a) Rousseau narratore e pedagogista. Egli è il narratore che attraverso ciò che accade sulla scena del romanzo costruisce un progetto teorico e modella gli avvenimenti e le persone, inoltre dialoga con i futuri educatori, i futuri lettori, e dunque anche con tutti noi. In quanto narratore si rende responsabile delle idee espresse ed intende, sulla base
Filosofia
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Aristotele, fa iniziare con Talete la riflessione filosofica. Il problema comune al gruppo di pensatori ionici è quello di identificare un principio (o ARCHE’ in greco). I miti e le leggende giustificavano i fenomeni naturali riducendoli alle divinità. Si trattava di credenze insostenibili dal punto di vista della ragione critica. Ecco che Talete, come
3. necessità dell’essere (matematica)
4. necessità morale (azione).
Questi quattro livelli costituiscono quattro diversi tipi di rappresentazione del mondo. In base al principio di ragion sufficiente, che è in noi e non nelle cose, conosciamo:
• il divenire, in quanto riconducibile a causalità necessarie;
• i ragionamenti, perché obbedis
Ogni realtà di cui siamo consapevoli esiste come rappresentazione della coscienza, la quale funge da condizione indispensabile del conoscere. Ma se l’oggetto risulta concepibile solo in relazione ad un soggetto che lo rappresenta, come può essere ammessa l’esistenza di una cosa in sé? Evidentemente la cosa in sé non può che configurarsi come un oggetto
Impressioni: percezioni che penetrano con maggior forza ed evidenza nella coscienza.
Idee o pensieri: immagini illanguidite delle impressioni.
L’idea non può mai raggiungere la vivacità e la forza dell’impressione.
Hume risolve totalmente l’intera realtà nel molteplice delle idee attuali e nulla ammette al di là di esse. Ogni realtà deve per
Shiller:
Si dedica alla filosofia fin da giovane ispirato alla visione panteistica che scorge nell’universo una totalità armonica sorretta da un’unica via.
Il pensiero di un’armonia che conciliasse la natura e lo spirito, la vita morale e quella sensibile, trovò nella Critica del Giudizio di kant l’incentivo ad approfondirsi.
Sulla grazia e
Dopo la partenza della moglie e del figlioletto, Socrate, che era seduto sul letto, si stropicciò una gamba indolenzita, traendone piacere. E, subito, trasse spunto da questa sensazione, per avviare un ragionamento: " che strana cosa, amici, par che sia quello che che la gente chiama piacere, e che meraviglioso rapporto per natura con quello che sembra
* Egli venne definito il filosofo del divenire. Due parole chiave per comprendere il suo pensiero sono: πόλεμος e παντα ρέι.
Eraclito sosteneva, infatti, che la realtà fosse in frenetico cambiamento poiché ubbidisce a una sua razionalità, tramite la lotta dei contrari (πόλεμος) nella loro unità. Per il filosofo greco la lotta dei contrari è la madre
S. ha avuto dei riconoscimenti per la sua filosofia solo al termine della propria vita, in quanto le sue opere non furono apprezzate subito poiché impregnate di un forte pessimismo, inadatto per una società che stava vivendo in un crescente clima di ottimismo.
La tesi principale di s. si basa sull’idea che la realtà sia costituita da una forza