droghe,

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Testo

Fin dai tempi più remoti l’uomo ha sempre ricercato sostanze in grado di rendere la vita bella e possibilmente eterna, ma che non provocassero danni fisici e psichici e tantomeno la dipendenza. Sostanze in grado di guarire le malattie e di agire favorevolmente su psiche e corpo, anche per migliorare le prestazioni, per indurre piacere ed euforia, annullare ogni sgradevole sensazione quale ansia e dolore, procurarsi il sonno, evadere dalla realtà; per facilitare l’esplorazione della mente e il contatto con la divinità, e quindi stabilire una mistica unione; per stimolare energie, modificare reazioni affettive, aumentare percezioni e approfondire la conoscenza del reale e dell’irreale. Un sogno che non è mai stato raggiunto, in quanto le sostanze usate - erbe, estratti, prodotti sintetici - non hanno indotto gli effetti descritti, ma solo sostituti illusori, spesso pagati a caro prezzo: danni tossici e dipendenza, una schiavitù che obbliga al loro uso continuativo. Per queste sostanze chiamate droghe, le varie civiltà hanno elaborato rituali che attualmente definiamo culture. Ne veniva così regolamentato l’uso ed erano sottolineati i pericoli, fornite eventuali avvertenze e modalità per evitarli, spesso creando un tabù. L’uso indiscriminato veniva riservato alle classi dirigenti che di frequente strumentalizzavano le droghe per esercitare e mantenere un potere.
Negli anni Sessanta, con l’esplodere della contestazione giovanile e la nascita di movimenti come quello hippy, l’uso della droga si è diffuso a macchia d’olio tra i giovani, diventando fenomeno di massa. È nata così una nuova cultura, o meglio una controcultura.
L’assunzione avviene di solito in gruppo, con la partecipazione di tutti i componenti che vivono distaccati dalla società e dalle sue istituzioni, avendo come comune denominatore l’uso della droga. Si riuniscono e si concentrano in particolari aree, che prendono il nome di territorio della droga. Alcuni esempi classici: il distretto di Haigh-Ashbury a San Francisco, il Village a New York, Piccadilly a Londra, Campo de’ Fiori a Roma.
Il movimento pop ne ha fatto il simbolo della protesta e molti esponenti - i Beatles, i Rolling Stones, Bob Dylan, fino ad alcune rockstar di oggi - hanno esaltato con canzoni di grande successo le droghe.
Un grande impulso alla diffusione è venuto dal mondo asiatico per lo stretto contatto con la gioventù nord-americana nelle guerre di Corea e del Vietnam, e di quella occidentale nella pacifica visitazione dell’India, del Nepal e dell’Afghanistan.
Malgrado l’informazione, prevenzione e repressione sempre più massicce, forse anche per reazione - oltre alla strapotenza del mercato clandestino - il fenomeno non si è fermato né accenna ad arrestarsi: ormai conviviamo con la droga.
Il coinvolgimento di massa giovanile è motivo di grande preoccupazione, tanto da far ritenere la droga il male del secolo, contro il quale ancora non si è trovato un antidoto efficace. La tossicodipendenza è diventata oggi ancora più allarmante per la sua capacità di diffondere il terribile morbo dell’AIDS. Il drogato corre un rischio maggiore di contrarre la sindrome da immunodeficienza attraverso l’uso comune di aghi infetti.
-Che cos’ è una droga? Una droga è una sostanza di origine naturale o sintetica che agisce sull’organismo di un soggetto modificandone le sensazioni ed il comportamento. L’uso della droga, soprattutto se frequente, può provocare danni più o meno gravi per la salute fisica e mentale dell’individuo, nonché alterazioni di un normale rapporto sociale.
-Cosa si intende per “drogato”? “DROGATO” è un termine di uso comune che si usa per identificare colui che assume droghe, e che ha acquisito,nel corso del tempo, un significato negativo ed emarginante. Nel linguaggio comune si è abituati a sentir chiamare drogato un individuo che fa uso, sia occasionale che ripetuto, di sostanze considerate droghe, qualunque sia l’effetto prodotto da queste.
Il termine drogato quindi non ha un significato preciso poiché comprende stati ed assunzione di sostanze diverse; è preferibile pertanto sostituirlo a “TOSSICODIPENDENTE”, il cui significato è molto più esatto.
