Complementi latini

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Categoria:Latino
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Testo

Alcuni complementi

Complemento di mezzo o strumento:
- Se è una cosa : ABLATIVO
- Se è persona: PER + ACCUSATIVO

Complemento di compagnia: CUM + ABLATIVO

Complemento di modo o maniera: CUM + ABLATIVO

Complemento di Denominazione: lo stesso caso del nome a cui si riferisce

Complemento di materia: E, EX, DE + ABLATIVO

Complemento di argomento: DE + ABLATIVO

Complementi di luogo:
- Stato in luogo: IN + ABLATIVO
- Moto a luogo: IN, AD + ACCUSATIVO
- Moto da luogo: A, AB, E, EX + ABLATIVO
- Moto per luogo: PER + ACCUSATIVO
Particolarità dei compl. di luogo: In tutti i complementi di luogo i nomi di città e piccola isola non vogliono la preposizione. In particolare i nomi della I e della II declinazione che non siano pluralia tantum, non hanno il complemento di stato in luogo in ablativo, ma in caso locativo (= genitivo). Si comportano allo stesso modo anche i sostantivi domus e rus.

Complemento di causa:
oggettivo [c. esterna] / soggettivo [c.interna, che riguarda l’animo]

- OB, PROPTER + ACCUSATIVO
- ABLATIVO DI CAUSA

impediente
- PRAE + ABLATIVO

ACCUSATIVO
1. Complemento di estensione: Serve ad esprimere le dimensioni spaziali: lunghezza, altezza, larghezza, profondità e grossezza. Il numero che esprime la misura si traduce:
- con l’accusativo, se dipende da aggettivi come altus, longus, latus (=largo)
- con il genitivo, se il numero che esprime la misura è retto da un sostantivo
2. Complemento di distanza: Il numero che esprime la distanza va in accusativo (oppure in ablativo), la cosa da cui si dista si trova in a, ab + ablativo
3. Accusativo di relazione: Esprime una relazione ed è sovente retto da participi passati o aggettivi. (es. indutus vestem = indossata una veste, cioè vestito relativamente ad una veste)
4. Accusativo avverbiale: Si trova spesso l’accusativo o il neutro con valore di avverbio (ese: minimum = minimamente)
5. Complemento di esclamazione: Anche il complemento di esclamazione va in accusativo. (ese: O tempora, o mores!)

Complemento di età:
- con “natus” + l’accusativo del numerale cardinale (ese: Tizia nata duos annos = Tizia all’età di due anni)
- con “agens” + l’accusativo del numerale ordinale accresciuto di uno (ese: Tizia agens tertium annum = Tizia all’età di due anni)
- con un sostantivo tipo puer, vir, senex… + genitivo del numerale cardinale ( Es: Tizia puella duorum annorum = Tizia all’età di due anni)

Complemento di fine o scopo:
- con AD + ACCUSATIVO
- con DATIVO DI FINE
- con GRATIA O CAUSA perlopiù postposte + genitivo

DATIVO:
1. Dativo di possesso: è il dativo della costruzione del sum pro habeo (ese. Mihi epistula est = io ho una lettera)
2. Dativo etico: esprime partecipazione e coinvolgimento morale (es: Quid mihi agis? =cosa mi combini?)
3. Dativo di vantaggio o svantaggio: esprime un vantaggio o uno svantaggio (es. hoc feci tibi = l'ho fatto per te).
4. Dativo di fine: il dativo in latino può esprimere il complemento di fine (v. complemento di fine)
5. Dativo d’agente: è quello della perifrastica passiva (sol coi verbi che reggono il dativo, per evitare ambiguità, il complemento d’agente si trova con a, ab + ablativo)(es. a me persuadendum est tibi = io devo convincerti)
6. Dativo di relazione: esprime qualcosa che non è valido per tutti, ma solo per una categoria (es: Turres procul intuentibus pares videbatur = sembrava che le torri avessero la stessa altezza per chi le guardava da lontano)

GENITIVO:
1. Genitivo soggettivo o oggettivo: esprimono rispettivamente il soggetto o l’oggetto del sostantivo che li regge. (es: adventus hostium= l’arrivo dei nemici, timor mortis =la paura della morte)
2. Genitivo di possesso: esprime un possesso (ese: liber Marci = il libro di Marco)
3. Genitivo epesegetico: spiega, puntualizza, precisa una categoria generica (es. urbs Romae =la città di Roma)
4. Genitivo di pertinenza: il verbo essere + genitivo esprime una proprietà o un dovere (ese: est discipuli = è proprio di uno scolaro). NB: Le espressioni “è mio- tuo- nostro- vostro dovere” in latino si esprimono con meum-tuum-nostrum-vestrum …”. Invece “è suo- loro dovere” si rende con eius- eorum … est”.
5. Genitivo partitivo: questo complemento può essere partitivo rispetto al numero o alla quantità. Il partitivo rispetto al numero è retto da:

- sostantivi che indicano un numero
- comparativo e superlativo
- pronomi indefiniti, numerali, avverbi di luogo

Il partitivo rispetto alla quantità è retto da:

- sostantivi che indicano una quantità
- pronomi neutri, avverbi, aggettivi sostantivati
6. Genitivo di colpa: i verbi giudiziari tipo accusare o insinuare reggono il genitivo dell’accusa (es. accusare veneficii= accusare di avvelenamento)
7. Complemento di pena: con verbi tipo damno e condemno la pena va in ablativo e si usa il genitivo solo in caso di pena indeterminata (tanti, dupli, tripli…)NB: DAMNARE CAPITIS= condannare a morte

Complemento di qualità:
- GENITIVO per le qualità morali
- ABLATIVO per le qualità fisiche
- GENITIVO per esprimere età, peso, tempo, misura

Esempio