Lettere a Lucilio (Seneca ) Libro II, Lettera 3

Materie:Appunti
Categoria:Latino

Voto:

2 (2)
Download:287
Data:04.06.2001
Numero di pagine:3
Formato di file:.txt (File di testo)
Download   Anteprima
lettere-lucilio-seneca-libro-ii-lettera-3_1.zip (Dimensione: 2.56 Kb)
trucheck.it_lettere-a-lucilio-(seneca-)-libro-ii,-lettera-3.txt     5.07 Kb
readme.txt     59 Bytes


Testo

LETTERA IV

BISOGNA DEDICARSI ALLO STUDIO DELLA FILOSOFIA
CHE SOLA PUТ DARE LA FELICITА

So bene, caro Lucilio, che tu vedi Chiaramente che la vita non puт essere felice e nemmeno tollerabile senza l'amore della sapienza; i primi suoi rudimenti bastano a renderla tollerabile, ma quando poi и sapienza perfetta allora rende la vita perfettamente felice. Ma questo anche se appare evidente va confermato e impresso piщ profondamente nell'animo colla quotidiana meditazione: chй и piщ difficile mantenere che fare dei buoni propositi. Bisogna perseverare nella virtщ e aggiungerle nuovo vigore con assiduo studio, finchй la bontа del pensiero si sia tradotta in buona volontа. Pertanto non hai bisogno con me di fare molte parole e lunghi atti di fede: io capisco che tu hai compiuto un grande progresso. Conosco l'origine delle cose che mi scrivi: e so che non sono nй finzioni nй coloriti abbellimenti. Ti dico tuttavia francamente quello che penso: ho per te viva speranza ma non ancora intera fiducia, e voglio che anche tu adotti questa stessa norma. Non и bene che tu creda a te stesso troppo presto e facilmente. Fruga dentro te stesso, guardati da varie parti, osservati attentamente e vedi di capire se abbi fatto progresso nella filosofia o nella vita stessa.
La filosofia non и un artificio preparato per farne ostentazione agli occhi del popolo: il suo valore non и nelle parole ma и nei fatti. Non serve per trascorrere le giornate con qualche diletto o per dissipare il senso di fastidio che c'и nell'ozio. La filosofia forma e costituisce l'animo, regola la vita e dirige le azioni, ordina le cose da fare e da omettere, siede al timone e dirige il corso delle vite fluttuanti per incerte direzioni. Senza la filosofia non и possibile una vita veramente scevra da timori e turbamenti: ad ogni ora circostanze continuamente diverse esigono consigli che solo ad essa si possono chiedere. Qualcuno puт dirmi: s ma a che giova la filosofia se c'и sopra di noi il destino? Che giova se ci governa la divinitа? Che giova se chi comanda и il caso? Ciт che и ormai fisso non puт essere mutato, e niente si puт fare contro l'incerto; la divinitа и padrona delle mie deliberazioni ed ha giа decretato che cosa io debba fare, oppure la fortuna nulla concede alle mie deliberazioni." Se anche c'и un tanto di vero in queste affermazioni, se anche rispondono pienamente a veritа, mio Lucilio, in ogni modo bisogna dedicarsi alla filosofia: sia che il destino colla sua inesorabile legge o Dio signore dell'universo abbia predisposto tutte le cose, sia che il caso spinga o getti avanti a sй senz'ordine alcuno le umane cose, noi dobbiamo trovare nella filosofia la nostra difesa. Essa ci incoraggia ad obbedire volentieri a Dio e con dignitosa fermezza alla fortuna, c'insegnerа a seguire i voleri di Dio, ed a sopportare i capricci del caso. Ma non и questo il momento di discutere quale compito resti all'uomo, se ci governi una Provvidenza, oppure se una serie di atti del destino ci tragga prigionieri, oppure se siamo in balia di improvvise forze inaspettate; io torno ora invece ad ammonirti ed esortarti che non lasci cadere o raffreddare questo nobile slancio della tua anima: vedi di custodirlo e ben temprarlo cosм che quello che и slancio diventi abito dell'animo tuo.
Se ben ti conosco, dopo un primo sguardo a questa lettera tu guarderai subito quale sia il piccolo dono che essa ti abbia portato: ebbene cerca e troverai. Non c'и ragione che tu ammiri l'animo mio perchй io faccio della liberalitа donando beni altrui. Ma perchй ho detto "altrui"? Ciт che di buono и stato detto da altri, diventa mio. Anche questo и un pensiero di Epicuro: "se vivrai la veritа della natura non sarai mai povero, se vivrai secondo il variare delle opinioni umane non sarai mai ricco. " La natura richiede poco, ma se tu vuoi servire l'opinione dominante nei vari momenti della storia, ti accorgerai che non ha limiti nelle sue richieste. Quando anche si sia adunato in tuo possesso quanto avevano posseduto molti ricchi, e la fortuna ti dia denaro oltre la misura di qualsiasi persona privata, ti copra d'oro e ti vesta di porpora, ti porti a tale grado di ricchezza e ti colmi talmente di delizie che tu riesca addirittura a nascondere la terra sotto i marmi, e ti sia dato non solo di possedere ma di calpestare le ricchezze, si aggiungano statue quadri e quanto le arti hanno creato per amore del lusso, da tutto questo tu apprenderai solo a desiderare di piщ. I desideri che nascono dalla natura hanno un limite, quelli invece che nascono da falsa opinione non giungono mai a compimento. Non c'и mai un termine per l'errore. Chi ha una strada da percorrere ha anche un punto ultimo che l'attende: ma chi va errando senza una via non ha nemmeno una meta al suo cammino. Abbandona dunque le vanitа: e quando vorrai sapere se sia un naturale desiderio o una vana cupidigia che ti spinga ad una ricerca nella vita, tu dovrai considerare se questa tua ricerca possa fermarsi ad un termine: e se per quanto tu abbia camminato resta ancora sempre altro cammino da fare per raggiungere un fine sempre piщ lontano, sappi che non si tratta di un'aspirazione conforme natura. Addio.

Esempio