E’ tossicodipendente ogni individuo che,avendo fatto uso di una qualsiasi droga, manifesta una dipendenza fisica o psichica, oppure tutte e due insieme.
E’ possibile sentir qualificare un fumatore occasionale di hashish come un drogato, che invece non è tossicodipendente, a differenza di una persona che fa uso smodato di alcool e non può farne a meno.
-Cos’ è una sostanza “psicotropa”? Sono psicotrope tutte quelle sostanze di origine naturale o sintetica capaci, per la loro azione sul sistema nervoso centrale, di modificare l’attività mentale del soggetto deprimendola , stimolandola o deviandola.
- Cosa sono gli stupefacenti? Sono sostanze che producono torpore attraverso una particolare inibizione dei centri nervosi. Esse sono inoltre provviste di attività analgesica, cioè antidolorifica, per cui il loro uso corretto è indispensabile in terapia, mentre, se sono oggetto di abuso, producono gravissimi effetti nocivi per l’individuo.
-Che cos’è l’assuefazione o abitudine? E’ la schiavitù nei confronti della droga che genera uno stato di desiderio irrefrenabile con impiego di tutti i mezzi per procurarsela. E’ preceduta da uno stadio di tolleranza che rappresenta un adattamento dell’organismo agli effetti di una droga, con necessità di aumentare le dosi per mantenere l’effetto.
-Che cos’ è la tossicomania? Le sue caratteristiche sono: una dipendenza di ordine psichico ed a volte anche fisico, come conseguenza degli effetti della droga, ed effetti nocivi per l’individuo e la società.
-Cos’ è la dipendenza? E’ l’impossibilità di fare a meno di una droga. Essa comporta la sindrome di astinenza psichica e/o fisica che si manifesta quando la “droga” non viene assunta. La dipendenza psichica comporta sintomi psichici, in particolare, stato di malessere ed angoscia che aumentano quando il consumatore si astiene dall’assumere il prodotto cui è abituato; la dipendenza fisica comporta disturbi fisici più o meno violenti, come dolori diffusi, contrazioni, nausea, diarrea, rinorrea, lacrimazione, provocate dalla mancata assunzione del prodotto.
- Cosa è il divezzamento? E’ la privazione del prodotto al quale il tossicomane era abituato o del quale era dipendente. Sotto controllo medico viene operato progressivamente in modo da ridurre i sintomi fisici e psicologici che possono essere molto pericolosi.
Non esistono, in senso assoluto, droghe leggere e droghe pesanti. Gli effetti e conseguentemente i danni provocati dall’assunzione di droga sono innanzi tutto in funzione delle diverse sostanze tossiche e del modo in cui esse vengono assunte;
gli effetti variano col variare della personalità e delle capacità di tolleranza di ciascun individuo e sono anche influenzate dall’ambiente affettivo.
In molti casi si parla di politossico-assunzione, cioè di un uso consecutivo e/o
simultaneo di varie sostanze tossiche.
La mescolanza di ogni genere di prodotto, o con qualsiasi altra sostanza artificiale o farmacologica, può avere effetti catastrofici.
GLI OPPIACEI
Sono l’oppio ed i suoi derivati, soprattutto morfina ed eroina. L’oppio è il lattice della capsula del papavero. In generale si fuma, per quanto sia ugualmente possibile assumerlo per via orale.
La morfina è un alcaloide estratto dall’oppio;il più delle volte viene assunta per iniezioni intramuscolari e più raramente endovenose.
L’EROINA: Si presenta come una polvere bianca o marrone spesso granulosa. Viene assunta inalandola per via nasale o iniettandola in vena; molto più raramente viene fumata.
Gli effetti:
Uno stato di benessere diffuso, la scomparsa di angosce e timori, l’annullamento del dolore fisico. Chi assume eroina ricerca in particolare il flash, una sensazione improvvisa e acuta di euforia, benessere e calore.
Dipendenza e intossicazione:
Anche l’assunzione di poche dosi successive genera rapidamente una dipendenza fisica e psichica, richiede un aumento del dosaggio e genera crisi d’astinenza.
