I popoli italici

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STORIA DELL'ARTE
Sartorio Carlotta

I POPOLI ITALICI:

I popoli italici, si sono sviluppati in modo sostanzialmente omogeneo ed unitario;и sempre stato notevolissimo l'interscambio tra i popoli della penisola e l'influenza greca. Le culture italiche possono essere suddivise in due principali aree: quelle situate a sud dell'Appennino tosco-emiliano e quelle a nord di quest'ultimo.

GLI ITALICI DEL SUD:
Tra i popoli di questa fascia territoriale si distinguono quelli della Puglia, della Sicilia e della Campania dove si sono sovrapposte diverse popolazioni e si sono confrontate due grandi culture: quella greca e quella etrusca. Nei pressi del centro etrusco piщ importante, Capua, sono state trovate numerosissime statue in tufo rappresentanti donne sedute con bambini in fasce tra le braccia, dedicate alla dea della fertilitа. I vasi venivano decorati con colori vivaci a trame geometriche e, tra le varie forme, la piщ originale risulta la trozzella a due manici. Importanti sono le stele funerarie in quanto i riti funebri sono le istituzioni piщ radicate in questi popoli; si tratta di piccole lastre in calcare decorate con immagini stilizzate dei defunti e rappresentazioni della vita quotidiana (comuni a tutte le culture italiche in contatto con quella magno-greca). Si sono poi sviluppate la civiltа sannitica, caratterizzata da mura ciclopiche, e quella picena, che ha costruito numrosi oggetti in ambra, bronzetti e avori.

GLI ITALICI DEL NORD:
Nella Liguria e nella pianura padana sono stati ritrovati oggetti in bronzo, armi, gioielli in oro e oggetti in ambra, che testimoniano i rapporti commerciali di queste regioni con la civiltа Fenicia ed Etrusca. Nella pianura padana il maggior numero di reperti и stato trovato nelle due cittа di Golasecca (tombe e urne cinerarie) e di Este (numerosi oggetti in bronzo e figurette in rame rappresentanti guerrieri e offerenti). Tra i reperti emerge la Situla Benvenuti decorata con scene di vita quotidiana, comuni anche alle immagini degli italici del sud, intercalate perт con immagini mostruose di influenza orientale o etrusca.
Il nord d'italia risulta influenzato dai Celti.

LA SARDEGNA:
La Sardegna, per la sua posizione isolata, ha maturato una cultura autonoma non stabilendo alcun contatto diretto con la penisola e restando sempre gelosa della sua indipendenza. I monimenti piщ caratteristici sono i nuraghi, torri a forma di tronchi di cono costruiti con blocchi di pietra sovrapposti, che presentano al loro interno uno o piщ locali. Col tempo i nuraghi si ingrandirono tanto che vengono chiamati nuraghi-fortezza che spesso costituivano il centro di un villaggio. Altre importanti strutture sono le cosiddette Tombe dei giganti che sono templi a pozzo costituiti da un vestibolo e una scala che scende in una camera a volta dove c'и l'apertura del pozzo (l'acqua era ritenuta sacra). Erano indicate in superficie con delle pietre a forma di cono con entrate formate da una stele arcuata. Nella produzione di oggetti sono importanti i bronzetti rappresentanti immagini stilizzate di pastori, contadini, guerrieri o sacerdoti.

I CELTI:
I celti hanno molto influenzato le culture italiche sia quando si trovavano nell'Europa centrale che in segiuto, quando,dopo essersi stanziati in gallia, superate le Alpi e l'Appennino, entrarono a Roma.
Le manifestazioni figurative risultano influenzate dalle culture orientali e mediterranee. Sono importanti le tombe ritrovate accompagnate da ricchi corredi in bronzo e ferro. Riguardo all'architettura celtica non si sa molto in quanto restano soltanto muri difensivi e case in legno. Vi и in genere una forte tendenza all'astrazione, come testimoniano la moneta e le falere (dischi in metallo a scopo ornamentale). E' ricchissima la decorazione lineare, ovvero incisioni su lastre di metallo di cerchi, intrecci o spirali.

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