Per quanto riguarda invece la geografia, essa è curata nei minimi particolari: dapprima Enea e la Sibilla si addentrano nel vestibolo dove si trovano i mostri più spaventosi, i simulacri di tutte le paure e di tutte le malattie e un albero su cui nascono i sogni fallaci. Proseguendo il percorso i due giungono sulla riva dell’Acheronte, “il fiume del dol
Epica
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Femio e Demodoco sono i due cantori presenti nell’Iliade; anche Omero forse era un aedo perché le suo opere non sono firmate, quindi potrebbe essere la risultante del lavoro di più aedi.
A noi i due poemi sono giunti scritti, ma al suo tempo non esisteva la scrittura, le opere vennero riscritte con Pisistrato, tiranno di Atene nel VI secolo a.C., i
Che umano stolto. Credeva che con quelle parole lusinghiere, onorando mi padre si sarebbe salvato. Invece no, anzi. Allungai le mani verso la compagnia e afferrai due omini. Si divincolavano come dei serpenti bloccati da un bastone sul dorso. Picchiavano sulle mie dita, le mordevano, ma i loro dentini non potevano farmi nulla. Li portai alla bocca tutti
Qui si innamora di una regina, Didone, a cui racconta l’inganno del cavallo di Troia e le sue peripezie. Durante questo soggiorno a Cartagine Enea sembra aver dimenticato la sua missione. Viene, così, sollecitato da Giove, che gli invia, come messaggero, Mercurio, e così decide di riprendere il mare. Didone, accortasi della partenza di Enea, maledice tu
Mare:echeggiante,infinito,divino
Troia:dalle belle mura
Criseide:dalle belle guance
Odisseo:divino,l’ingegnoso, ricco di risorse
Troiani:armati di lancia,domatori di cavalli,dai lunghi pepli, che amano lottare
Ftia:nutrice di uomini,terra fertile
Atena:dagli occhi azzurri
Era:la dea dal bianco braccio,veneranda
Nestore:da
Sul campo di battaglia, i soldati cadono come le foglie d’autunno, perciò ho avuto un’idea che mi farà restare in vita (spero) per un po’ di tempo in più. Seguo Patroclo come un’ombra, non me ne separo mai per due buone ragioni: se qualche Troiano avesse l’idea di sferrarmi un colpo di spada, sempre che non mi uccida al primo colpo, ci sarebbe Patroclo
e con la spada taglia gli ormeggi.
Una stessa forza possiede tutti.
Afferrano, corrono, lasciano la riva; l’acqua scompare al disotto
delle navi, con forza rovesciano le schiume e spazzano le scure onde.
E già l’aurora, lasciando il letto color oro di Titone,
cospargeva la terra di nuova luce.
La regina, non appena vide bianchegg
vecchio ma forte come un dio.
Qui una grande folla si precipita sulle rive,
donne e uomini, morti
di grandi eroi, fanciulli e vergini fanciulle,
e giovani morti sul rogo davanti agli occhi dei padri:
quante foglie, scosse nei boschi cadono al primo freddo d’autunno
o quanti uccelli dal mare si raccolgono sulla terra, se la fredda
Sono giunte ai nostri giorni ben sette "Vite" di Omero, tutte romanzate e fantastiche.
Biografia attribuita a Erodoto
La più antica e particolareggiata, falsamente attribuita dagli antichi ad Erodoto, risale al V secolo a.C. In essa si racconta che Creteide, un'orfana di Cuma eolica, fu sedotta ed abbandonata, ed il suo tutore per sfuggire
L’epica egizia.
La letteratura egizia si sviluppò per oltre 2500 anni. Nella letteratura degli Egizi si inizia per la prima volta a dividere i testi per genere; possiamo quindi dividere i testi in:
- Testi religiosi: erano tutti quei testi che riguardavano soprattutto la morte, questi tipi di testo vengono definiti sapiens ali ovvero testi educa