LA PATENTE
Il giudice D’Andrea non era vecchio; poteva avere appena quarant’anni. Aveva un viso bianco, dei capelli crespi gremiti da negro, una vasta fronte protuberante piena di rughe, dei piccoli occhi plumbei ed era una misera personcina. Alla notte non dormiva mai ma stava sveglio a pensare alla finestra guardando le stelle. Quando si faceva gi
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Data 1° edizione: 1949 Genere Letterario: romanzo
CONTENUTO: Agnese è una lavandaia di mezz’età che si è sempre presa cura del suo malato marito, Palita. Gente umile ma generosa, ospitano per una notte un soldato disertore, in marcia ver
Montag comincia ad andare alla ricerca dei propri bisogni. Un avvenimento lascia il segno nel protagonista è un’anziana signora che preferisce ardere assieme ai suoi amati libri che perderli. Il protagonista decide di contattareun professore , Faber, che ha incontrato per caso un anno prima dell’inizio della vicenda. Il protagonista si prefigge di sovve
In seguito la classe si è recata nell’altra biblioteca comunale, quella nuova:ex G.I.L, (gioventù italiana del littorio), ex casa del Balilla, costruita negli anni 20-30 del Novecento, dove i giovani si recavano per svolgere un addestramento ginnico. All’interno del nuovo edificio,inaugurato dopo un accurato restauro nel 2005, è collocata la scrivania d
Il mass media più pericoloso in questo campo è la tv perché è accessibile a tutti e contiene una gamma molto vasta di programmi; gli studenti dalla scuola dall’infanzia alla scuola secondaria tornano a casa dopo la scuola in un orario che si aggira attorno alle 14.00 e la prima cosa che fanno è accendere la tv: osservando a grandi linee i programmi d
Mi trovo d’accordo con Timothy Garton Ash non quando sostiene la libertà di espressione, ma piuttosto nel momento in cui afferma che la negazione dell’Olocausto va combattuta alle radici fin da piccoli perchè come lui credo che “i cittadini vanno trattati come bambini, guidati e vigilati ad ogni mossa” e non puniti a fatto già avvenuto: è inutile. C
Lo scienziato si dedica a questa dottrina quindi studiandola, e cercandone e promuovendone gli sviluppi: egli dunque ha bisogno di verificare direttamente l’effetto dei suoi sforzi (W. Heisenberg) perché se si limita all’accumulo del sapere egli non è più di alcun aiuto alla nostra società, non può appunto promuovere i risultati da lui raggiunti e
Ed è per questo che nel Decameron, l’opera di cento novelle raccontate da sette donne e tre uomini nell’arco di dieci giorni, c’è una straordinaria varietà di personaggi, di ambienti sociali, di situazioni.
In tale molteplicità tuttavia c’è una protagonista, ovvero la società mercantile, rappresentata nell’opera più volte sia nella sua positività ch
D’Aurenga, trovatore della lirica cortese del dodicesimo secolo, esalta questo sentimento come passione inarrestabile anche se proibita prendendo a modello il comportamento di Tristano e Isotta come viene detto in un suo testo: “[...] Tristano, quando glielo diede Isotta gentile e bella, non poté altro fare; e io amo la mia donna con un patto da cui non