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Categoria: | Ricerche |
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La cultura del positivismo
La nuova immagine della scienza
Gli ultimi decenni del secolo XIX sono segnati da un’immagine trionfale della scienza, dove si esaltano le scienze sperimentali, in pratica quelle che fanno uso di modelli matematici.
Si genera un sapere sempre più strettamente finalizzato alla produzione stessa, nel quale la domanda ininterrotta di nuove conoscenze è volta a ritrovare applicazioni tecnologiche sempre più efficienti, sulle quali costruire nuove merci e nuovi beni di consumo.
A causa di questa esaltazione della scienza, la religione, la filosofia e la poesia, che avevano caratterizzato la cultura del Romanticismo, passano in secondo piano e sono fatte anch’esse oggetto di indagini scientifiche.
Un nuovo indirizzo filosofico: il Positivismo
Il termine positivisme fu usato per la prima volta nel 1820 dal francese Saint-Simon, per definire il metodo rigoroso delle scienze “positive”, quelle cioè fondate sull’osservazione dei fatti e la verifica sperimentale delle teorie.
Saint-Simon usò inoltre l’espressione , per indicare il nuovo sapere che avrebbe dovuto riorganizzare la società europea, sulla base del potere spirituale esercitato dagli scienziati e dal potere economico in mano agli industriali.
L’elaborazione sistematica del positivismo, si è sviluppata su basi neo-illuministiche, il tutto contenuto all’interno de “Corso di filosofia positiva” (un libro scritto da Auguste Comte).
Egli affermava che l’umanità è passata attraverso varie fasi di sviluppo:
1° FASE: fase teologica, in cui si considera il mondo come un prodotto di principi
sovrannaturali;
2° FASE: fase metafisica, dominata invece dai principi razionali;
3° FASE: infine è giunto uno stadio positivo, in cui gli uomini hanno cessato di
interrogarsi sulle cause e sul “perché” dei fenomeni e sono passati ad
occuparsi del “come “ essi si manifestano.
Le basi del positivismo
Le sue basi conclamate sono sostanzialmente tre:
• Il ricorso all’esperienza e all’osservazione diretta dei fenomeni come necessario avvio del sapere scientifico;
• L’adozione del metodo comparativo;
• La ricerca di leggi e dei principi generali, che spieghino razionalmente la realtà così come si presenta.