Nel 1819, stanco del mondo di Recanati, L. vuole conoscere il mondo esterno; già prima del 1819 le lettere di Giordano lo avevano invitato e stimolato a fuggire con la descrizione delle città europee visitate dall’amico, così L. tenta la fuga, ma viene scoperto dal padre e sorvegliato, tanto che Recanati diventa per lui una prigione; la situazione è agg
Letteratura
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- geometria = applicazione dello schema spaziale alla realtà; aritmetica = applicazione dello schema temporale alla realtà
Analitica trascendentale intelletto e 12 categorie
- categorie = concetti puri, forze unificatrici che ordinano e unificano i dati sensibili precedentemente filtrati da spazio e tempo
- categorie di quantità, qual
• Dedicato a Bruto.
• Scena: casa di C. Aurelio Cotta, durante le “feriae latinae” del 77 o del 76 a.c.
• Diviso in 3 libri:
I. L’ epicureo Gaio Velleio fa una rassegna delle opinioni dei filosofi sugli Dei e sul loro intervento nel mondo (per epicurei sono indifferenti).
II. Cecilio Balbo presenta l’opinione degli stoici: esiste un D
Vive nello stesso periodo di Castiglione (hanno otto anni di differenza).
Vive a:
• (1470 – 1506) Venezia.
• (1506 – 1512) Urbino → Montefeltro.
• (1512 – 1521) Roma → LeoneX.
• (1522 – 1539) Padova.
• (1539 - 1547) Roma.
Classe sociale di appartenenza
Famiglia nobile devota ai Gonzaga.
Padre → politico influente, mo
STILE: Al verso 93 vediamo “brando”, una metonimia (figura retorica che consiste nel trasferire un termine dal concetto a cui propriamente si applica ad un altro in cui è in stretto rapporto di dipendenza) che sta per “spada”. Nel passaggio sono presenti termini eruditi di origine latina, come al verso 92 “orbate” e al verso 94 “indarno” oppure al verso
La “Chanson de Roland” parla di un paladino (persone che spendevano tutte le proprie forze per difendere il proprio signore e la Chiesa) di nome Rolando che era stato preso a tradimento e ucciso in Spagna dal suo patrigno Gano.
Egli sapeva di questo complotto ma andò incontro la sorte e fu ucciso. Infine ci fu la giustizia di Carlo Magno che condann
Il racconto è come diviso in due parti. La prima è in un certo senso il prologo; è l’ambientazione dei personaggi, con il vecchio caffè, la casa del professore, la governante, l’atmosfera di Torino, le due ragazze che piantano il giornalista dopo aver appreso che egli se la fa con entrambe; è il recupero della Sicilia, attraverso l’immagine che ne serba
Per quanto riguarda le tematiche che trattavano essi si rifecero alla lingua d’oc (chiamata anche occitannica), infatti “cantavano” un amore idealizza- to verso la donna, come quel sentimento che c’era tra vassallo e signore.
Scrissero con un volgare siciliano che da un punto di vista linguistico veniva raffinato ed impreziosito.
Esistettero poi
In Umbria nacquero parecchie “Confraternite” (chiamate battuti o flagellati) che erano soliti andare per le campagne flagellandosi, predicando e cantando inni alla Madonna o al Signore.
Questi componimenti venivano tramandati oralmente e furono chiamati con il nome di “Laudi”. L’insieme delle Laudi costituiva i Laudesi.
Queste Laudi assunsero p