Riassunto novelle Decameron

Materie:Riassunto
Categoria:Letteratura

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Testo

Boccaccio, Decamerone, Riassunto novelle.
Giornata I – Novella I
Regina della giornata: Pampinea.
Narratore: Panfilo.
Tema libero.
Ser Ciappelletto è un falsario pronto ad utilizzare tutti i suoi mezzi per contorcere la realtà, un abile bugiardo e uno spietato disseminatore di litigi, traditore della Chiesa: un uomo, quindi, non estraneo al peccato. Egli viene assunto da Musciatto Franzesi per la gestione dei suoi affari sparsi in innumerevoli regioni. Durante il suo viaggio, trova accoglienza in casa di due fratelli usurai e qui, inaspettatamente, è vittima di un malore. I due proprietari, timorosi delle ripercussioni che la diffusione della notizia della morte di un personaggio simile nella loro abitazione senza l’estrema unzione avrebbe comportato, cominciano a interrogarsi sul da farsi. I loro dialogo, però, non sfugge alla orecchie vigili del moribondo, che rassicura i suoi ospiti garantendo loro nessuna preoccupazione futura. Per questo motivo, ordina di far venire al suo capezzale un parroco, il più “santo” possibile, per una sua prima ed ultima confessione, durante la quale fa credere al prete di essere un uomo timoroso di Dio, assiduo frequentatore della Chiesa nonché cristiano più sincero e caritatevole, tanto che il frate, stupito da tanto candore e da una simile purezza, decide di farlo seppellire in convento. Dopo la morte dell’uomo, durante il funerale, il prete propone la beatitudine dell’uomo. Il popolo cominciò ad adorare la sua salma proprio come se si trattasse di un individuo degno di essere beatificato ed adorato.
Messaggio: La misericordia di Dio è enorme.
Non è detto che la fortuna aiuti le brave persone.
La capacità delle parole di ribaltare le situazioni.
Idee guida: La corruzione della chiesa, l’usura.
L’ingenuità della chiesa e del popolo.
La ricerca di una preghiera pura.
Giornata I – Novella VIII
Regina della giornata: Filomena
Narratore: Filostrato
Tema libero
Cangrande della Scala aveva dato una festa, ma all'ultimo momento l'aveva annullata facendo tornare tutti gli ospiti a casa.
Bergamino, un novelliere, era però rimasto, convinto di venire richiamato in poco tempo, ma i giorni passavano e lui cominciava ad intristirsi e a dover pagare l'oste che lo ospitava con delle preziose vesti.
Un giorno pranza con Cangrande e quando lui gli chiede il perché della sua malinconia, Bergamino gli risponde con una storia.
Gli racconta la novella dell'abate di Clignì che, preso da improvvisa avarizia, non voleva dare da mangiare ad un suo ospite come aveva sempre fatto, ma scoperto che egli era un famoso scrittore gli offre il pranzo e lo riempie di doni.
Messere Cangrande capisce l' allusione, paga il conto di Bergamino all'oste e lo riempie di doni.
Messaggio: E’ facile cadere vittima dell’avarizia.
Le novelle possono portare alla realtà.
Giornata II – Novella III
Regina della giornata: Filomena.
Narratore: Pampinea.
Il potere della fortuna, con avventure a lieto fine.
Alla morte di Tebaldo, un ricco signore, i suoi tre figli Lamberto, Tedaldo e Agolante, ricevono l'intera eredità che incominciano subito a spendere.
Dopo poco tempo l'intero patrimonio si esaurisce e i tre fratelli decidono di andare in Inghilterra a fare gli usurai, così riescono in poco tempo a racimolare una grossa somma di denaro.
