I Mosaici di Ravenna

Materie:Appunti
Categoria:Storia Dell'arte

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I Mosaici di Ravenna

Fra le più antiche e importanti costruzioni di Ravenna è presente il Mausoleo di Galla Placidia. Il piccolo edificio ha la pianta a croce latina, ma, poiché il braccio longitudinale si prolunga di poco oltre agli altri, essa appare sembra una croce greca. Esternamente si presenta in forme semplici e geometriche. I quattro bracci si organizzano intorno al cubo centrale sopraelevato che cela la cupola interna. Il paramento murario in mattoni, la copertura con tetto a due spioventi sui bracci e a quattro sulla torre centrale gli conferiscono un aspetto dimesso. Eppure vi è una nobiltà classica, confermata dai timpani delle testate e dalle cornici dentellate come in un tempio romano. Anche le arcate cieche che abbracciano le pareti sono di origine latina. Ma tutto appare meno rilevato, meno contrastato che nell’architettura romana. Il mosaico della cupola, riprendendo il tema della notte, finge, su fondo blu, giri concentrici di stelle d’oro, progressivamente più piccole dal basso all’alto, così da dare l’illusione dell’allontanarsi indefinito della volta, fino a culminare nel simbolo della croce. Sulle lunette della parete d’ingresso e di quella di fondo sono rappresentati Il buon pastore e San Lorenzo che si avvia al martirio. Nel primo, Cristo, pastore in mezzo alle pecore, accarezza umanamente il muso di una di esse, ma, al tempo stesso, guarda altrove, senza partecipare al gesto che compie e assumendo con ciò una superiorità divina, accentuata dal solenne appoggiarsi alla croce, in sostituzione allegorica del vincastro dei pastori. A Ravenna è presente anche un altro edificio dove sono contenuti altri mosaici, il Battistero degli Ortodossi.

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