L’uso continuo provoca la scomparsa degli effetti piacevoli, fino ad arrivare all’assunzione per restare “normale” e combattere la crisi d’astinenza.
Decadimento dello stato generale di salute. Abbassamento delle difese immunitarie, carie e perdita di denti, flebiti, ascessi. La vita diventa disordinata e stressante, l’alimentazione casuale e povera. Nelle donne si osserva una diminuzione di fertilità e la scomparsa del ciclo mestruale; in gravidanza aumenta il rischio di aborto. L’uso promiscuo di siringhe ha provocato e purtroppo provoca una epidemia di AIDS tra i tossicodipendenti. Non va comunque dimenticata la presenza significativa di epatiti, tubercolosi e malattie veneree.
L’OVERDOSE porta alla morte.
Aspetto Socio- Psicologico:
L’unica cosa che ti interessa è farti e tutti i soldi vanno a finire lì.
Chi assume eroina diviene rapidamente un emarginato e perde progressivamente tutti gli altri interessi; la necessità irrinunciabile dell’eroina porta a considerare gli altri soprattutto come una fonte di denaro, con assillanti ricerche di prestiti e furti anche ad amici e familiari. Nelle fasi finali porta alla perdita di qualsiasi senso di rispetto e dignità facendoti fare qualsiasi cosa pur di ottenere una dose
Astinenza:
Dopo otto ore dall’ultima dose compaiono ansia, sbadigli, sudorazione, lacrimazione, insonnia, vampate di calore alternate a sensazioni di freddo, crampi e dolori; dopo trentasei ore spossatezza, aumento della pressione e della temperatura, tachicardia, respirazione rapida.
Un soldato che controlla il campo di oppio
COCA E COCAINA
La Coca è’ un arbusto che cresce negli altipiani andini. Le sue foglie contengono un principio attivo (cocaina) ad azione stimolante per cui la pratica antica e altamente nociva di masticarle è tuttora diffusa fra quelle popolazioni al fine di affrontare le difficoltà ambientali (altitudine e clima), la carenza di cibo e la fatica.
COCAINA: E’ una polvere bianca estratta dalla foglia di coca. Può essere fiutata o iniettata.
Gli effetti:
E’ lo stimolante naturale più potente del sistema nervoso centrale; abolisce la sensazione di fame e di sete, provoca dilatazione delle pupille ed una accelerazione del ritmo cardiaco e respiratorio, la sua assunzione dà ebbrezza stato di euforia e, a dosi elevate, tensione nervosa che può condurre all’aggressività. Un superdosaggio può provocare la morte per fibrillazione cardiaca, paralisi dei centri bulbari, cachessia.
Dipendenza e intossicazione:
Il danno principale deriva dal fatto che la cocaina produce uno stato di dipendenza psichica grave.
Aspetto Socio- Psicologico:
Il soggetto diviene asociale e diminuiscono le sue capacità psichiche, fino alla comparsa di gravi disturbi nervosi con ansia, allucinazioni e deliri.
LA CANNABIS
E’ una pianta i cui principi attivi si trovano soprattutto nelle infiorescenze della pianta femmina e nelle foglie sia della pianta maschile che femminile. Le forme utilizzate a scopo voluttuario sono numerose:Hashish: resina del fiore femmina;Olio di hashish (estratto concentrato della resina); Marijuana: trinciato di fiori e foglie della pianta essiccata. La cannabis viene fumato o preso per via orale con dei cibi o sotto forma di infuso.
Gli effetti:
Aumento delle percezioni sensoriali, specie nelle attività ricreative (musica, pittura, chiacchiere tra amici). Aumento irrefrenabile dello stimolo della fame, dilatazione del tempo trascorso, occhi arrossati ed aumento della salivazione. Gli effetti sono quasi immediati: fumandola raggiungono il massimo dopo trenta minuti e cominciano a diminuire dopo un’ora; svaniscono dopo tre. Se ingerita sotto forma di the o altri alimenti, l’effetto inizia dopo 45 minuti se si è a stomaco vuoto, 2 ore se a stomaco pieno; l’effetto dura dalle 6 alle 12 ore.Pur essendo dello stesso genere, l’azione dell’ hashish è molto più forte di quella della marijuana.
