Epiteti e similitudini significative nell' Iliade

Materie:Appunti
Categoria:Epica
Download:15610
Data:21.03.2007
Numero di pagine:3
Formato di file:.doc (Microsoft Word)
Download   Anteprima
epiteti-similitudini-significative-iliade_1.zip (Dimensione: 6.73 Kb)
trucheck.it_epiteti-e-similitudini-significative-nell-iliade.doc     31.5 Kb
readme.txt     59 Bytes


Testo

Epiteti usati nell’Iliade
Agamennone:signore di uomini,dall’ampio potere,uomo che non conosce ritegno,re che tiene lo scettro,il potente,signore di eroi,dalla lancia gloriosa
Achille:divino,simile a un dio,dal rapido passo,dai biondi capelli,veloce, pastore di eserciti
Navi:agili,concave,nere,che solcano l’acqua,che solcano il mare, veloci, dai buoni banchi
Apollo:dio che colpisce da lontano,dalla bella chioma
Achei:dai belli schinieri,armati di lancia,dai lunghi capelli,dai chitoni di bronzo
Mare:echeggiante,infinito,divino
Troia:dalle belle mura
Criseide:dalle belle guance
Odisseo:divino,l’ingegnoso, ricco di risorse
Troiani:armati di lancia,domatori di cavalli,dai lunghi pepli, che amano lottare
Ftia:nutrice di uomini,terra fertile
Atena:dagli occhi azzurri
Era:la dea dal bianco braccio,veneranda
Nestore:dalle dolci parole
Driante:pastore di popoli
Teseo:simile agli immortali
Centauri:abitatori di monti
Dei:che sempre vivono,beati, che vivono felici
Zeus:che scaglia i fulmini,padre di uomini e di dei, adunatore di nubi, dalla voce che risuona
Olimpo:nevoso,soglia di bronzo
Teti:piede d’argento
Menelao:caro ad Ares
Paride:simile a un dio
Troia:dalla fertile terra
Ettore:dall’elmo lucente, caro a Zeus,strage di uomini
Elena:dalle candide braccia,donna splendida, dal lungo peplo, dalla bella chioma
Iris:dal volo veloce
Glauco:degli uomini immortali
Ares:che mai si stanca di combattere
Andromaca:sposa dalla ricca dote
Lesbo:dalle belle dimore
Nestore:guidatore di carri
Patroclo:guidatore di carri, figlio di un dio, che guida i cavalli
Lancia:che lunga ombra proietta,dalla punta bronzea
Similitudini
• “i Troiani avanzavano con strepiti e clamore come uccelli,/come si alza strepito di gru nel cielo,/quando fuggono l’inverno e la pioggia interminabile,/stridendo volano sulle correnti di Oceano,/recando uccisione e morte ai Pigmei,/quando, sul far del giorno ,portano feroce battaglia”
“in silenzio,invece,andavano gli Achei, frementi d’ira,/ desiderando in cuore di aiutarsi l’un l’altro./ come sulle cime di un monte Noto riversa la nebbia,/odiosa ai pastori, più sicura dell’oscurità per il ladro,/ allora lo sguardo di un uomo non giunge lontano più del lancio di un sasso”
[Iliade,libro III]
Le due similitudini sono usate da Omero per descrivere l’ingresso in battaglia dell’esercito Acheo e Troiano.
Questa figura retorica è spesso usata dall’autore per descrivere momenti di particolare tensione, quindi amplia la rappresentazione paragonandola ad una realtà ad essa assimilabile.
In questo caso mette in contrapposizione l’avanzata rumorosa dei Troiani e quella silenziosa degli Achei
• “Ma come lo vide Alessandro simile a un dio/ apparire fra gli eroi in prima fila, rimase attonito,/ indietro,nel folto dei compagni tornò, sfuggendo alla sorte./Come quando un uomo ,improvviso scorgendo un serpente,indietreggia/ in una balza montana,tremito gli avvolge le gambe,/ si allontana e livido diventa il suo viso,/ così di nuovo si nascose nel folto dei Troiani gloriosi…”
[Iliade,libro III]
Con queste parole si vogliono rendere il senso di terrore e sbigottimento provati da Paride alla visione di Menelao durante la battaglia e quindi il fatto che egli temesse il nemico e sentisse il bisogno di fuggire.
• “Come le foglie sono le generazioni degli uomini./Le foglie alcune getta a terra il vento,altre la selva feconda/nutre,quando giunge il tempo della primavera:/così le generazioni degli uomini,una nasce,una dilegua.”
[Iliade, libro VI]
Viene evidenziato il ciclo vitale ed il fatto che le generazioni si leghino l’una all’altra senza interruzione.
• “Perché piangi,o Patroclo, come una bimba,/piccola che corre dalla madre per essere presa in braccio,/ le prende la veste, e non la lascia camminare,/ma piangendo la guarda dal basso, perché la prenda in braccio:/ a lei assomigli, Patroclo, versando tenere lacrime.”
[Iliade, libro XVI]
Queste parole sono pronunciate da Achille all’amico Patroclo e tra quelle contenute nell’Iliade questa è la similitudine che mi ha colpita di più, forse perché siamo abituati a vedere gli eroi come persone forti e quasi superiori,mentre con questo pianto possiamo vedere quanto essi in realtà siano simili a noi. Inoltre ciò k dice Achille ci fa capire quanto la loro sia una vera amicizia visto che lui è disposto a condividere anche il dolore che prova il compagno.

- 1 -

Esempio



  


  1. ilary

    3 similitudini nell'iliade

  2. TAF (TheAziendaFrallo)

    Sto cercando due epiteti: sposa RICCHI DONI e balia BELLA CINTURA. Per favore aiutatemi grazie di cuore (se mi aiuterete è ovvio).

  3. Gianna93

    20 Epiteti usati nell'odissea

  4. rebecca

    similitudine della morte di ettore

  5. James

    stili formulari e epiteti nel proemio dell'iliade

  6. umby

    commento alla similitudine ettore patroclo XXIIlibro iliade