Attivismo scientifico e Alfred Binet

Materie:Appunti
Categoria:Pedagogia
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Testo

Attivismo scientifico
E’ un movimento che si caratterizza per avere come maggiori esponenti Medici, fisiologi e psichiatri. Estendono le loro conoscenze mediche in ambito psicologico e pedagogico.

E’ uno studio prettamente scientifico, rigoroso e sperimentale.
Studiano i processi psichici, le attitudini i bisogni e i processi biologici e tutte le leggi che consentono l’apprendimento.

L’uomo è visto sotto un ottica fisica-biologica-psichica.

Metodologia
1. OSSERVAZIONE deve essere Longitudinale in quanto seguo il bambino per tutto il suo periodo evolutivo, e Trasversale poiché confronto i risultati del singolo con lo sviluppo del gruppo.
2. CONOSCENZA LEGGI BIOLOGICHE e le fasi della crescita.
3. VALORE AZIONE ( Motivazioni, bisogni ed interessi).

Nasce la necessità di avere delle Riviste Scientifiche per formare degli educatori. Nascono cosi delle scuole:

• Istituto Rousseau fondato nel 1911 è il più importante in cui tutti i grandi medici studiano a livello teorico e sperimentale.

• Ufficio internazionale dell’educazione fondato nel 1925, nel quale vengono raccolte tutte le documentazione e coordina tutte le esperienze compiute in ambito scientifico e pedagogico.

Le critiche

1. Da troppa importanza agli aspetti fisiologici e biologici rispetto a quelli sociali
2. Valorizza gli aspetti biologici e fisici visti in un ottica evoluzionistica piuttosto che spiritualistica.
3. Privilegia l’educazione religiosa in un ottica naturale piuttosto che in un ottica trascendente.

• Alfred Binet

E’ un medico psichiatra che effettua studi di psicologia sperimentale.

Fonda un laboratorio di psicologia sperimentale alla Sorbona di Parigi, e con Simon elabora le scale di valutazione di intelligenza.

Vi è l’esigenza di determinare il livello dei bambini, sia per recuperare quelli in difficoltà, sia per per standardizzare un livello medio.

In questo studio Binet propone una batteria di prove di tipo verbale a bambini di diverse fasce d’età, con il quale vuole determinare il quoziente intellettivo, formulando il QI che si ottiene facendo il rapporto tra l’età mentale e quella biologica.

Dai risultati Binet ottiene lo standard della norma e del sotto la norma individuando una gradualità di livelli.

I test di intelligenza di Binet hanno un grosso svantaggio.
1. Erano solo verbali dimostrando solo un tipo di intelligenza.
2. Studiati per un solo modello di popolazione.

Ciò significava che non potevano essere utilizzati da tutti.

• Negli anni 60 vennero elaborate le scale di Wechsler che utilizzavano tutti i tipi di intelligenza, adatti non solo per una data cultura o provenienza e differenziati le scala per i bambini e per gli adulti.

Gli studi di Binet furono fondamentali per la Psicopedagogia, unione tra la psicologia e la pedagogia.

IMPORTANTE:
• Tali studi pongono l’attenzione sull’apprendimento, fasi di sviluppo, difficoltà di apprendimento. Ciò determina un importante processo di individualizzazione che permette, studiando il singolo individuo di conoscere interessi, aree più o meno sviluppate, potenzialità ed abitudini facendo leva sul POTENZIALE EDUCATIVO.

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