Domande sul positivismo

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Testo

Quali sono le tesi generali del Positivismo?

Il positivismo è una corrente di pensiero che nasce nella prima metà dell’800 in Francia nelle scuole frequentate da filosofi quali Comte (uno dei più importanti filosofi positivi) come l’Ecole Polytechnique.
Le sue tesi generali riprendono in una qualche misura quelle dell’illuminismo: la scienza viene infatti vista come unica e possibile conoscenza che l’uomo ha a propria disposizione per comprendere il mondo che lo circonda. La metafisica viene emarginata in quanto per i positivisti non è possibile ricorrere a cause non accessibili alla scienza per capire la natura. Così come il sentimento (o la ragione in Hegel) viene assolutizzato dal Romanticismo, altrettanto accade alla scienza nel positivismo: il sapere scientifico diventa unico discorso vero e sensato, capace di essere guida per la vita dell’uomo, fino ad assumere per alcuni di questi una portata assoluta e, paradossalmente, di tipo religioso (ad esempio l’ultimo Comte).
L’oggetto di studio del positivismo non è limitato ad un campo specifico, ma coincide con la totalità del sapere: lo scopo di questa nuova filosofia è quindi di riunire e generalizzare i risultati di tutte le scienze per creare una conoscenza unificata e generalissima.
Il progresso della scienza coincide così col progresso umano e la filosofia positiva consente all’uomo di riorganizzare la sua esistenza al fine di farlo uscire dalla crisi del mondo moderno e di accelerarne lo sviluppo, mediante le applicazioni tecniche, indefinitamente.

Quali sono le affinità e le differenze tra il Positivismo e l'Illuminismo?

Positivismo ed Illuminismo, presentando affinità e diversità nel loro modo di porsi nei confronti della realtà e della filosofia, possono considerarsi l'uno la ripresa dell'altro. Le caratteristiche che più accomunano le suddette correnti filosofiche risultano sostanzialmente essere:
- la fiducia nella ragione e nel sapere, intesi come strumenti di progresso;
- l'esaltazione della scienza a discapito della metafisica;
- la visione laica ed immanente della vita.
Accanto a ciò, si pongono però sostanziali differenze storiche e teoriche, rintracciabili in:
- una minor carica polemica da parte del Positivismo, che porta ad attuare un riformismo anti - rivoluzionario; il Positivismo si discosta così notevolmente dalla corrente illuministica, fautrice degli ideali tradotti in atto nella Rivoluzione Francese. Tale divergenza affonda le sue radici nel differente momento storico in cui si sviluppano le due correnti filosofiche. Infatti mentre gli illuministi si pongono come i promotori dell'ascesa economica e politica della borghesia, volti alla realizzazione di un progresso ancora da costruire, i positivisti agiscono in una situazione intellettuale e sociale in cui dominano già una visione laica e borghese della vita;
- un diverso approccio nei confronti della scienza. Infatti mentre gli illuministi sono spinti ad una fondazione critica e gnoseologica della scienza, i positivisti, fiduciosi, anche in maniera acritica, nella validità del pensiero scientifico e delle sue applicazioni tecnologiche, si prefiggono piuttosto il compito filosofico di ordinare il quadro complessivo del sapere.
Inoltre, mentre gli illuministi si affidano al sapere scientifico per dissolvere le credenze metafisiche e religiose, i positivisti tendono ad un'assolutizzazione della scienza, così come i romantici ricorrono all'assolutizzazione dell'arte e del sentimento.

Che rapporto c'è in Comte tra la legge dei tre stadi e la classificazione delle scienze?

Aspetto caratteristico della filosofia di Comte è il criterio con cui egli suddivide i processi di evoluzione del pensiero dell'uomo. Egli utilizza la legge dei tre stadi per spiegare le fasi attraversate dalle scienze. Vi è un primo stadio teologico in cui si è portati a spiegare tutti i fenomeni con l'intervento di esseri sovrannaturali. Nel secondo stadio, quello metafisico, si attribuisce la causa degli avvenimenti a manifestazioni di forze astratte o essenze. Nell'ultimo stadio, il positivo, l'uomo non s'interroga più sulle cause prime di ciò che lo circonda, ma si limita ad osservare la natura per ricavarne le leggi. Secondo Comte il punto d'arrivo di tutte le scienze deve essere quest'ultimo, lo stadio positivo, in cui l'uomo libero da credenze metafisiche può utilizzare la scienza e le sue leggi per spiegare tutti i fenomeni. Osservando gli stadi a cui le scienze sono giunte finora, Comte si sente in grado di classificarle in base al grado da esse raggiunto. Alcune di esse sono ormai definitivamente nella fase positiva (ad esempio la fisica, la chimica...) mentre altre devono evolversi e perfezionarsi ed arrivare ad essere studiate in base a leggi definite. In modo particolare per quanto riguarda la scienza incentrata sull'uomo, Comte sente il bisogno di una "sociologia" in grado di utilizzare leggi per analizzare la società in modo positivo.

