L’eroe con la spada inseguiva Afrodite, sapendo che non è una dea guerriere e quindi non è Atena o Eniò. Raggiunse la dea a scagliò la lancia che la ferì il polso; l’asta penetrò nella pelle attraverso al peplo divino, a cui lavorarono le Grazie, all’altezza del polso, il sangue immortale della dea sgorgò, l’icore, quello che scorre negli dei. Essi non
Epica
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Guardandolo bieco Zeus gli rispose: “ Non stare qui seduto a piangere, banderuola! Per sei il più odioso tra tutti i numi: sempre ti è gradita contesa, guerra e battaglia. Hai lo stesso furore indomito di tua madre Era; anch’ella a fatica posso domare con le parole. Sono sicuro che soffri perché hai ascoltato i suoi consigli. Non posso volere che tu pat
Il viaggio di Enea da Troia alla foce del Tevere
Da Gaetana Miglioli, Il romanzo della mitologia dalla A alla Z,
Messina-Firenze, casa editrice G. D'Anna, 1991
Particolare della carta
Nato dall'unione tra Anchise e Afrodite, trascorse l'infanzia e la prima giovinezza sul monte Ida, sul quale si appartò poi a vivere seren
Omero
La tradizione riteneva Omero nativo della Ionia(regione dell’Asia Minore)
Le notizie biografiche non concordano sul tempo nel quale Omero sarebbe vissuto: alcuni lo consideravano contemporaneo alla guerra di troia ,altri lo collocavano in un epoca posteriore di pochi decenni oppure di se
Nella protasi l’autore spiega quale argomento tratterà nel suo poema, ovvero “l’ira di Achille che infiniti dolori inflisse agli Achei”. Omero si affida interamente alle mani della dea senza interventi onniscienti.
Nella protasi l’autore da un anticipazione di quello che avverrà al protagonista e ai suoi amici, i quali non si salveranno perché “per
-l’epica bretone, si parla delle gesta di re Artù e dei cavalieri della Tavola Rotonda;
-l’epica classica che rielabora fatti leggendari di personaggi storici.
L’epica carolingia si è sviluppata nell’11 secolo,i versi sono decasillabi assonanzati cioè non legati da una rima ma da un’assonanza;
L’epica bretone si è sviluppata nella seconda me
all’età di 15 anni va a studiare a Milano
tra i 18 e i 20 anni, a Roma, frequenta la scuola di eloquenza del Retore Epidio:
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dato che non era un grande oratore perché era insicuro e impacciato, deluso si trasferisce a Napoli per studiare filosofia dal filosofo Sirone. A Napoli conosce personaggi illustri, quali Quintilio Baro
Mare:echeggiante,infinito,divino
Troia:dalle belle mura
Criseide:dalle belle guance
Odisseo:divino,l’ingegnoso, ricco di risorse
Troiani:armati di lancia,domatori di cavalli,dai lunghi pepli, che amano lottare
Ftia:nutrice di uomini,terra fertile
Atena:dagli occhi azzurri
Era:la dea dal bianco braccio,veneranda
Nestore:da
oppure è andata al tempio di Atena, dove pure le altre troiane dalle belle chiome placano la dea terribile con la pregherà?».
La dispensiera fidata gli rispondeva:
«Ettore, se proprio comandi cheti diciamo la verità, ne a casa di una delle tue sorelle o delle tue cognate,
e neanche è andata al tempio di Atena, dove pure le altre troiane dall
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