Brevi appunti sul passaggio dal realismo all'impressionismo

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Categoria:Storia Dell'arte
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Testo

Passaggio dal realismo all’impressionismo

Il realismo di Courbet va contro il concetto di classico e romantico: crede nella realtà in modo diretto. La realtà deve essere guardata senza pregiudizi, regole tecniche, ma solo mediante i colori. Negli anni sessanta dell’Ottocento tali opere non destano più stupore né critiche: anzi ci sono autori di iperrealismo.

Caillebotte 1857 I raschiatori di parquet
Realista per soggetto e resa pittorica (l’uso della luce), grande attenzione ai particolari.

Monet 1863 Colazione sul prato
Sviluppa in modo nuovo il realismo. È precursore dell’impressionismo. Visione al centro della sua ricerca. Napoleone III 11 anni prima lo aveva relegato al Salon des Refusés per l’assurdità del soggetto: due uomini, una ninfa, una donna nuda. Zone di colore piatto, non ci sono chiaroscuri. Richiamo a Courbet. Dipingere ciò che si vede ed essere pittore del proprio tempo, sono contro il carattere aneddotico delle tele tradizionali. C’è anche la tradizione (v. Concerto campestre di un Tiziano o di un Giorgione): composizione classica. Colore piatto in cui la luce è all’interno del colore stesso. Velature sovrapposte. Non c’è differenza di colore tra paesaggio e figure. Le figure sono dentro l’ambiente perché nella sensazione visiva non c’è distinzione tra le cose e lo spazio in cui si trovano: l’impressione dell’immagine è complessiva. Concetto di ombra: l’ombra è un colore tra gli altri.

Nick malva

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