I tre fratelli tornati a Firenze, incaricano il nipote Alessandro di andare in Inghilterra a continuare l'attività, mentre loro possono così riprendere a sperperare denaro. Pochi anni più tardi una guerra in Inghilterra fa si che Alessandro non possa più gestire gli affari, facendo si che i tre fratelli non potendo più pagare i debiti finiscano in prigione.
Alessandro non potendo più far nulla in Inghilterra decide di tornare in Italia, e durante il cammino incontra un Abate diretto a Roma per incontrare il Papa. Una notte Alessandro scopre che in realtà l'abate è una donna che si è innamorata di lui, decisi a sposarsi i due proseguono il viaggio a Roma dove, incontrato il Papa, la donna dirà di essere la figlia del re d'Inghilterra. Una volta sposati dal Papa stesso, i due andranno a Firenze a liberare i tre fratelli che diventeranno ricchi cavalieri, mentre Alessandro fa da pacere tra Enrico II e i figli, ottiene la Cornovaglia e conquista con il suocero la Scozia.
Giornata II – Novella V
Regina della giornata: Filomena
Narratore: Lauretta
Il potere della fortuna, con avventure a lieto fine.
Un giovane di nome Andreuccio, mercante, decide di andare a Napoli con 500 fiorini d’oro per acquistare dei cavalli.
Andreuccio, al mercato, incontra anche una vecchia che era stata una sua nutrice. Quando la vecchia se ne va, una ragazza la raggiunge per sapere ogni particolare del passato di Andreuccio.
La ragazza invita a cena Andreuccio, per poi ospitarlo a dormire da lei. Racconta ad Andreuccio che aveva sentito la conversazione con la vecchia ed era riuscita a capire che lui era suo fratello, gli domanda poi dei suoi parenti con tanta precisione, che Andreuccio era certo d’aver trovato una sorella.
Venuta l’ora di andare a dormire, Andreuccio entra in bagno, ma appena dentro, il pavimento, che funzionava come trabocchetto, si ribalta e lui cade in un cassetto, dove era depositato dello sterco.
Mentre Andreuccio chiedeva aiuto inutilmente, la “sorella” si impossessava della sua borsa con i 500 fiorini d’oro.
Per strada Andreuccio incontra due uomini e dopo avergli raccontato quello che gli era accaduto, i due decisero di portarlo con sé a fare un grosso colpo. Andreuccio, dopo essersi ripulito in un pozzo, accettò di partecipare all’impresa che gli avevano proposto i due uomini: spogliare la salma del monsignore Filippo Minatolo dai ricchi ornamenti, in particolare un prezioso anello con un rubino del valore di 500 fiorini d’oro. Arrivati al duomo, entrano, sollevano il coperchio della tomba e ci fanno entrare Andreuccio. Appena dentro, toglie l’anello al morto e se lo mette al dito; poi gli passa tutti gli altri preziosi. Andreuccio, fa credere ai due che l’anello non c’era. Convinti di questo i due birboni tolgono il puntello che sosteneva il coperchio, il quale ricade rinchiudendo Andreuccio insieme al morto. Ma, dopo inutili sforzi per sollevare il coperchio, sente della gente che era venuta lì per rubare,anche loro, i gioielli dell’arcivescovo. Dopo aver aperto il coperchio e deciso chi doveva entrare, un ladro si cala dentro ma Andreuccio lo prende per i piedi e incomincia a tirarlo. L’altro sguscia fuori e si da alla fuga insieme ai suoi compagni. Uscito dal duomo, Andreuccio va in albergo, dove, paga il conto e si dirige verso Perugina.

