Calvino

Materie:Appunti
Categoria:Storia

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Testo

Giovanni Calvino aprì una nuova fase della storia della Riforma.Si trasferì a Parigi, nella cui università intanto le idee della Riforma erano entrate: FrancescoI intendeva reprimerle con la forza.Calvino fuggì in Svizzera, che si era riformata 5anni prima.Le prime iniziative dei riformatori contro la messa cattolica e le altre istituzioni ecclesiastiche tradizionali si intrecciarono con la lotta dei ceti mercantili contro il vescovo;ottenuto l’aiuto militare di Berna, Ginevra si era poi liberata dalla minaccia dei Savoia.I ginevrini si riunirono nella piazza della cattedrale e per alzata di mano decisero di passare“dalle tenebre alla luce”:si trattava di una procedura ben diversa da quella seguita dai principati tedeschi,nei quali l’iniziativa determinante era stata presa dal sovrano.La creazione in forma repubblicana della chiesa ginevrina diventò un modello per le future chiese calviniste.Dall’anno del passaggio alla Riforma,a Ginevra furono espulse le prostitute,vietati i balli,i giochi d’azzardo e l’ubriachezza,colpite penalmente la bestemmia e l’assenza da messa.
La teologia di Calvino:Il principio della superiorità della fede sulle opere restava per Calvino come per Lutero il punto di partenza per liberare il cristianesimo da ogni traccia di ritualismo.Calvino ricavava tesi circa i sacramenti e l’eucarestia negando la presenza reale del corpo e del sangue di Cristo nelle sacre specie.Come Lutero,Calvino era convinto che la fede derivasse dalla grazia irresistibile di Dio e che il motivo che conduce alcuni uomini a credere restasse completamente sottratto alla ragione umana;Calvino esprimeva questo mistero dicendo che gli uomini di fede sono degli eletti da Dio,che ciascun uomo è predestinato dall’eternità alla salvezza o alla dannazione.
Il primato della fede e il principio della predestinazione conducevano Calvino a conseguenze diverse da quelle di Lutero:il luterano era un uomo dell’interiorità,che lasciava il mondo terreno al governo dell’autorità civile;il calvinista invece desiderava cambiare radicalmente il comportamento proprio e degli individui.Il luterano disprezzava le opere e le vedeva come inesorabilmente malvagie e perciò si sentiva sempre indegnamente salvato;il calvinista pensava che le opere buone fossero sempre compiute da Dio e si sentiva perciò uno strumento nelle sue mani,predestinato a compiere le opere che glorificavano il divino creatore.
Calvino faceva del lavoro un modo per glorificare Dio e per esprimere visibilmente la saldezza della fede e il suo fondamento nella grazia.La religione diventava così il principio del governo di se stessi nel comportamento di tutti i giorni.Il lavoro produttivo diventava una forma di preghiera,un’offerta a Dio delle proprie certezze.Calvino distingueva l’usura,con la quale si opprimono o si sfruttano i poveri,dal prestito a interesse nell’investimento produttivo.
Il modo di articolare il rapporto tra la fede e le opere aveva un preciso corrispettivo nel ruolo attribuito da Calvino all’autorità civile.Calvino affermava che la vita religiosa deve improntare la stessa comunità civile e non restare chiusa nella sfera della coscienza.Lo stato non doveva essere solo un apparato repressivo,una conseguenza del peccato,ma doveva servire a valorizzare la vita associata degli individui;d’altra parte,lo stato non soltanto non poteva dettare regole alla chiesa,ma doveva spesso riceverle da essa.
A partire dal 1541 la Riforma si presentava dunque con 2anime,la luterana e la calvinista,e con 2stili molto diversi.L’area di influenza della dottrina di Lutero era ormai definita:la Germania e i regni scandinavi.Al di fuori di questi paesi l’iniziativa popolare ebbe un peso sempre maggiore e il modello calvinista sembrò essere quello prevalente.Le esperienze di Riforma già in atto nelle città svizzere si allinearono agli ordinamenti calvinisti,che si diffusero poi in Germania,nei Paesi Bassi e in Francia.Il calvinismo divenne inoltre la religione di gran parte della nobiltà polacca e ungherese.