Dipendenza e intossicazione:
Una serie di ricerche statunitensi, inglesi e canadesi non hanno rilevato danni permanenti cromosomici o ai tessuti cerebrali. I danni all’apparato respiratorio sono paragonabili a quelli causati dal tabacco; in pratica i guasti di una “canna” sono paragonabili a quelli di quattro sigarette; il fumo viene trattenuto più a lungo ed è più caldo. Il sistema immunitario risulta depresso come nel caso d’uso d’alcol o tabacco. Con dosi elevate si possono verificare effetti spiacevoli e indesiderati come manie di persecuzione o piccole paranoie. Sul piano fisico queste ultime possono accompagnarsi a sintomi come tachicardia, mal di testa o senso di pesantezza. Nel caso di forti dosi, è facile sentirsi male con una sindrome detta in gergo “collasso”: si diviene pallidi, si suda freddo, si hanno capogiri e nausea. Se usata in forme diverse dal fumo, una volta all’interno dell’ organismo non la si può più eliminare.
Aspetto Socio- Psicologico:
La cannabis provoca una intensificazione della percezione dei rapporti con gli altri: maggiore solidarietà in un gruppo nel quale si sta bene, paranoia se state con gente che già non piaceva prima. La cannabis ha inoltre un effetto disintegratore dei rapporti formali e gerarchici, i rapporti imposti dalle convenzioni vengono mal sopportati.
LE ANFETAMINE
Sostanze stimolanti che, a causa della loro proprietà di ridurre l’appetito, sono presenti in molti farmaci contro l’obesità e la bulimia . Sono presenti sul mercato illegale sotto forma di pasticche o, più raramente, in polvere; in questo secondo caso l’assunzione avviene via endovena (modalità che presenta maggiori rischi) o sniffata.
Gli effetti:
Aumentano la capacità di attenzione e di vigilanza, abolizione della necessità di dormire, scomparsa di appetito e della stanchezza, facilità di parola, sensazione di potenza.
Se assunta per via endovenosa: violenta sensazione di calore, sensazione di onnipotenza, logorrea , iperattività fisica. Dopo l’effetto di esaltazione, segue una sensazione di spossatezza, irritabilità, depressione; la tentazione di prendere un’altra dose è molto forte, se si cede a tale spinta si corre il rischio posticipare la fase depressiva ritrovandosela però amplificata. Dosi eccessive possono provocare coma , febbre, convulsioni; l’overdose può portare alla morte.
Dipendenza e intossicazione:
Inizia una spirale fatta di aumenti di dosaggi, manie varie e di persecuzione, ossessioni dovute anche alla mancanza di sonno che danno al dipendente da anfetamina un classico aspetto trasandato, allucinato.
Aspetto Socio- Psicologico:
Socialmente chi assume anfetamina è spesso incapace di valutare correttamente le proprie capacità e i risultati delle proprie azioni: il comportamento diviene violento, viene azzerata la capacità autocritica e spesso si arriva all’isolamento e alla paranoia.
ATTENZIONE:
STUDENTI: La sensazione di studiare meglio è assolutamente illusoria e che le capacità di concentrazione e di memorizzazione non aumentano, ma anzi tendono a diminuire.
RAGAZZE: l’utilizzo di anfetamine come dimagranti è stato ed è molto diffuso: i danni che è possibile riportare dal punto di vista fisico e mentale sono notevoli e in fondo costa meno seguire una dieta prescritta da un medico.
ECSTASY
L'ecstasy è una sostanza di sintesi chimica, cioè prodotta in laboratorio. I chimici la chiamano MDMA. L'ecstasy viene commercializzata sotto forma di pillole, pasticche o capsule con i nomi più svariati. Non si può sapere quanta MDMA contenga la pasticca, perchè i dosaggi variano molto, inoltre può anche capitare che nelle pillole commercializzate siano presenti "tagli" di altre sostanze; per esempio: anfetamine, morfina o LSD. Questo significa che è difficile prevedere gli effetti, desiderati e indesiderati, prima del consumo.
Gli effetti:
L'ecstasy inizia a salire, cioè a manifestare il suo effetto, dopo circa 30-40 minuti dall'assunzione. Questi effetti permangono per un tempo variabile tra le 4 e le 6 ore.
