Apparato sperimentale:
1 tubicino di plastica;
1 filo di nylon;
1 cavaliere di metallo di massa 10g;
1 tappo di sughero di massa 14,60g;
1 piombino da pesca di massa trascurabile
Dischi metallici da applicare al cavaliere di massa 50g l’uno.
Preparazione dell’ apparato sperimentale:
Per prima cosa abbiamo fatto passare il
Fisica
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Per ottenere un moto ordinato è necessario sottoporre gli elettroni ad un campo elettrico e per fare ciò bisogna applicare una differenza di potenziale ai capi del conduttore. Questo spiega lo stretto legame che sussiste fra tensione e corrente elettrica.
- Frequenza: è il numero dei periodi compiuti nell’unità di tempo (1 sec.).La frequenza e il periodo sono l’uno il reciproco dell’altro: f = 1/T e T = 1/f.
a) Il simbolo della frequenza è f.
b) L’unità di misura della frequenza è l’inverso del secondo (1/sec. = sec-1 = Hz → Hertz). 1 Hz è la frequenza di un periodo al secondo.
Mot
h
Dopo aver misurato la forza P parallelo ed h, abbiamo girato il mattone sulle 2 facce restanti e per ognuna di queste abbiamo nuovamente preso le due misure; la lunghezza della tavoletta è stata presa una sola volta per
2. A questo punto dividiamo l’esperienza in tre parti, una per lo studio degli urti elastici, una per quelli anelatici e una per gli urti esplosi
• URTO ESPLOSO
a. Legare i due alianti, di masse uguali, tramite una corda in modo che le molle, attaccate agli alianti, si comprimano
b. Posizionare le fotocellule dalla parte in cui si muoverà m
2.Metro in legno da 2 metri con sensibilità al millimetro;
3.Spago della lunghezza di 2.50 metri;
4.N° 5 pesini di diverso peso;
5.Squadra-goniometro con sensibilità al grado;
6.Cronometro digitale con sensibilità al centesimo di secondo
Nel metodo scientifico in seguito lo scienziato si propone di interpretare i fenomeni osservati e dare a questi risposte soddisfacenti formulando un’ipotesi; infine razionalizza i fenomeni per classificarli e spiegarli con una teoria che è generalmente formata da alcune ipotesi che nel loro insieme riescono a collegare un gran numero di fenomeni.
Un
SVILUPPO DELLA PROVA:
E stato collegato un manometro differenziale a liquido (mercurio) alla parte di circuito che c’interessa per la prova ossia il tratto di tubazione denominata TA.
Nel collegare il manometro abbiamo prestato attenzione a non far entrare aria nei tubi flessibili che collegano la tubazione al manometro differenziale, altrimenti