LE DROGHE NEL '68, ANNO DELLA RIVOLTA STUDENTESCA

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LE DROGHE NEL 68
Le nuove droghe affondano le loro radici negli anni '60, quando l'interesse psichiatrico intorno alla mescalina diede un forte impulso alla ricerca chimiche e farmacologiche tese a potenziare gli effetti del principio attivo della pianta del peyote: nacquero così le metossiamfetamine, che conobbero una grandissima diffusione nel movimento hippy, soprattutto fra gli hippies di San Francisco, allora capitale della produzione mondiale di sostanze psicoattive come l'lsd e della sperimentazione dei loro effetti.Il tramonto della cultura psichedelica e l'avvento di quella efficientistica degli yuppies determinò il declino dell'uso di sostanze allucinogene e spinse l'industria chimica illegale verso la produzione di droghe capaci di aumentare la vigilanza e la consapevolezza di chi le assumeva, senza "effetti collaterali" negativi.La più popolare e famosa di queste droghe è l'MDMA, l'ecstasy, che ha raggiunto il massimo della popolarità negli anni '80, diventando una sostanza molto usata tra quei giovani che cercano l'esasperazione del divertimento nelle discoteche, nei rave party e nei locali notturni, perché conferisce euforia, possiede una potente azione eccitante e ha un'immagine "pulita" rispetto ad altre droghe più tradizionali, come l'eroina o la cocaina. Questa idea dell'ecstasy, come di altre simili (anfetamine, lsd, ketamina, popper, ecc.) è in realtà falsa: esse, in particolare l'ecstasy, non sono affatto "sicure", innanzitutto perché sono sostanze prodotte in laboratorio in modi spesso approssimativi , secondariamente perché i loro principi attivi agiscono su alcuni settori del sistema nervoso centrale e possono danneggiarlo, in determinati casi anche in modo permanente (al loro uso non è certo disgiunto la drammatica crescita della mortalità sulle strade del sabato sera), infine sono spesso aggiunte sostanze "da taglio", talvolta pericolose quanto o più della droga stessa.
Poiché chi le assume non s'identifica assolutamente con lo stereotipo del tossicomane emarginato, malato, magari delinquente, ed è spesso difficile riconoscere i sintomi patologici che esse producono, in quanto molte volte esasperano tratti caratteristici dell'adolescenza, c'è il rischio di sottovalutarne il pericolo. Inoltre chi usa ecstasy di solito consuma anche alcool o altre droghe (cannabis, cocaina, e soprattutto alcool), contribuendo a peggiorare la situazione di intossicazione generale e le condizioni del suo sistema nervoso.
ALLUCINOGENI
Sotto il nome di allucinogeni (acidi) troviamo diverse sostanze di diversa composizione chimica, che hanno in comune effetti simili: LSD, mescalina, psilocibina, peyotl, ketamina.Alcune di queste sostanze sono molto antiche e nelle popolazioni aborigene vengono utilizzate per entrare in contatto con altre entità.L'uso di allucinogeni si è diffuso negli anni '60/70 all'interno dei movimenti giovanili collegati alla cultura psichedelica. Anche attraverso espressioni artistiche e letterarie, l'uso di allucinogeni si associava, spesso, alla ricerca di esperienze di sé e di rapporti interpersonali più consapevoli e autentici.Negli anni '90 queste sostanze sono ritornate in forma massiccia sul mercato, associate a un uso più consumistico della sostanza (in combinazione con exstasy e anfetamine) e, in contesti più ristretti, come ricerca più consapevole di esperienze percettive e nuovi stati di coscienza.
COCAINA
L'uso della cocaina risale al 2000 a.C., è nel XIX secolo che la cocaina raggiunge proporzioni di utilizzo vastissime. In seguito alla consapevolezza dei danni arrecati da questa sostanza, nel 1914 è posta fuori legge. Fino agli anni '80 l'uso di cocaina si associava soprattutto a uno stile di vita molto agiato, anche perché il costo di questa sostanza era molto più elevato rispetto ad altre droghe pesanti. Attualmente si rileva il passaggio da un uso elitario ad un uso più diffuso. Il costo della cocaina è diminuito diventando più accessibile, per i tossicodipendenti, che possono alternare cocaina ed eroina, per i giovani consumatori che cominciano ad avvicinarsi al mercato delle sostanze.
ANFETAMINE
Le anfetamine sono sostanze stimolanti utilizzate in guerra per aumentare la capacità di concentrazione e la rapidità di riflesso dei soldati. Sotto il nome di Simpamina venivano utilizzate dagli studenti negli anni '60 per aumentare la capacità di studio e la fatica, sono state usate e sono contenute tuttora in alcuni farmaci contro l'obesità perché riducono la sensazione di fame. Vengono spacciate sotto forma di pasticche, raramente in polvere. Con il termine cannabinoidi si indicano i derivati della Cannabis Sativa quali hascisc e marijuana (fumo). Il principio, attivo sul cervello, contenuto in queste sostanze è il THC (tetraidrocannabinolo) che può variare da fumo a fumo in maniera rilevante a seconda dei luoghi di coltivazioneI cannabinoidi vengono principalmente fumati(spinello), ma si possono anche ingerire sotto forma di infuso (the). La cannabis produce l'intensificazione della percezione che si vive: maggiore solidarietà e empatia se si sta bene nel gruppo, o paranoia se il gruppo non è gradito. Gli effetti di questa sostanza variano da persona a persona e a seconda del contesto in cui si realizza l'assunzione.
EROINA
Come l'oppio e la morfina anche l'eroina deriva dal papavero. Si presenta come una polvere bianca o marrone, spesso granulosa. L'eroina è stata creata dalla casa farmaceutica Bayer nei primi del '900 come "cura" per la dipendenza da morfina e a quei tempi fu pubblicizzata (assieme all'aspirina) per raffreddore e tosse
MDMA
In realtà calarsi una pasticca è un salto nel buio, non si sa quello che si prende. L'MDMA (la sostanza principale della pasticca) veniva utilizzata negli anni '60, in situazioni terapeutiche protette, come coadiuvante nella psicoterapia di gruppo perché produce percezioni di fiducia nell'altro, empatia e socializzazione. L'exstasy che si trova sul mercato, tuttavia, non è mai MDMA puro ma è sempre mescolato, in combinazioni diverse, con altre sostanze.

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