Sono giunte ai nostri giorni ben sette "Vite" di Omero, tutte romanzate e fantastiche.
Biografia attribuita a Erodoto
La più antica e particolareggiata, falsamente attribuita dagli antichi ad Erodoto, risale al V secolo a.C. In essa si racconta che Creteide, un'orfana di Cuma eolica, fu sedotta ed abbandonata, ed il suo tutore per sfuggire
Epica
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Femio e Demodoco sono i due cantori presenti nell’Iliade; anche Omero forse era un aedo perché le suo opere non sono firmate, quindi potrebbe essere la risultante del lavoro di più aedi.
A noi i due poemi sono giunti scritti, ma al suo tempo non esisteva la scrittura, le opere vennero riscritte con Pisistrato, tiranno di Atene nel VI secolo a.C., i
Astolfo con sua grande sorpresa, vide l’ampolla che conteneva quella piccolissima parte de suo senno che aveva perduto e con l’assenso di San Giovanni Evangelista, ne annusò il contenuto e tutto a un tratto pareva che ogni cosa fosse tornata al proprio posto.
Turpino racconta che da ora in poi Astolfo visse per lungo tempo con molta saggezza, ma rac
vecchio ma forte come un dio.
Qui una grande folla si precipita sulle rive,
donne e uomini, morti
di grandi eroi, fanciulli e vergini fanciulle,
e giovani morti sul rogo davanti agli occhi dei padri:
quante foglie, scosse nei boschi cadono al primo freddo d’autunno
o quanti uccelli dal mare si raccolgono sulla terra, se la fredda
“ Se ebbene tu sia abile con le parole, non tentare di ingannarmi!; Ho divino Achille tu non mi inganni cosi, ne mi riesci a convincere! ( Vv. 174-177). I Vv. 178-179 rappresentano quasi una domanda retorica: “ Dunque tu potrai tenere la tua preda( la schiava Briseide) invece io resterò senza la mia schiava( Criseide)? E tu imponi che Criseid
Ma quando stavano già pensando di ritornare a casa, piegare le belle vesti e aggiogare le mule, Atena dagli occhi lucenti immaginò un'altra cosa: svegliare Odisseo affinché veda la bella fanciulla, che lo possa guidare alla città dei Feaci. Nausicaa lanciò la palla a una compagna ed ecco che le cadde nel fiume, in un gorgo profondo. Urlarono molto forte
- Speravi, o perfido di poter dissimulare una tale infamia, e di allontanarti senza parole dalla mia terra… emerge l’ira della regina.
- Non ti trattiene il nostro amore e la mano che un giorno mi desti e Didone ostinata a morire amaramente?… spera di convincere Enea a restare, dicendogli che morirà dal dispiacere.
- Fuggi
2) La resistenza della regina.
Didone non si vuole abbandonare al sentimento che sta nascendo in lei e oppone un’intima resistenza.
Qual è il motivo del suo atteggiamento?
Con quali parole esprime alla sorella la propria intenzione di non cedere al sentimento d’amore?
Didone non vuole abbandonarsi al sentimento che sta nascendo in