materie: | Appunti |
Categoria: | Storia Dell'arte |
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Data: | 26.02.2001 |
Numero di pagine: | 4 |
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Testo
LA SCULTURA
La scultura: assume grande importanza dal XII sec. ma si sviluppa soprattutto nel XIII sec. grazie al clima culturale promosso da Federico II
Nicola Pisano: (1220 circa)-XII sec.), pugliese, attivo soprattutto in Toscana, formazione culturale basata sul nuovo classicismo, unita poi allo studio per gli antichi bassorilievi di Pisa e all’arte romana.
• Pergamo del battistero di Pisa: espressività gotica ed eleganza classica
• Arca di San Domenico: aiuti di Fra’ Guglielmo e Arnolfo di Cambio
• Pergamo de Duomo di Siena: introdotta forte espressività dei volti
• Fontana di Piazza, Perugia
Arnolfo di Cambio: (1245 circa-1302), discepolo di Nicola Pisano, attivo a Roma e Firenze, accentuazione del classicismo.
• Ciborio di San Paolo fuori le mura
• Ciborio di Santa Cecilia, Roma
Giovanni Pisano: (1245 circa-1314 circa) figlio e discepolo di Nicola Pisano, attivo in Toscana, Veneto e Liguria, forte senso del dinamismo e della drammaticità.
• Pergamo del Duomo di Pisa
• Pulpito di Sant’Andrea, Pistoia
• Bassorilievo: la strage degli innocenti
LA PITURA NEL 1200
La Pittura: La pittura prende importanza nella prima metà del 200, con evidenti tracce bizantine, grazie all’opera di Giunta Pisano.
Bonaventura Berlinghieri: Figlio del “terzo maestro di Anagni”, osservazione degli schemi della pittura bizantina, con l’introduzione delle storielle laterali situate negli scomparti laterali.
• Pala di San Francesco
Giunta Pisano: qualcosa comincia a muoversi nell’ambito della pittura proprio con Giunta Pisano, che coniuga il cromatismo acceso bizantino ad una nuova drammaticità, che possimao riscontrare nei crocifissi.
• Crocefisso, Assisi raffigurazione del dolore
• Crocefisso, Pisa
Cimabue: Rafforzamento della componente patetica dei crocifissi, nella rappresentazione composta del dolore.
• Crocefisso, Arezzo
• Crocefisso, Firenze
• Madonna in trono
• Maestà di Santa Trinità
• Crocefissione, Assisi
Duccio di Buoninsegna: ( notizie dal 1278-morto prima del 1318), le madonne che dipingerà sembreranno, invece che “applicate al trono”, più in rilievo, a ciò si aggiunge il fatto che i profeti circondavano la madonna dando un senso di maggiore spazialità, e la maggiore corporeità della stessa figura sacra: sotto l’abito si possono scorgere le sagome delle ginocchia (madonna in maestà della chiesa di Ognissanti).
Vi saranno elementi non verosimili, comunque, come la grandezza della madonna (il doppio dei santi).
• Madonna in Maestà (Madonna Rucellai)
LA PITTURA NEL 1300
La Pittura: dopo la peste si crea un ceto imprenditore borghese che caratterizza la nuova committenza, il protagonista del 1300; un’impronta indelebile verrà comunque lasciata da Duccio di Buoninsegna, Arnolfo di Cambio eGiovanni Pisano, mentre si affermava colui che sarebbe poi diventato il simbolo della pitur aitaliana del 1300: Giotto.
Giotto: si forma con la conoscenza della pittura tardoantica romana, ad Assisi viene in contatto con il pensiero antiscolastico Francescano, e a Padova conosce l’università e la raffinata vita di corte.
Con Giotto si risolve il problema di creare l’illusione della prospettiva si di una superficie bidimensionale: con lui nasce la prospettiva che, durante la su a maturaazione artistica, si perfezionerà fino a raggiungere un controllo totale dell’illusione spaziale negli affreschi della Cappella degli Scrovegni.
• Il ciclo di Assisi (Il presepe di Greccio,San Francesco dina il mantello al povero cavaliere, La rinuncia ai beni, …)
• Crocefisso, Santa Maria Novella
• Madonna in Maestà, chiesa d’Ognissanti
• Cappella degli Scrovegni, Padova
Simone Martini: Artista che fa largo uso di colori sgargianti, contrasti accentuati e grande attenzione narrativa, il suo segno è contraddistinto dalla tensione e dalla precisione, che rendono al meglio le espressioni dei personaggi narrati.
• Annunciazione (tempera su tavola con forte attenzione al cromatismo
Lorenzetti: Un artista emotivamente coinvolto nelle opere, che recupera un nuovo valore plastico nelle sue opere che esprimono commozione e drammaticità elevati.
• Ciclo di affreschi del palazzo pubblico di Siena (buon governo e mal governo), da notare l’introduzione della prospettiva “a volo d’uccello”, ottenuto mediante l’accostamento di più prospettive per dare l’idea della vista globale e nel particolare insieme.
Giusto de’ Menabuoi: Dopo Giotto a Padova si sviluppa il pittore Giusto de’ Menabuoi, si forma anch’esso nell’ambito della cultura padana post-giottesca
• Paradiso (dipinto sulla cupola del battistero del duomo)
• Incoronazione della Vergine
Altichiero: dopo aver operato a Verona presso gli Scaligeri, Altichiero da Zevio opera a Padova, caratterizzando le sue opere con architetture che ricreano uno spazio fantastico, inoltre, altra caratteristica dell’artista, è che accentua il realismo della scena dando ad ogni personaggio della narrazione pittorica dei lineamenti propri e personali, spesso collegati alla psicologia dell’individuo rappresentato.
• Crocefissione
• Storie di San Giacomo
Guariento: Artista che caratterizza le sue opere con la coniugazione di un cromatismo bizantino, ricco di colori sgargianti e contrastati, e di un chiaroscuro gotico, più realistico e attuale nell’ambito pittorico padovano del 1300.
• Vergine e angeli in schiera
sto cercando una descrizione del crocifisso del 1200 . sono uno studente di 2° media e devo fare una ricerca