Passato questo tempo l'effetto desiderato inizia a diminuire per lasciare spazio agli effetti collaterali.Famoso è il cosiddetto effetto down:quando finisce l'effetto ci si sente depressi,stanchi e irritabili. Gli effetti prodotti dall'ecstasy, sia quelli desiderati, sia quelli indesiderati, sono soggettivi. Gli effetti desiderati vengono, di solito, descritti da chi la usa, dicendo che ci si sente meglio con gli altri e c’è più facilità nelle relazioni, perchè riduce le barriere emotive, da un sensazione di maggiore sicurezza interiore, non fa sentire la stanchezza e la fatica, intensifica tutte le sensazioni: tatto, udito, vista, gusto, olfatto.
A livello fisico può provocare un notevole aumento della pressione del sangue
e del battito cardiaco; tende ad innalzare la temperatura corporea; aumenta la sudorazione; può causare disidratazione; causa secchezza della bocca e un tensione della mascella che porta al “digrignamento” dei denti (ecco perché spesso si usa il chewing gum). Dosi esagerate possono causare capogiri, svenimenti, agitazione e attacchi di panico.
Uno dei rischi più seri è rappresentato dalla disidratazione: l'ecstasy provoca l'innalzamento della temperatura corporea, inoltre in discoteca spesso fa molto caldo, si balla e ci si muove molto, perdendo molti liquidi. La disidratazione non è uno scherzo e può provocare il cosiddetto "colpo di calore", i medici lo chiamano “ipertermia maligna” e può anche diventare mortale.

I BARBITURICI
Sono prodotti di sintesi chimica ad azione sedativa, fondamentalmente ipnotica, del sistema nervoso centrale. Come tutti i sedativi ipnotici sono molto usati in medicina. Sotto controllo medico, possono essere presi senza gravi danni; il danno grave nasce da un loro uso sregolato ed eccessivo. I rischi sono molto maggiori allorché i tossicomani preparano veri e propri “cocktails”, associando più prodotti e mescolandoli talvolta alcool.
Gli effetti:
Se presi in quantità tale da indurre intossicazione acuta, possono provocare il coma e la morte.
Dipendenza e intossicazione:
Il loro uso frequente e protratto per lungo tempo, senza controllo medico, induce dipendenza fisica e psichica grave.
LSD E ALLUCINOGENI
Sotto questa categoria troviamo una serie di sostanze anche difformi tra loro ma che possiamo unificare per i loro effetti simili. L’ LSD è un prodotto di sintesi che viene commercializzato sotto forma di pillole di varie dimensioni, di francobolli o zollette di zucchero. La composizione del prodotto è sempre varia e incerta, così come i dosaggi variano da tipo e stato di conservazione, al punto da far nascere la credenza che esistano diversi tipi di LSD. In realtà l’ LSD è unico ma con diversi tagli (anfetamine, ecstasy, stricnina ecc...): i tagli influenzano fortemente gli effetti, in particolar modo il down finale.
Gli allucinogeni non producono assuefazione, ma generano una fortissima tolleranza: cioè la stessa sostanza, assunta a distanza di pochi giorni, non fa più effetto.
Gli effetti:
Non esistono veri e propri effetti ricercati perché l’esperienza è fortemente soggettiva, imprevedibile e caotica, varia a seconda del contesto e delle personalità coinvolte.
Si riscontrano confusione percettiva e cognitiva, impossibilità a compiere le azioni, anche più banali e di routine, perdita del senso del tempo, difficoltà a distinguere tra reale e immaginario. Forti sensazioni e immagini di terrore o di beatitudine. La durata dell’esperienza varia dalle quattro alle dodici ore; è possibile che anche dopo alcuni mesi si abbiano flashback. Durante l’esperienza possono verificarsi attacchi di panico. L’uso prolungato può provocare psicosi che a volte permangono a lungo. Strutture di personalità fragili o particolarmente vulnerabili possono rimanere gravemente squilibrate per moltissimo tempo, fino ad arrivare a danneggiare permanentemente l’equilibrio psichico.
