Il realismo dialettale

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Testo

IL REALISMO DIALETTALE
ESPERIENZE DIALETTALI SETTECENTESCHE
Fioritura della produzione letteraria e teatrale in dialetto
Centri maggiori di sviluppo: veneto, Lombardia, Sicilia
SICILIA:
Giovanni Meli = traduzione in dialetto dei modi arcadici e pastorali (vede nella primitività un valore poetico –Rousseau)
VENETO:
Dialetto era divenuto appannaggio quasi esclusivo della poesia licenziosa (Giorgio Baffo) e di canzoncine tra il galante, il malizioso, e il bozzettistico (Anton Maria Lamberti)
LOMBARDIA :
si ricollega alla tradizione satirica inaugurata da Carlo Maria Maggi
esponenti : Maggi, Carlo Antonio Tanzi , Romanico (Meneghino) Balestrieri e una miriade di cantastorie popolari (detti bosini)
→ improvvisano filastrocche e strofette satiriche
al repertorio dilettatale si ricollega Carlo Porta → fa del dialetto milanese uno strumento linguistico duttile e acutissimo nell’esprimere le più sottili sfumature della psicologia dei poveri e nobili
ROMA :
Giuseppe Gioachino Belli
Recupera in chiave espressionistica della lingua romanesca
DIFFERENZE TRA ROMA E LOMBARDIA :
panorama culturale :
A Roma Belli è isolato
in Lombardia c’è un a borghesia progressista e aristocrazia illuminata
lingua:
romano più simile all’italiano
Lombardo differente dall’italiano
Tradizione dialettale :
lombarda solida
romana non è ricca
La poesia dialettale di primo ottocento è tra le pochissime esperienze artistiche che legano l’Italia ai grandi sviluppi del realismo europeo , anticipando naturalismo e verismo

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