Messaggio: La Fortuna aiuta tantissimo gli ingenui.
Idee giuda: Andreuccio diventa il simbolo della classe nascente dei piccoli commercianti: contadini
o artigiani che decidono di cimentarsi nella difficile arte del commercio per incrementare le proprie ricchezze, ma che rischiano tutto a causa della propria inesperienza e dell'eccessiva furbizia dei "veri" mercanti o dei malviventi che riescono a raggirarli molto facilmente.
Giornata III – Novella VIII
Regina della giornata: Neifile
Narratore: Lauretta
Il potere dell’ingegno o dell’industria
Ferondo era maritato con una bellissima donna, ma era molto geloso e possessivo.
Un giorno la donna si va a confessare da un abate e gli espone i difetti del marito, dicendogli che preferirebbe rimanere vedova.
L’abate, innamorato di lei, le propone di fingere la morte del marito per poi farlo resuscitare, e propone di farlo andare al purgatorio per punirlo.
La donna inizialmente è un po’ restia poi accetta e l’abate le dice che per attuare il piano lui vorrebbe qualcosa in cambio, come il suo amore.
In chiesa l’abate da un potente sonnifero a Ferondo per farlo addormentare e, fingendo che era morto, un monaco e l’abate lo seppelliscono.
La donna, che era venuta a sapere che l’abate era ricco di gioielli, si fa trovare tutta acchittata e passano la notte insieme.
Ferondo intanto si sveglia e comincia a parlare con il monaco che gli dice che si trovava nel purgatorio per essere punito, gli da anche delle frustate e gli dice che per uscire bisogna essere pentiti.
Dopo tre giorni la donna rimane incinta dell’abate così che quest’ultimo decide di far “risvegliare” Ferondo.
L’abate va da Ferondo e gli dice che può ritornare in vita, al momento che sembra pentito. L’abate dice inoltre che la donna è incinta e che il figlio dovrà essere chiamato Benedetto.
Vissero tutti felici e contenti, anche se la donna ogni tanto andava a visitare l’abate.
Messaggio: Occhio non vede, cuore non duole.
L’ignoranza a volte è un bene.
Idee guida: Corruzione della chiesa.
Le donne che si vendono per le ricchezze.
Giornata III – Novella IX
Regina della giornata: Neifile
Narratore: Neifile
Il potere dell’ingegno o dell’industria
Isnardo di Rossiglione, nonostante goda di un’ottima salute, viene seguito da un medico chiamato Mastro Geraldo.
Alla morte di Isnardo il figlio Bertaldo è troppo giovane per ereditare e per questo va a vivere in Francia. La figlia del medico, Giletta, che era innamorata di Bertaldo, visto che il re di Francia stava male, si propone di andarlo a curare.
Chiede al re di Francia di poter sposare Bertaldo,e questi le risponde che glielo avrebbe permesso solo se lo avesse guarito.
Così Giletta e Bertaldo si sposano ma lui, che non era favorevole al matrimonio, fugge in Toscana.
Lei ritorna a Rossiglione e prende in gestione i terreni di Isnardo risollevando le sorti dalla famiglia. Manda due cavalieri alla ricerca di Bertaldo i quali gli chiedono di tornare a Rossiglione, lui dice che sarebbe tornato solo se avesse visto lei tenere in braccio loro figlio e tenere al dito il suo anello.
I cavalieri tornano da Giletta raccontandogli quello che aveva detto Bertaldo e lei decide di fare un pellegrinaggio a Firenze con i suoi cari, per purificare l’anima del suo uomo.
Davanti ad un’osteria incontra Bertaldo, e l’oste le dice che lui si era innamorato di una ragazza. Giletta cerca quest’ultima a casa e incontra sua madre, alla quale domanda di chiedere alla figlia di poter sottrarre l’anello a Bertaldo.
La ragazza accetta, rimane incinta e sottrae l’anello per darlo a Giletta.
Bertaldo viene a sapere che la moglie non è più a Rossiglione e per questo decide di tornare a casa.
La ragazza partorisce due figli e li da a Giletta che torna a casa.
Bertaldo stava festeggiando il suo ritorno, ma ad un certo punto vede arrivare la moglie con l’anello al dito e due figli tra le braccia che gli chiede di accettarla come moglie.
Lui apprezza il suo ingegno e la accoglie.
Messaggio: Se una donna vuole qualcosa la ottiene sempre.
Idee guida: Amore irrazionale.
Giornata III – Novella X
Regina della giornata: Neifile
Narratore: Dioneo
Il potere dell’ingegno o dell’industria
Alibech è la figlia di un mercante di Capsa.
Visto che era atea decide di andare nel deserto, e chiedere ad un’eremita come si fa a servire Dio.
Alibech incontra un primo eremita che però decide di non aiutarla perché la sua bellezza lo avrebbe potuto far cadere in tentazione.
Lei continua il suo viaggio e incontra un altro eremita che guardandola si eccita.
Lei gli chiede che cos’era successo e lui le dice che per servire Dio bisognava rimettere il diavolo all’inferno.
Vannò a letto e lei si convince che servire Dio è meraviglioso.
Nel frattempo a Capsa c’è un incendio nel quale muoiono il padre e i fratelli di Alibech.
