Vedendo in questi scritti e altre relazioni contemporanee molto disordine nell’esposizione dei fatti, alcune gravi omissioni e contraddizioni, un certo dilettantismo nel continuo andare e venire come alla ventura senza un disegno generale, Manzoni si propone di esaminare e confrontare molto documenti ufficiali, riordinandoli con l’intento di ricavare un
Letteratura
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IL BOVE
È un sonetto formato da due quartine in rima incrociata e due terzine in rima rinterzata.
Il bove rappresenta il primo potere del poeta: ingrandire per ammirare. S’impossessa di una realtà non rassicurante, misteriosa, che sfugge all’uomo comune, ponendosi in rapporto col mistero. L’ingrandimento del dato reale è un mezzo che permette al
A sentire queste cose Renzo fu preso da una furia assassina nei riguardi della prepotenza di Don Rodrigo, ma Agnese riuscì a calmarlo facendoli capire che era opportuno prima consultare il Dottor Azzegarbugli, perché costui suggerisse a loro un consiglio, onde superare quella brutta vicenda. Agnese per tanto consegnò a Renzo, come compenso da portare a
Poiché nel romanzo questo personaggio occupa un gran posto, il Manzoni ha reputato essere cosa utile per noi lettori farcelo conoscere bene. Ci dice che era un frate che mostrava di avere circa sessant’anni. Il suo nome, quello di Padre Cristofaro, non era quello di battesimo. Egli, infatti, si chiamava Lodovico ed era figlio di un ricco mercante il qu
Nel frattempo Lucia pianse. Dopo di che il barrocciaio le accompagnò dal padre guardiano, al quale consegnarono la lettera di Padre Cristoforo. Mentre l’uomo la leggeva si meravigliava sempre di più e guardava Lucia e la madre con pietà ed interesse. Finito di leggere disse loro di andare dalla “signora”. Così Agnese, Lucia ed il barrocciaio si avviaro
Terminata la storia, si coprì il volto con le mani e disse che quel giorno nella sua persona Dio le aveva visitate. Dopo aver contrappesato il pro e il contro di questo o di quel partito, il migliore gli parve quello di affrontare Don Rodrigo e tentare di smuoverlo dal suo infame proposito. Sopraggiunse intanto Renzo, che, vedendo Padre Cristoforo si l
Don Rodrigo lo interruppe con arroganza, ma Padre Cristoforo lo esortò a non ostinarsi a negare una giustizia così facile, per non doversi un giorno pentire di non aver ascoltato la parola di un ministro di Dio. Allora Don Rodrigo ribatté con insolenza che aveva capito che una fanciulla gli stava molto a cuore, e poiché il padre credeva che egli potess
Dopo la partenza di Padre Cristofaro si scatenò l’ira di Renzo, il quale ricattò le donne minacciando di farsi giustizia da solo ammazzando Don Rodrigo. Dopo i pianti e le suppliche di Lucia e della madre con la promessa di Lucia a sposarsi con il rito veloce, Renzo si calmò dicendole, però, che doveva mantenere la promessa. Dopo una notte tranquilla,
Renzo a stento riuscì a pronunciare la frase, mentre Lucia, non fece in tempo, perché il curato le buttò in faccia un tappeto. Successivamente Don Abbondio si mise a gridare facendo in modo che si svegliasse Ambrogio, il quale suonò a tutto spiano le campane. Renzo, Lucia e i due testimoni cercarono, al buio, l’uscio, per uscire. Al sentire quelle camp
Il sonetto si divide in due periodi sintattici, dove nella prima parte il poeta è colto dai ricordi e da malinconiche immagini mitiche, che si contrappongono all’amara realtà dell’ultima terzina, dove il poeta ammette il suo triste destino lontano dalla patria.
Nella poesia ricorrono alcuni temi e immagini particolari: in primo luogo l’immagine di Z