CRACK, EROINA, LSD: DROGHE FRA I GIOVANI

Materie:	Tema
Categoria:	Italiano
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Data:	06.10.2005
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CRACK,EROINA,LSD:DROGHE FRA I GIOVANI
TUTTO QUELLO CHE LA GIOVENTU’ DEL GIORNO D’OGGI PENSA RIGUARDO AL PROBLEMA
Nell’affannosa ricerca di una sbagliata felicità molti giovani d’oggi hanno trasformato la loro esistenza in un inferno di desolazione, solitudine, sofferenza, disperazione e degradazione, precipitando se stessi e le loro famiglie nel vortice della droga.
Sembra che tutti i ragazzi siano consapevoli che l’utilizzo di sostanze di questo genere comporta seri danni psichici e fisici per lo più permanenti.
Sensibilizzate di più verso il problema le ragazze le quali ritengono che la società dovrebbe maggiormente aiutare i giovani drogati a superare i loro problemi(88,4), spesso derivanti da cause più profonde dovute a dei seri problemi nati direttamente in famiglia, e limitare il diffondersi di questa piaga condannando direttamente all’ergastolo ogni spacciatore.
Più interessati che contrari verso gli stupefacenti i ragazzi d’accordo al 20,9% con l’affermazione che provare ad utilizzare queste sostanze una volta o due soprattutto per curiosità non è poi così grave considerando soprattutto il fatto che in realtà le droghe che nuociono gravemente alla salute sono poche(8,2).
E’approvato in linea di principio il fatto che l’utilizzo di droghe leggere come l’hashish e la marijuana non dovrebbe essere considerato illegale(34,1% contro il 20% delle femmine) a patto che se ne faccia proprio utilizzo senza danneggiare gli altri.
Anche la figura del drogato è vista per lo più dai giovani come una persona malata che va curata(75,5%) e che soprattutto è da considerarsi uguale a tutti gli altri e non anormale.
A volte è impossibile riconoscere una persona che assume stupefacenti da chi non lo fa, poiché molto spesso si tratta di giovani insospettabili che non fanno trapelare nulla della loro situazione.
L’unico pessimistico e anche doloroso punto di accordo tra mondo maschile e femminile riguardo a questa questione si riscontra nell’affermazione che il problema-stupefacenti viene considerato del tutto irrisolvibile (42,2%).