Per questo motivo Nerbale la va a prendere nel deserto e la riporta a Capsa.
Alibech è molto arrabbiata e delusa perché non potrà più servire Dio e lo racconta alle donne del villaggio le quali le dicono che potrà servire Dio anche con Nerbale.
NB: Dioneo aveva ottenuto il permesso di non attenersi al tema.
Giornata IV – Novella I
Re della giornata: Filostrato
Narratore: Fiammetta
Amori infelici
Il principe Tancredi ha una figlia,Ghismonda, molto amata e la concede in sposa al figlio del Duca di Capua, ma lei rimane vedova e torna dal padre.
Tancredi non cerca più un marito per la figlia, ma lei vuole qualcuno da amare e lo cerca a corte.
Ghismonda si innamora, ricambiata, di Guiscardo, un giovane di nobili costumi ma povero.
I due cominciano ad incontrarsi segretamente nella stanza di lei. Guiscardo, per entrare nel castello, passa per una grotta sotterranea collegata ad una stanza di questo attraverso un passaggio segreto.
Un pomeriggio Tancredi si reca nella stanza della figlia, non la trova e si addormenta in un angolino. Quando arriva Ghismonda non si accorge di lui, fa entrare Guiscardo e giace con lui.
Tancredi li sente, ma decide di non uscire per non mettere in imbarazzo la figlia.
Il giorno seguente Tancredi fa imprigionare Guiscardo e parla con Ghismonda rivelandogli di averla scoperta.
Ghismonda non si nasconde, anzi dichiara tutto il suo amore per Guiscardo ed incolpa il padre per averla "costretta" a questi sotterfugi per incontrare il suo amante solo perché lui non voleva più maritarla.
Tancredi resta impressionato da questa sua dichiarazione, ma è irremovibile: fa uccidere Guiscardo e si fa portare il suo cuore, lo mette in una coppa e lo fa portare a Ghismunda.
Lei si dispera e giura che raggiungerà Guiscardo per riunire le loro anime, poi riempie la coppa del siero velenoso di alcune piante e si avvelena.
Arriva Tancredi e si mette a piangere, Ghismunda gli dice che è inutile piangere per quello che si è desiderato e gli chiede di essere sepolta con il suo amore e poi muore.
Idee guida: La figura della donna che emerge da questa novella è molto forte, è lei che sceglie Guiscardo, lei che prende l'iniziativa e sempre lei che architetta mille sotterfugi per soddisfare il proprio desiderio.
La donna si presenta come dominatrice e rivela virtù quali la fermezza, la coerenza, la sincerità, la dignità che superano quelle del padre infatti dal confronto con la figlia Tancredi esce decisamente perdente sia per la sua fragilità che per la sua codardia.
NB: Somiglianza con Tristano e Isotta nella prima parte, e Romeo e Giulietta nel finale.
Giornata V – Novella IV
Regina della giornata: Fiammmettta
Narratore: Filostrato
Amori felici
Lizio di Valbona ha una sola figlia, Caterina, che ama moltissimo.
Ricciardo de' Monardi si innamora, ricambiato, di Caterina che decide di incontrarlo sul balcone di casa sua.
Caterina cerca di convincere i suoi genitori a lasciarla dormire sul balcone per il troppo caldo e, dopo molte suppliche, ci riesce.
Quella notte Ricciardo la raggiunge nel letto sul balcone; i due si amano appassionatamente, ma poi si addormentano abbracciati.
La mattina Lizio va a vedere come sta la figlia: la trova ancora abbracciata a Ricciardo, così, dopo aver chiamato anche la moglie, decide di obbligare Ricciardo a sposarla.
Quando i due giovani si svegliano capiscono di essere stati scoperti e si disperano, ma arriva Lizio che espone la sua proposta a Ricciardo che la accetta al volo (per farsi perdonare, per aver salva la vita e per poter stare sempre con Caterina).
Ricciardo e Caterina si sposano e continuano ad amarsi per sempre.
Idee guida: Anche in questa novella è la donna a svolgere il ruolo principale nel rapporto amoroso.infatti è Caterina che stabilisce il luogo dell'incontro e fa di tutto per renderlo possibile, mentre Ricciardo si "limita" a raggiungerla, dando prova di grande coraggio. Nonostante questo ruolo preponderante la donna è comunque la parte più fragile del rapporto per quanto riguarda la sua famiglia d'origine.
Giornata V – Novella VIII
Regina della giornata: Fiammetta
Narratore: Filomena
Amori felici
Nastagio degli Onesti è un ragazzo molto ricco di Ravenna. Egli si innamora di Aica Traversaro che però non lo considera assolutamente, anzi si diverte a vederlo soffrire.
Per conquistarla, Nastagio, fa di tutto, ma lei non cede e lui arriva perfino a meditare il suicidio perché il suo amore aumentava di giorno in giorno.
Siccome Nastagio stava sperperando il patrimonio di famiglia per far colpo su Aica, i suoi famigliari gli consigliano di trasferirsi lontano da lei: Nastagio si trasferisce a Chiassi (vicino a Ravenna) e comincia a vivere da gran signore.
Un giorno Nastagio comincia a pensare alla sua amata e la depressione lo assale, così, per scacciarla, va a passeggiare nella pineta.
