L’interiorizzazione del tempo e la sua riduzione a dimensione della coscienza sono nel pensiero antico posizioni tipiche di Plotino e di Sant’Agostino.
Quest’ultimo, nell’XI libro delle Confessioni, sviluppa una delle sue più celebri meditazioni filosofiche sulla natura del tempo:
”che cos’e il tempo? Chi saprebbe spiegarlo in forma piana e brev
Filosofia
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* Il Kantismo nasce dalla rivoluzione scientifica e dall’empirismo dal quale si differenzia perchй non ne accetta le conclusioni scettiche.
* Influssi illuministici e romantici.
Primo periodo
* Teoria cosmogonica: l’universo и nato da una grande nube in base alle leggi di Newton.
* Studi sui venti, sui terremoti, sul fuoco.~~~~
i GIUDIZIO RIFLETTENTE, quando viene dato il particolare, e il giudizio deve trovare la legge universale a cui riferirlo.
Il giudizio riflettente riflette sulle rappresentazioni degli oggetti per trovare l’accordo tra di loro e con il soggetto. L’universale proprio del giudizio riflettente è corrispondente alle Idee della ragione e al loro uso rego
Di conseguenza, basta provare che esiste una ragion pratica che da sola (cioè senza l’intervento della sensibilità) può determinare la volontà, per eliminare ogni problema riguardo alla sua legittimità.
a E’ UNA CRITICA DELLA RAGION PRATICA CHE RESTA LEGATA ALL’ESPERIENZA.
LA LEGGE MORALE
I PRINCIPI PRATICI sono le determinazioni generali de
Kierkegaard ha il merito di riportare l’attenzione sull’individuo, dopo che la filosofia hegeliana aveva finito per ridurlo a semplice fenomeno dell’Idea, e il Positivismo lo stava riducendo a semplice strumento di conoscenza. Kierkegaard afferma che l’esistenza è al di sopra dell’intelletto, e che l’individuo è irriducibile nella sua essenza di peccato
Nono solo Rousseau elabora in modo del tutto originale i temi diffusi tra i filosofi suoi contemporanei, ma ne rovescia sostanzialmente le domande: alla questione sull’origine della disuguaglianza sociale egli risponde con un’analisi delle possibilità di uguaglianza; alla tesi relativistica della diversità dei costumi contrappone la tesi della morale un
E appunto Kant scrisse la Critica della ragion pratica per dimostrare entro quale ambito i detti problemi possano risolversi., e con la precisa convinzione che la ragione pratica sia indipendente della conoscenza teoretica, alla quale non può chiedere alcun aiuto.
Riflettendo sulla ragione, quale guida dei nostri atti volitivi o pratica, egli cerca
N. B. Kant non è sempre coerente con quest’uso, perché egli, talora, chiamo trascendentali sia le forme a priori, sia le idee, sia l’unità che costituisce l’io penso. In certi casi, in palese contraddizione con la terminologia critica, usa persino il concetto di trascendentale come sinonimo di trascendente. Questa fluttuazione terminologica (qualche stu
istinto naturale che li porta alla benevolenza e alla concordia reciproca. Nega
infatti che ci sia un amore naturale dell’uomo verso l’uomo. Da qui la sua
convinzione che ogni associazione naturale non nasca dalla benevolenza o
dall’amore verso gli altri ma dal bisogno reciproco o dall’ambizione. E’ il
timore reciproco che fonda le p
2. Quello di divenire: ci si domanda in che modo tutte le cose esistenti hanno avuto origine da questo principio.
Essa ha il merito di iniziare il primo orientamento del pensiero umano verso la filosofia, ricercando il principio di tutte le cose, in una materia vivente.
Il principio (acqua per Talete, aria per Anassimene, e infinito per Anassima