Cicerone, Catilinarie I 16

Materie:Versione
Categoria:Latino

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Testo

Versione: la patria parla a Catilina (Cicerone, Catilinarie, I, 16)
Se i genitori ti temessero e ti odiassero e tu no potessi placarli con nessun ragionamento, come pensi, ti saresti recato in qualche luogo lontano dai loro sguardi. Ora la patria che è il nostro genitore comune ti odia e ti teme e non ti giudica già da lungo tempo se non ritiene te sul suo assassino: di ciò tu sei spaventato e non di rispettare l’autorità né di andare in giudizio né della forza? Che cosa, Catilina, si comporta così con te e in certo qual modo silenzioso dice: -Nessun delitto da qualche anno si scaturisce se non a causa tua, a causa tua ci sarebbero stragi di molti cittadini, a causa tua saccheggio, separazioni dei soci, sarebbero stati impuniti e liberi; tu non solo avevi il potere di trascurare le leggi e i processi ma anche di violarle e annientarle. Tuttavia come ho potuto sopportare quelle cose anche se non furono sopportabili. Che tutta me sia spaventata solo a causa tua, qualunque cosa aveva fatto risuonare Catilina era temuto e che nessuna decisione sembra possa essere presa contro di me che contrasta la tua empietà. Allontanati a causa di queste cose e sottrai da me questa paura; se è vero affinché non sia oppressa, ma se non è falso affinché finisca di avere paura finalmente un giorno.

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