Il suo studio si basa su una attenta analisi della società industriale inglese: Smith ritiene infatti che alla base dell’attività economica c’è il desiderio dell’uomo di guadagnare al fine di assicurarsi il benessere e la sicurezza e delineando le caratteristiche di un homo aeconomicus, uomo economico, che esiste sempre e ovunque, e dunque è sciolto dal
Filosofia
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c) SINTESI: unificazione della precedente affermazione e negazione, che consiste nel cogliere l'unità delle determinazioni opposte, in altre parole rendersi conto che queste sono aspetti di una realtà che comprende o sintetizza entrambi. (momento speculativo o positivo-razionale)
Momenti della logica:
1. Dottrina dell'essere: è il concetto più
2. Quello di divenire: ci si domanda in che modo tutte le cose esistenti hanno avuto origine da questo principio.
Essa ha il merito di iniziare il primo orientamento del pensiero umano verso la filosofia, ricercando il principio di tutte le cose, in una materia vivente.
Il principio (acqua per Talete, aria per Anassimene, e infinito per Anassima
istinto naturale che li porta alla benevolenza e alla concordia reciproca. Nega
infatti che ci sia un amore naturale dell’uomo verso l’uomo. Da qui la sua
convinzione che ogni associazione naturale non nasca dalla benevolenza o
dall’amore verso gli altri ma dal bisogno reciproco o dall’ambizione. E’ il
timore reciproco che fonda le p
N. B. Kant non è sempre coerente con quest’uso, perché egli, talora, chiamo trascendentali sia le forme a priori, sia le idee, sia l’unità che costituisce l’io penso. In certi casi, in palese contraddizione con la terminologia critica, usa persino il concetto di trascendentale come sinonimo di trascendente. Questa fluttuazione terminologica (qualche stu
E appunto Kant scrisse la Critica della ragion pratica per dimostrare entro quale ambito i detti problemi possano risolversi., e con la precisa convinzione che la ragione pratica sia indipendente della conoscenza teoretica, alla quale non può chiedere alcun aiuto.
Riflettendo sulla ragione, quale guida dei nostri atti volitivi o pratica, egli cerca
Nono solo Rousseau elabora in modo del tutto originale i temi diffusi tra i filosofi suoi contemporanei, ma ne rovescia sostanzialmente le domande: alla questione sull’origine della disuguaglianza sociale egli risponde con un’analisi delle possibilità di uguaglianza; alla tesi relativistica della diversità dei costumi contrappone la tesi della morale un
Kierkegaard ha il merito di riportare l’attenzione sull’individuo, dopo che la filosofia hegeliana aveva finito per ridurlo a semplice fenomeno dell’Idea, e il Positivismo lo stava riducendo a semplice strumento di conoscenza. Kierkegaard afferma che l’esistenza è al di sopra dell’intelletto, e che l’individuo è irriducibile nella sua essenza di peccato
Di conseguenza, basta provare che esiste una ragion pratica che da sola (cioè senza l’intervento della sensibilità) può determinare la volontà, per eliminare ogni problema riguardo alla sua legittimità.
a E’ UNA CRITICA DELLA RAGION PRATICA CHE RESTA LEGATA ALL’ESPERIENZA.
LA LEGGE MORALE
I PRINCIPI PRATICI sono le determinazioni generali de
i GIUDIZIO RIFLETTENTE, quando viene dato il particolare, e il giudizio deve trovare la legge universale a cui riferirlo.
Il giudizio riflettente riflette sulle rappresentazioni degli oggetti per trovare l’accordo tra di loro e con il soggetto. L’universale proprio del giudizio riflettente è corrispondente alle Idee della ragione e al loro uso rego