Nel pomeriggio delle urla lo distolgono dai suoi pensieri: una donna nuda correva gridando, inseguita da due cani che la mordevano e da un cavaliere che la offendeva e la minacciava di morte.
Nastagio cerca di difendere la donna, ma il cavaliere gli intima di non intromettersi chiamandolo per nome.
Nastagio, stupito, gli chiede come faccia a conoscerlo.
Il cavaliere si presenta: è Guido degli Anastagi. Egli si era suicidato per amore di quella donna che non lo ricambiava e che aveva provato una grande gioia alla notizia della sua morte. Proprio per quest'ultimo comportamento alla sua morte lei era stata condannata ad essere inseguita ed uccisa per l'eternità da colui che l'aveva tanto amata.
Nastagio capisce di trovarsi davanti a due anime, si scosta per non interferire col disegno divino ed assiste all'uccisione delle donna che poco dopo risorge e ricomincia a fuggire per evitare di essere uccisa ancora.
La storia raccontata da Guido fa venire in mente a Nastagio un piano diabolico per conquistare Aica: la invita ad un pranzo nella pineta con i suoi parenti e, nel pomeriggio, tutti assistono alla scena già vista da Nastagio.
Aica, dopo aver sentito il racconto del cavaliere, si immedesima nella parte della donna per il comportamento da lei tenuto nei confronti di Nastagio e si immagina già costretta a subire la stessa punizione.
Per evitare quella punizine così atroce Aica accetta di sposare Nastagio senza condizioni.
Idee guida: Per la prima volta si parla di amore non ricambiato. La donna insensibile che si diverte alle spalle del dolore del suo innamorato che rischia di rovinarsi economicamente o addirittura di suicidarsi.
Giornata V – Novella IX
Regina della giornata: Fiammetta
Narratore: Fiammetta
Amori felici
Coppo di Borghese Domenichi era uno degli uomini più autorevoli di Firenze ed era solito raccontare la storia di Federigo degli Alberighi.
Federigo degli alberighi era un giovane nobile fiorentino innamorato di monna Giovanna. Per conquistarla aveva fatto di tutto, ma lei non ricambiava minimamente.
Continuando a spendere denaro per far colpo su monna Giovanna, Federigo sperpera tutto il patrimonio di famiglia ed è costretto a trasferirsi nell'unico podere che gli rimane col suo amato falcone dove conduce una vita misera.
Dopo qualche anno il marito di monna Giovanna muore nomina suo erede il figlio o, se questi dovesse morire senza figli, la moglie.
Quell'estate monna Giovanna si trasferisce in campagna col figlio, vicino al podere di Federigo.
Il figlio di monna Giovanna si "innamora" del falcone di Federigo e, quando si ammala, chiede alla madre di portaglielo.
Giovanna, dopo una prima esitazione, cede alla richiesta del figlio e si reca da Federigo accompagnata da una sua amica.
Federigo, vedendola arrivare la invita a pranzo e, per offrirgli un pasto degno del suo nome, uccide e cucina il suo amato falcone.
Dopo pranzo Giovanna chiede il falcone a Federigo, ma lui gli confessa in lacrime di averglielo cucinato, lasciando di stucco la sua amata.
Dopo pochi giorni il figlio di Giovanna muore e la lascia ricchissima; quando i suoi fratelli la obbligano a risposarsi, lei si ricorda del gesto di Federigo e lo sposa facendolo l'uomo più felice del mondo e restituendogli la sua ricchezza.
Idee guida: Anche in questa novella si parla di amore non ricambiato, però in questo caso fuori dal matrimonio. Federigo, infatti si innamora di monna Giovanna che è già sposata quindi, questo suo innamoramento, è puramente "intellettuale", caratteristica fondamentale dell'amor cortese.
Giornata VI – Novella IV
Regina della giornata: Elissa
Narratore: Neifile
L’efficacia dei motti di spirito e delle argute risposte
Currado Gianfigliazzi, grande signore fiorentino, caccia una gru e la consegna al suo cuoco perché gliela cucini.
Chichibio è all'opera quando arriva Brunetta, la sua innamorata, che gli chiede una pezzetto della gru. Lui, per non contrariarla, gliene dà una coscia.
Quando Currado si accorge dell'assenza di una coscia si arrabbia e manda a chiamare Chichibio il quale sostiene che le gru abbiano una sola gamba e sostiene anche di poterlo dimostrare.
La mattina successiva, Currado porta Chichibio al fiume dove trovano le gru che dormono su una sola zampa e il cuoco tira un sospiro di sollievo, ma Currado urla e le gru tirano giù la seconda zampa.
Prontamente Chichibio risponde che con l'altra gru egli non aveva gridato ed essa non aveva tirato giù la seconda zampa.
La risposta del cuoco piace talmente tanto a Currado che decide di perdonarlo.
Messaggio: La capacità di parlare e di rispondere prontamente può salvare le persone da una brutta fine.

Esempio



  


  1. pino

    saggio breve sul decameron "marcanti e cavalieri"

  2. masriano

    analisi del testo delle novelle più importanti del decameron