"Candido" di Voltaire

Materie:Scheda libro
Categoria:Generale

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Testo

VOLTAIRE“CANDIDO”
GRIGLIA DI LETTURA

Presentazione dell’opera
• Franзois-Marie Arouet le jeune, detto Voltaire, nasce nel 1694 da una ricca famiglia borghese.
Destinato dal padre alla carriera giuridica, fu uno studente molto svogliato, mentre lo attirava molto piщ la societа libertina e la vita del bel mondo.
Riceve dai Gesuiti un’educazione umanistica e forma il suo pensiero nei circoli democratici.
Nel 1713 fece un breve soggiorno in Olanda; nel 1717 fu rinchiuso per la prima volta nella Bastiglia, dove vi ritornerа nel 1726, per un contrasto con un cavaliere. Subito dopo essere stato liberato, si diresse in Inghilterra. Vi rimane tre anni, a contatto con una societа meno raffinata di quella francese ma piщ progredita e libera.
Fuggito in Lorena, visse dieci anni a Cirey in Champagne, a pochi chilometri dalla frontiera, nel castello della marchesa du Chвtelet, la quale lo spinge ad approfondire gli studi e ad intensificare la sua attivitа di scrittore.
Nel 1744 si trasferм a Parigi con Mme du Chвtelet. Fu nominato gentiluomo di camera e storiografo di Corte, e l’8 maggio 1746 fu accolto nella prestigiosa Accademia Francese.
Nel 1749 Mme du Chвtelet muore di parto a Voltaire si trasferisce in Prussia, dove Federico II, suo profondo ammiratore, gli conferisce il titolo di ciambellano ed una sostanziosa pensione. Verso la fine del 1752 l’amicizia tra il re e il filosofo viene meno e allora Voltaire si reca a Ginevra, dove la sua abitazione diventa un centro intellettuale capace di condizionare l’opinione colta di tutta l’Europa.
Nel 1778 viene accolto trionfalmente a Parigi, dove morirа il 30 maggio dello stesso anno.
• “Candido, o l’Ottimismo” viene scritto da Voltaire nel 1758, pubblicato anonimamente a Ginevra l’anno successivo e ripubblicato nel 1761 con alcune aggiunte.
• La produzione letteraria di Voltaire copre un arco di tempo molto vasto: le prime opere si hanno nel 1728 e le ultime sono datate 1776. Come su puт notare, “Candido” ha una posizione centrale.
Tra le altre, ricordiamo: “Il secolo di Luigi XVI”, ”Dizionario filosofico”, “L’ingenuo”, “Edipo”.