I casi di morte che si sono verificati sotto l’effetto di LSD sono causati da azioni incontrollate dovute all’alterata percezione della realtà circostante. Se assunte da persone immature o vicine all’adolescenza, ci sono forti rischi di influenze negative nello sviluppo del pensiero consapevole e della concezione del mondo. Le esperienze di gruppo con gli allucinogeni spesso alterano la vita delle persone; spessissimo cambiano, in modo imprevedibile e non sempre positivo, la relazione e l’amicizia tra le persone che vi hanno partecipato.
Dipendenza e intossicazione:
Gli allucinogeni non producono assuefazione, ma generano una fortissima tolleranza: cioè la stessa sostanza, assunta a distanza di pochi giorni, non fa più effetto.
Aspetto Socio- Psicologico:
L’uso prolungato e frequente di allucinogeni rischia di emarginare in una realtà separata dal reale. La tendenza è quella di considerare LSD e ecstasy più o meno uguali e con le stesse controindicazioni. Non è così: le esperienze da allucinogeni sono solitamente più intense e più traumatiche.
BROWN: è un liquido di colore giallo o marrone scuro, utilizzato per via endovenosa. Produce un effetto a breve termine di piacere e non fa sentire la fame. Prodotto nella Repubblica Ceca, non e' diffuso in Italia ma e' una sostanza "tenuta sotto osservazione".
BUFO (ROSPO): diffusa soprattutto negli Stati Uniti. Si tratta di un alcaloide estratto dal liquido delle ghiandole cutanee e paratiroidee del rospo Bufo e di alcune varieta' di pesci palla. Secondo le conoscenze scientifiche attuali il liquido secreto dal Bufo contiene ventisei principi tra cui l'adrenalina e bufotenina. Quest'ultimo componente e' di tipo allucinogeno e provoca effetti eccitanti simili all'anfetamina.
CHAT: è un'erba coltivata nel corno d'Africa. Il principio attivo e' il Catinone che resiste nella pianta estirpata poco meno di 48 ore. Per questa ragione, lo spaccio e' concentrato attorno agli aeroporti internazionali, soprattutto nel nord Italia. Assomiglia alla marijuana, ma ha foglie più carnose. I consumatori sono soprattutto immigrati, poiché nelle loro terre d'origine e' comune masticarlo.
COLLA: sono le droghe dei poveri, spesso dei bambini di strada, in Brasile e in Nepal, e da poco anche nei Paesi dell'Est. Si inalano i vapori di alcuni collanti e prodotti chimici, generalmente utilizzati in artigianato (concerie di pellame, botteghe per la riparazione di calzature).
CRACK: è un derivato della cocaina che viene fumato e ha un effetto molto piu' rapido e piu' forte della polvere bianca. Molto diffuso negli Stati Uniti.
EFEDRINA: sostanza estratta, fin dall'inizio del secolo, dalla pianta di Ephedra, molto diffusa in Europa, in Asia e nelle zone aride del Nord-America. La pianta contiene un alcaloide, l'efedrina appunto, utilizzato nella farmacopea ufficiale per combattere alcune malattie delle vie respiratorie, le patologie cardiovascolari e l'ipotensione. Attualmente c'e' una forte produzione di efedrina in laboratorio poiché il procedimento e' meno costoso dell'estrazione dalla pianta. Produce effetti simili a quelli dati dall'adrenalina ed e' utilizzata anche come doping. Provoca forti danni al sistema nervoso centrale.
PEYOTIL: è una specie di cactus, che cresce spontaneamente in natura, nelle zone desertiche del Messico settentrionale. Conosciuto fin dall'antichità', e' stato sempre utilizzato dalle popolazioni indigene durante le cerimonie rituali per conseguire effetti allucinogeni, visivi ed uditivi: contiene, infatti, l'alcaloide Mescalina, generalmente assunta per via orale.
PSILOCIBINA: estratta da alcune varietà di funghi, presenti soprattutto in Messico, usata dagli sciamani. Entrata nel movimento psichedelico, ha forti proprietà di modifica della percezione e di tipo allucinatorio.
RED BULL: sono bibite di acqua e sostanze attive. Classificate come "bevande energetiche", sono legali e possono essere acquistate ovunuqe. Tra i componenti della bibita c'e' la caffeina e la taurina, un aminoacido estratto dalla bile del toro. Produce un effetto eccitante.

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