Materie: | Tema |
Categoria: | Italiano |
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Data: | 22.06.2007 |
Numero di pagine: | 4 |
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Testo
Compito in classe di italiano
E’ innegabile che oggi stiamo vivendo una fase storia molto complessa e difficile, imperniata su un conflitto, non ancora apertamente dichiarato, tra il mondo cristiano e islamico.
Non si tratta di uno scontro motivato dalla voglia di conquistare terre, risorse o egemonia mondiale, ma si tratta di una guerra tra civiltà e religioni con l’unico scopo di soggiogarsi l’un l’altra.
L‘elemento fondamentale che ha scatenato questo odio, lungamente represso nell’arco dei secoli sono a mio parere i flussi migratori.
L’odio, o quantomeno l’intolleranza reciproca dettata dall’incapacità di comprendersi, tra queste due civiltà è sempre esistita; ma finché i rapporti tra quest’ultime sono stati limitati dalla lontananza e dall’impossibilità di entrare in contatto tramite i mezzi di telecomunicazioni e di trasporto gli scontri si limitavano a piccoli e sporadici focolai nelle zone di confine.
Con l’avvento del 900 lo sviluppo di mezzi di trasporto è stato determinate affinché l’esplosione dei flussi migratori dai paesi orientali a quelli occidentali potesse attuarsi.
Infatti, le emigrazioni fino a questo secolo non avevano mai avuto un entità tale da determinare e modificare gli equilibri interni dei paesi e se ciò avveniva lo scontro si risolveva ed esauriva all’interno di uno stato.
Oggi il problema non è più su scala nazionale ma su scala mondiale.
Ormai ciò che all’inizio veniva catalogato dapprima come intolleranza, poi come xenofobia è divenuto oggi odio, razzismo e paura.
Ma perché quest’odio fra occidente ed oriente?
La religione sin dal passato ha sempre influenzato le civiltà e i loro stili di vita di conseguenza i cristiani non hanno mai compreso gli islamici che ad esempio considerano la donna come oggetto di proprietà del uomo
Ma questo è solo uno dei tanti punti che i cristiani non comprendono e non accettano della cultura islamica e di conseguenza hanno cercato di diffondere anche in oriente i loro stili di vita e le loro idee considerandole più “civili”.
Ma il punto cardine della questione non è decidere quale delle due culture sia giusta o sbagliata, sia morale o immorale o quale delle due sia civile dato che entrambe sono il frutto di secoli di insegnamenti religiosi e che ovviamente ognuno ritiene superiore la propria.
Il problema è stato che l’intervento occidentale nelle questione islamiche ha scatenato una reazione molto aggressiva da parte di questi popoli che ora stanno cercando di fare esattamente la stessa cosa ma con l’utilizzo della forza e con 2 differenze fondamentali.
Prima di tutto loro non hanno bisogno di arrivare in accidente per cercare di imporre la loro cultura, per il semplice fatto che loro già sono presenti nella maggior parte del mondo (a seguito dei grandi flussi migratori) in percentuali tali da non costituire più delle minoranze nel paesi ospitanti.
Di conseguenza per evitare di veder esplodere fenomeni xenofobi, come è avvenuto e sta avvenendo in Francia da qualche tempo, i capi di governo hanno deciso di seguire una politica di accondiscendenza nei loro confronti.
Gravissimo errore a mio parere dato che di certo loro non avrebbero mai riservato lo stesso trattamento “civile” a noi .
Inoltre un’altra fondamentale differenza sta proprio nella mentalità della cultura occidentale; per l’appunto noi cristiani siamo oggi portati a guardare gli islamici con timore , un timore che non viene riconosciuto e viene nascosto dietro la scusa della “superiorità civile”.
“Noi siamo superiori e civili e quindi non ci abbassiamo i loro livelli”; questa è la mentalità di molte persone che erroneamente credono di poter combattere questa ondata di violenza semplicemente con l’indulgenza, il buonismo e le parole mentre dall’altra parte non c’è alcune intenzione di dialogare.
Qualcuno ipotizza che ben presto ci sarà uno scontro aperto tra cristiani e islamici mentre io resto fermamente convinta che ciò è già in atto.
Non si tratta più di evitare di creare nuovi attriti per eludere un futuro scontro, ormai si tratta solamente di difendersi da uno scontro che è già iniziato in sordina e che solamente dal 2001 è uscito alla luce del sole.
Il Terrorismo.
Non so come definiscono questo fenomeno tutti coloro che ancora sono in attesa di un contrasto futuro, io ritengo che il terrorismo non è altro che un mezzo per attaccare, sconvolgere e colpire l’avversario, in questo caso noi paesi occidentali.
Non a caso per mettere in azione questi atti terroristici si vengono a creare vere e proprie organizzazioni che attraverso la violenza intendono sottomettere i paesi cristiani.
Io questa la chiamo guerra, una guerra fatta da codardi che preferiscono colpire alle spalle piuttosto che affrontare l’avversario apertamente, una guerra fatta di vittime innocenti come i piccoli di Beslan.
Ma la cosa che, come cittadina, non riesco ad accettare minimamente è come possano, gli occidentali, continuare nascondersi dietro alla scusa di non voler scendere ai loro livelli quando sotto ai loro occhi si verificano stragi come quella di Madrid, Londra e delle Twin Towers .
Presumo che ormai, anche se la nostra morale cristiana ripudia la guerra, uno scontro sia inevitabilmente ovvio; ci troviamo di fronte a un popolo che sta cercando di sottomettere tutto quello in cui crediamo e per il quale abbiamo duramente lottato in questi secoli.
Un popolo che sta cercando di sottomettere la nostra cultura, il nostro credo, le nostre istituzione e che sta seminando morte colpendoci alle spalle in modo vile facendo leva sul nostro buonismo.
Nonostante io non sia un persona che vede generalmente nella guerra un mezzo per risolvere i contrasti ritengo che in questo caso la posta sia troppo alta per stare a guardare che cosa succederà.
Si è iniziato con il voler togliere i crocefissi dalle nostre aule scolastiche per permettere a ragazze con il velo o ragazzi con il kippà di frequentarle senza sentirsene offesi, senza però imporre a loro di togliere i segni religiosi ostensibili per rispetto a noi.
Perché cambiare la nostra cultura e scendere a compromessi con persone che non hanno nessuna intenzione di farlo?