Analisi dell’opera
Voltaire narra la storia di un innocente giovane chiamato Candido, che il suo maestro, il filosofo Pangloss, ha iniziato alla filosofia di Leibniz. La prima causa delle sue sventure и madamigella Cunegonda, figlia del castellano del maniero di Thunder-ten-Tronckh in cui egli и stato allevato. Egli и segretamente innamorato di lei; una sera Candido la bacia, ma sopraggiunge il padre della ragazza immediatamente lo caccia dal castello. Da allora egli vaga per il mondo, dove tutto quello che incontra e che gli succede non и cosм buono come gli aveva insegnato il maestro, anzi и l’opposto. Scopre cosм la violenza, l’ingiustizia e il dolore.
Capitato infatti tra i bulgari, egli и con violenza ingaggiato nell’esercito e rischia di essere giustiziato per la sua fede innocente per la libertа umana, che gli fa violare inavvertitamente la disciplina. Evaso in Olanda, per poco non muore di fame fra i cristiani, per colpevole ignoranza dei dogmi, e solo fra tutti lo soccorre, per fraterna caritа, un anabattista, Giacomo.
Ritrova poi il maestro Pangloss, ridotto in cenci e sfigurato da una terribile malattia dalla quale riuscirа a guarire pur perdendoci un occhio. Recatisi poi tutti e tre (Candido, Pangloss e Giacomo) a Lisbona per affari, naufragano e Giacomo trova la morte. I due superstiti si salvano a stento per incappare in un altro flagello ancora peggiore: il terremoto. Scampati anche a questo, essi cadono nelle mani dell’Inquisizione come sospetti di eresia: Pangloss viene impiccato e Candido fustigato a sangue, ma entrambi se la cavano.
Il protagonista ritrova poi madamigella Cunegonda, ma deve ancora fuggire e raggiunge il Paraguay, dove trova sistemazione tra i gesuiti. Un po’ di pace la trova e Eldorado, beato soggiorno di tutte le delizie, dove le strade hanno per ciottoli. Qui trova la felicitа, ma decide di tornare da Cunegonda. Altre peripezie gli accadono in Francia e in Inghilterra, dove si reca con un nuovo amico, Martino, filosofo pessimista e incline al manicheismo. Finalmente, a Costantinopoli, si ricongiunge con la amata, la quale era ormai diventata brutta e noiosa.
Candido arriva quindi alla conclusione che il miglior modo per vivere sia quello di lavorare onestamente, senza porsi troppe domande e senza fare della filosofia.
• La storia и ambientata in luoghi e tempi ben definiti che sono esplicitamente indicati; le vicende si svolgono in luoghi differenti, che sono: la Vestfalia (nel castello di Thunder-ten-Tronckh), l’Olanda, Lisbona, Cadice, Buenos Aires, il Paraguay, l’Eldorado, Surinam, la Francia, l’Inghilterra, Venezia e Costantinopoli.
La collocazione centrale di Eldorado, utopica regione collocata in America, sottolinea fa sua forte valenza metaforica, in quanto “paradiso terrestre” antitetico al castello di Vestfalia, luogo reale che offre un’immagine falsa della realtа, mentre Eldorado и un luogo irreale che dа un’immagine veritiera. Questo paese, dove non ci sono preti nй giudici, dove l’oro и spregiato ma si vive nell’abbondanza, dove tutti gli uomini sono incredibilmente sani, saggi e felici, и l’utopia. Candido si trova sempre nel luogo giusto al momento giusto, ma sia il ritmo degli eventi sia la durata degli spostamenti sono sostanzialmente rispettati. L’unico grave arbitrio che si permette Voltaire per costruire la sua macchina narrativa consiste nell’anticipare l'inizio della guerra dei sette anni (la guerra tra bulgari e abari del secondo capitolo): una volta fatto scoppiare il conflitto in Europa nell’estate del 1755 (invece che del 1756), il resto della vicenda si snoda in sintonia con i tempi storici reali e il protagonista, senza violare affatto l’unitа di tempo, avrebbe potuto assistere a tutti gli altri fatti di cui и testimone, compresi tra il terremoto di Lisbona (1 novembre 1755) e l'esecuzione di Byng (14 marzo 1757). Lo sviluppo narrativo del romanzo copre un arco di tempo di poco piщ di due anni.
• Il personaggio principale del romanzo и Candido: tutto il suo lungo pellegrinaggio non и guidato da un disegno provvidenziale, ma и il risultato un po’ causale e un po’ deliberato della sua volontа di sopravvivenza, dei duello affannoso che questo goffo cavaliere errante и costretto ad intraprendere con tutti gli incidenti che gli si parano davanti, al solo scopo di conseguire una meta, il sospirato matrimonio con l’amata Cunegonda, che alla fine si rivelerа anch’essa deludente.
Voltaire mette in rilevanza anche altri personaggi, non attraverso descrizioni fisiche bensм presentandoli attraverso i loro pensieri e sentimenti, le azioni e i comportamenti: il primo и Pangloss, primo professore di Candido, un uomo assertore dell’ottimismo, che invecchiando diventa sempre piщ petulante. Poi si puт notare Martino, intelletto lucido , negatore e pessimista, un vero e proprio anti – Pangloss; la sua fredda furia critica lo induce a denunciare sempre ed ovunque l’origine del male, ma lo rende anche incapace di concepire la speranza. A seguire, il senatore Pococurante, apparentemente il piщ felice della Terra in quanto ricco e senza preoccupazioni, si rivela profondamente annoiato da tutti i suoi beni e dotato di uno spirito critico che gli impedisce di gustare alcuna gioia dell’arte e della
• L'autore abbandona i grandi generi tradizionali dell’impresa eroica e della tragedia che gli avevano dato la celebritа, e trova nel genere del racconto un’elasticitа particolarmente concorde alla suo vivacitа e alla sua ironia.
Come figure dell’ironia vengono usate la litote, l’enfasi e l’ellissi: gli aspetti piщ crudi della realtа vengono riferiti dal narratore con allusioni indirette, con omissioni discrete o con una concisione che sembra voler sminuire la portata degli eventi tragici. Avviene in questo modo, ad esempio, che mentre Pangloss dichiara senza mezzi termini che Cunegonda “и stata sventrata dai soldati bulgari, dopo che fu violentata quanto si puт, il narratore preferisce dire che Candido si imbatte in “delle giovani sventrate dopo aver saziato naturali bisogni di alquanti eroi”.
“Candido” appartiene al genere del racconto filosofico, la cui caratteristica principale и la tensione tra l’illusione ideologica e l’illusione narrativa, due poli che rischiano sempre di annullarsi a vicenda perchй il prevalere dell’allusione appiattirebbe il racconto, mentre l’eccesso di illusione renderebbe la tesi illeggibile, oscura, o comunque poco persuasiva. Voltaire riesce a conciliare queste tensioni divergenti grazie a un sapiente impiego dell’ironia.
• Candido parte alla ricerca dell’amata Cunegonda e della veritа, e strada facendo conosce i mali che affliggono l’umanitа. Sia nel Vecchio Mondo sia nel Nuovo Mondo Candido scopre la futilitа dei sistemi speculativi privi di applicazione pratica rappresentati da Pangloss e dal suo contraddittore Martino. Egli attraversa senza fermarsi l’Eldorado, e rinuncia infine alla ricerca filosofica per “coltivare il suo orticello”.
Il libro и contemporaneamente comico e crudele, perchй vuole insegnare, in antitesi all’ottimismo consolatorio, che bisogna indursi a saper ridere del male, se lo si vuole affrontare con luciditа; questa и la lezione morale contenuta nella comicitа di “Candido”.

Conclusione
Il romanzo и stato interessante sia dal punto di vista letterario sia da quello storico culturale.
Grazie alla trama scorrevole, la lettura di “Candido” non и stata nй pesante nй noiosa, bensм veloce e molto istruttiva.

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