Materie: | Tesina |
Categoria: | Arte |
Voto: | 2.5 (2) |
Download: | 593 |
Data: | 18.07.2005 |
Numero di pagine: | 3 |
Formato di file: | .doc (Microsoft Word) |
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Testo
Il cubismo
(Il cubismo con la sua pittura esprime il proprio modo di interpretare il mondo esterno opponendosi alla meccanica riproduzione del reale.) Grande importanza ha la conoscenza della scultura negra. Ma la novità si ha nel cercare di rendere nella bidimensonalità della tela la nostra conoscenza della realtà; per fare ciò la realtà dovrà essere scomposta in tutte le sue facce e ricomposta accostando le une alle altre sulla superficie della tela, solo così potremmo apprezzarle globalmente. Il principale esponente del cubismo fu Pablo Ricasso e “Les demoiselles d’Avignon” è un esempio della sua arte. Nel quadro vi sono 5 donne di cui la figura di sinistra è condotta per grandi piani, sbozzata come una figura di legno, quelle di destra sono ispirate all’arte negra e rappresentano la scomposizione della realtà e la libera riproduzione dei volumi. Picasso insiste nel distribuire i piani bidimensionalmente come nella posizione di profilo dei nasi sui visi di prospetto. I vari piani si incastrano tra loro facendoci intuire l’esistenza contemporanea di volume e spazio.
Art nouveau
Nel clima decadente della fine del 1800 che nasce il movimento detto art nouveau. Il progresso tecnico rischiava di meccanizzare l’uomo uccidendone la spiritualità, così si avvia la ricerca di un “supplemento dell’anima”.
Il pittore più rappresentativo dell’ Art nouveau è gustav klimt che, partito da una formazione artistica tradizionale, un esempio si ha nel quadro “L’interno del vecchio Burgtheater”, realizzato con la tecnica del guazzo, diviene uno dei massimi esponenti del Sezessionstil. Un esempio della sua pittura è il quadro “Giuditta” nel quale sono evidenti l’evocazione della realtà, la linea elegante, morbida e sinuosa, la bidimensionalità delle forme, l’accostamento dei colori, il preziosismo, in una fusione e in un assorbimento delle più svariate componenti, che vanno dalla conoscenza dei mosaici di Ravenna(vi è un semplice sfondo dorato che annulla spazio e tempo) fino alle più recenti acquisizioni artistiche e psicanalitiche.
I fauves
Fauves, belve, prendono questo nome dalla violenza e provocatorietà dei colori utilizzati per dipingere.
I fauves non sono un gruppo, ma una tendenza. Come conseguenza della polemica antimpressionista la loro pittura è espressione esclusiva dell’“io”. Uno dei principali esponenti fauves è Henri Matisse che, lungo tutta la sua vita si dedicò alla semplificazione attraverso la forma ed i colori puri. Un esempio della sua pittura è il “ritratto con la riga verde”, disegnato con un forte tratto scuro, con toni puri à plat ossia distesi per zone delimitate. I colori sono in naturalistici eppure funzionali, come dimostra l’irreale linea verde che taglia in due il viso, conferendogli rilievo e modificando l’incidenza della luce sulle due parti del volto. La luminosità del viso è dovuta anche all’accostamento dei suoi colori chiari con quelli della veste, del fondo e, soprattutto, della massa di capelli che le incornicia il volto.
Il realismo
Realismo significa descrizione della realtà così come appare ai nostri occhi, senza aggiunte da parte del pittore,senza interpretazioni. Questo non vuol dire che ciò che viene dipinto è fine a se stesso, anzi, come in Honorè Daumier la pittura realista diventa uno strumento di accesa lotta politica. Le sue vignette i suoi quadri non sono bonari commenti figurati della vita pubblica, ma attacchi violenti al potere. Un esempio è il quadro “vogliamo barabba”; l’innocente gesù cristo è vittima, allora come oggi, del potere e della massa che si fa condizionare a piacimento dei potenti e acclama Barabba al momento di scegliere a chi concedere la grazia. Daumier esprime così la furente rivolta sia verso tutto ciò che è ingiusto sia verso chi reprime la libertà e infierisce sugli umili e i giusti, le vittime di sempre.
Impressionismo
(Il termine impressionismo veniva adoperato in senso spregiativo, le impressioni sono prive di meditazione, fino a quando Monet dipinse la sia tela chiamata proprio impressione.) Gli impressionisti rendono la natura così come la vedono e non si limitano a rappresentare la realtà naturale, ma la comprendono pienamente. Monet si può considerare l’impressionista per antonomasia. Una delle più note opere è “la regata ad Argenteuil”. L’acqua del fiume riflette l’azzurro del cielo, il rosso delle case, il bianco delle vele, il verde della riva. Tutto è un accostamento di colori primari e complementari con tocchi a strisce, come “ne la Grenouillère”, che danno un senso di movimento, non staticità tipica degli impressionisti. I contorni ( la riva) non è ben definita non si nota il divarico tra la realtà e l’illusione che è rappresentata dal riflesso dell’acqua.