In che senso la sociologia, o fisica sociale, assume in Comte un ruolo tanto importante?

Comte concepisce la scienza come diretta a stabilire il dominio dell'uomo sulla natura ed individua il suo ruolo nella formulazioni di leggi capaci di prevedere e di dirigere l'azione umana. Ancora di più questo ruolo viene attribuito alla sociologia, dal momento che viene intesa da Comte come la scienza alla quale tutte le altre scienze sono subordinate, come al loro ultimo fine.
Il compito della sociologia è quello di individuare l'ordine e il progresso della società al fine di liberarla dalle pulsioni autodistruttive, per indirizzarla ad una organizzazione razionale, volta ad uno sviluppo continuo e graduale. L'analisi di Comte è che la sociologia non sia ancora giunta al suo stadio positivo, ma che gli uomini si trovino ancora legati a concezioni teologiche o metafisiche della politica e della società. Il compito che egli si assume è quello di favorire l'avvento di questa nuova società, fondata sulla dottrina positivista, di cui Comte stesso vorrebbe essere il capo spirituale. Ma le implicazioni più discusse e discutibili del messaggio positivista, che derivano proprio dal ruolo che Comte attribuisce alla sociologia, si possono esprimere con queste domande:
• è davvero possibile rendere positive le scienze umane?
• può il metodo matematico delle scienze sperimentali coprire parzialmente o totalmente il campo dell'etica, della psicologia, della politica, insomma, di quello che comunemente viene chiamato sapere umanistico?

Quali sono gli elementi fondamentali della teoria evoluzionistica di Darwin?

La teoria elaborata da Charles Darwin segna una svolta importante nel mondo della scienza non solo perché dà finalmente una plausibile spiegazione all'origine delle specie, ma anche perché introduce l'importante concetto di evoluzione della Natura. La teoria darwiniana giunge all'interpretazione evoluzionistica delle specie basandosi su alcune fondamentali osservazioni:
1) nel corso del tempo si verificano negli esseri viventi delle variazioni organiche, in relazione all'ambiente, che possono rivelarsi vantaggiosi o svantaggiosi ad una migliore sopravvivenza;
2) tutti gli esseri viventi lottano per la sopravvivenza data la loro tendenza a crescere in progressione geometrica (a differenza delle risorse disponibili nell'ambiente) e gli individui più avvantaggiati tendono ovviamente a riprodursi maggiormente rispetto a quelli con caratteri sfavorevoli al luogo in cui vivono;
3) si giunge quindi a comprendere la legge della selezione naturale, che opera confermando ed accentuando le caratteristiche individuali più adatte alla sopravvivenza, determinando così (nel corso dei secoli) l'insorgere di nuove razze e magari portando ad estinzione le specie più svantaggiate.
"Come l'uomo opera nell'ambito delle piante e degli animali domestici, selezionando artificialmente le varietà che sono più utili ai suoi bisogni, così opera la natura, con analoghi metodi ma su scala infinitamente più grande, servendosi della selezione naturale"(L. Geymonat).


Dal Discorso sullo spirito positivo di A. Comte:

E' nelle leggi dei fenomeni che consiste realmente la scienza, alla quale i fatti propriamente detti, per esatti e numerosi che possano essere, forniscono sempre solo indispensabili materiali. Ora, considerando il fine costante di queste leggi, può dirsi, senza nessuna esagerazione, che la vera scienza, ben lungi dall'essere formata da semplici osservazioni, tende sempre a dispensare, per quanto è possibile, dall'indagine diretta, sostituendovi questa previsione razionale, che costituisce, sotto tutti i punti di vista, il principale carattere dello spirito positivo, come il complesso degli studi astronomici ci farà chiaramente vedere. Una tale previsione, conseguenza necessaria delle relazioni costanti scoperte tra i fenomeni, non permetterà mai di confondere la scienza reale con quella vana erudizione che accumula meccanicamente fatti senza aspirare a dedurli gli uni dagli altri.

1. Quali sono le tesi fondamentali del Positivismo?
2. Quali sono le affinità e le differenze tra Positivismo ed Illuminismo?
3. Che rapporto c'è in Comte tra la Legge dei tre stadi e la classificazione delle scienze?
4. In che senso la sociologia, o fisica sociale, assume in Comte un significato tanto importante?
5. Quali sono gli elementi fondamentali della teoria di Darwin?

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