Prima che la chiesa prendesse una posizione vi erano già dei gruppi di fedeli k si davano alla devozione personale.Ovviamente la prospettiva di riforma restava lontanissima da qll di lutero poiché essi riconoscevano ugualmente l’autorità del papa e i fondamenti dogmatici del cristianesimo.
cLemente VII riesce a rinviare il il concilio alla sua morte sale Paolo III k era entrato nella vita ecclesiastica solo x la cariera politica (aveva 3 fogli). Quindi egli rappresentava ciò k lutero voleva combattere, nonostante annuncia il concilio.
L’apertura del concilio fu rinviata x sei volte, i protestanti ripresero ad incontrarsi con i cattolici nei colloqui religiosi organizzati dall’imperatore; all’ultimo parteciparono 2 cardinali riformatori, ma nonostante le loro buone disposizioni nn riuscirono a trovare un accordo x la riunificazione.
I gesuiti si differenziò rispetto algi altri ordini poiché il suo obbiettivo nn era la preghiera o la contemplazione, ma la lotta vs l’eresia e la difesa della chiesa tradizionale con le sua gerarchie e il sou vertice romano.il fondatore Ignazio di loyla rispondeva alla natura profonda del voto di obbedienza oltre k di castità e povertà, la CG di ventava quindi uno strumento di lotta concepito secondo una vera e propria disciplina militare e dotato di una preparazione teologica culturale e politica di ineguagliabile livello.
PaoloIII rilancia la lotta all’eresia in una forma repressiva,riorganizzando la congregaz d Sant’Uffizio da cui dipendeva il tribunale dell’inquisizione.Quello stesso anno viene finalmente convocato il concilio ma a causa della ripresa della guerra si cominciano le sessioni solo 3anni dopo.Nella visione di CarloV il concilio doveva servire a riunificare la cristianità perciò il suo compito principale era togliere argomenti alla propaganda protestante effettuando coraggiosi interventi disciplinari ed eliminando gli abusi più gravi.La città scelta come sede fu Trento(principato vescovile ma parte dell’impero tedesco).
Contro il desiderio dell’imperatore il concilio prende subito la via dell’intransigenza dogmatica,lasciando a un secondo momento la moralizzazione della chiesa.Morte di PaoloIII,seconda fase del concilio,ripresa guerra(si constatò che era inutile proseguire discussione tra cattolici e protestanti),terza fase. Nel frattempo CarloV era uscito d scena e Carafa(restauratore dell’Inquisizione)era diventato papa col nome d PaoloIV e aveva cominciato a mettere sotto accusa i riformato ri cattolici che in passato avevano osato patteggiare con i nemici della “vera fede”(eretici e scismatici).
Conclusioni:PioIV pubblicò e sanzionò le conclusioni che il concilio aveva raggiunto nelle sue 25sessioni:1-le affermazioni dottrinali che respingevano le tesi dei protestanti2-alla verità delle Scritture fu aggiunto il valore di verità della tradii storica con cui la chiesa aveva arricchito le scritture stesse3-l’unica versione autorizzata dei testi sacri divenne la Vulgata(La vecchia traduz della Bibbia latina)4-la passività umana d fronte alla “grazia irresistibile” fu condannata come eretica5-il numero tradizionale e il signif dei sacramenti furono riconfermati e fu affermato il valore sacrificale della messa6-il dogma della transustazione fu ribadito e così pure la comunione dei fedeli cn una sola specie,cioè cn il pane,riservando il vino al solo clero 7-opera di moralizzaz della chiesa→vietato cumulo dei benefici ecclesiastici e riaffermazione dell’obbligo di castità e del celibato per il clero (il concilio affermò che la cura delle anime era il vero compito dei vescovi)8-pubblicazione di un Indice dei libri proibiti9-istituita una nuova congregazione dell’Indice con il compito di vigilare su ciò che si stampava e si leggeva(in Italia la chiesa potè procedere a uno stretto controllo dell’attività editoriale e evitò l’importazione di libri dall’estero).

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