Materie: | Appunti |
Categoria: | Storia Dell'arte |
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Data: | 06.03.2001 |
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Cupola S.Maria del Fiore
La vita di F.Brunelleschi
Filippo Brunelleshi fu il primo grande architetto rinascimentale rinnovatore di forme e di tecniche costruttive che svolse la sua attivitа quasi esclusivamente a Firenze dove naque nel 1377 e morм nel 1446 dove fu sepolto in S. Maria del Fiore.
Per primo studiт il linguaggio degli antichi e per primo applicт il cosidetto modulo ovvero un'unitа di misura su cui uniformare le strutture degli edifici. Per primo inoltre concepм la costruzione sacra come insieme di strutture proporzionate e spoglie abbandonando la costruzione come esercizio decorativo gotico. Riportт infine al massimo le chiese a pianta centrale che riflettevano un ideale di misura, compiutezza, proporzione, armonia e razionalitа.
Brunelleschi svolse il suo apprendistato di artista in una bottega di orafo, prima di mettersi in luce con il concorso per la seconda Porta Bronzea del Battistero di Firenze. La sua opera piщ significativa и la Cupola di Santa Maria del Fiore che ha assorto ben 26 anni della sua attivitа artistica.
Il concorso per la cupola
Nel 1418 "l'Arte della Lana", che sovrintendeva ai lavori, aveva bandito un concorso per il progetto della Cupola del Duomo di Firenze, da innalzare sul tamburo ottagonale, non ancora realizzata per le molte difficoltа soprattutto tecniche che l'opera presentava. Nel 1420, presentato il suo modello, il Brunelleschi veniva nominato "provveditore" della cupola insieme al Ghiberti e al Battista d'Antonio ma nel 1423 Brunelleschi risultт il solo "inventore e governatore" della cupola.
La cupola
La cupola si presenta ai nostri occhi in forma immensa; и sorretta da un tamburo ottagonale e ha un diametro di 42 metri che la fa assomigliare al Pantheon di Rama. E' coronata da una lanterna a forma di tempietto; la forma ad arco acuto e la struttura portante sono gotiche ma l'intero lavoro и rinascimentale. Brunelleschi non adottт l'arco a tutto sesto perchи una semisfera perfetta di dimensioni cosм grandi non poteva reggere a causa del peso e quindi preferм l'arco acuto e introdusse sistemi di lavoro razionali modernissimi: utilizzт calcoli matematici e creт una doppia calotta esterna e interna, grazie alla quale ottenne un effetto di grandiositа e una maggiore protezione dagli agenti esterni (vento, neve, pioggia,...). Durante i lavori non utilizzт il sistema delle armature di legno ma, attraverso un modernissimo incastro di impalcature da fissare ai muri e alla cupola stessa, costruм direttamente in muratura. Per poter operare meglio e per permettere interventi in futuro nella calotta interna ed esterna ricavт un sistema di corridoi percorribili. Donт alla cupola anche una forma gotica perchи la minore inclinazione delle pareti facilitava l'opera di elevazione mentre la divisione in otto spicchi, come una struttura a forma di piramide, ne consentiva l'inserimento sul tamburo ottagonale giа esistente. Dando alla cupola uno sviluppo verticale in corrispondenza allo sviluppo longitudinale della Chiesa, il Brunelleschi trovт un accordo tra struttura antica e nuova.
Due erano i significati che nella cupola si cercavano allora: uno era religioso e l'altro era politico. Brunelleschi assecondт il secondo scopo perchи per lui come per gli altri architetti rinascimentali l'edificio doveva essere messo in relazione obbligata con lo spazio circostante. La Chiesa non era piщ un oggetto verticale posto casualmente nel mezzo della cittа per la gloria di Dio, ma in rapporto razionale con la cittа.
La prospettiva
Negli anni in cui dirigeva i lavori della cupola il Brunelleschi realizzava molte opere in cui esprimeva piщ chiaramente i valori della sua nuova concezione architettonica. Questa concezione si fonda sulla visione prospettico-spaziale il cui stesso Brunelleschi aveva dato una pratica dimostrazione dipingendo il Battistero e la piazza della Signoria con gli edifici dipinti secondo le regole della prospettiva. Nel dipinto del Battistero aveva fatto un foro al centro attraverso il quale la superficie dipinta doveva essere vista riflessa in uno specchio in modo che il punto di vista dell'osservatore coincidesse con quello del pittore. Secondo la tradizione questi dipinti ormai perduti, suscitarono un grande interesse negli artisti del tempo perchи in esse giа si affermava il principio su cui si baserа tutta l'arte di Brunelleschi e rinascimentale in generale cioи quello dell'isolamento dei corpi nel loro inserimento in uno spazio reale, unitario e definito.
La cupola di Santa Maria del Fiore fu ultimata nel 1434: l'arte meditata e armonica di Filippo Brunelleschi informт tutto il 400 toscano e fщ largamente imitata e diffusa dai suoi seguaci ed allievi fra i quali Michelozzo Michelozzi.