Promessi Sposi: riassunto dal II al V capitolo

Materie:Riassunto
Categoria:Letteratura

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Data:17.04.2007
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Testo

Capitolo Secondo
Don Abbondio dopo una notte insonne si sveglia. Deve convincere Renzo a rimandare il matrimonio. Il ragazzo si presenta dal curato, poiché era il giorno del matrimonio, per fissare l’ora della celebrazione della cerimonia. Don Abbondio inizia a dire a Renzo che erano sorti degli ostacoli, i cosiddetti impedimenti dirimenti, e rimanda il matrimonio di una settimana,così dopo ci sarebbe stato l’avvento e se ne sarebbe riparlato dopo qualche mese. Così il ragazzo a malincuore lascia il curato. Per la strada incontra Perpetua,e Renzo conoscendo il vizio di chiacchierare di questa signora, cerca di scoprire cosa nasconde Don Abbondio. Grazie ad lei il giovane ha la conferma che il curato nasconde un segreto e torna da Don Abbondio. Arrivato lo minaccia con un pugnale e scopre che il sacerdote è stato ricattato da due bravi mandati da Don Rodrigo. Dopo la fine del dialogo fra i due si reca verso la casa di Lucia dove trova la ragazza già pronta per il matrimonio. Renzo le racconta brevemente la vicenda e Lucia che già sapeva di Don Rodrigo non si meraviglia più di tanto. Intanto giunge Agnese, la mamma di Lucia.

Capitolo Terzo
Il colloquio fra i due promessi continua. Agnese dà il primo consiglio a Renzo: di andare dall’avvocato AzzeccaGarbugli. Quest’avvocato era noto poiché era imbroglione e difensore dei delinquenti, ma la mamma di Lucia queste cose non le sapeva. Renzo decide d’accettare il consiglio e si reca verso lo studio di quest’avvocato con in mano due capponi, come omaggio per l’avvocato. Arrivato i due si mettono a parlare nello studio dell’avvocato. L’arredamento dello studio è in perfetta consonanza con l’avvocato poiché era sporco, vecchio e trascurato. All’inizio del dialogo l’avvocato Azzeccagarbugli crede che Renzo sia un bravo e che avesse minacciato qualcuno. Capita la verità scaccia male Renzo e gli fa ridare i capponi dalla serva. Intanto a casa di Lucia giunge Fra Galbino al quale le donne chiedono di dire a Fra’ Cristoforo di venire nella loro casa, poiché i due frati si trovavano nello stesso convento.
Capitolo Quarto
Il giorno dopo all’alba Fra Cristoforo esce dal suo convento (si ha così l’entrata in scena di questo personaggio). Egli era un uomo di 60 anni sempre pronto ad aiutare gli altri e soprattutto i poveri. Egli non era sempre stato frate. Era figlio di un ricco mercante ed a quei tempi si chiamava Ludovico. Non era considerato dagli altri un vero nobile poiché discendeva da un mercante. Un giorno incontrò un importante cavaliere. Nessuna voleva cedere il passo all’altro, ma per le leggi della cavalleria aveva ragione Ludovico. Ma il cavaliere insisteva poiché insinuava che Ludovico non era un vero cavaliere. Allora cominciarono a combattere e il “vero” nobile uccise Cristoforo, uno dei bravi di Ludovico, nonché suo grandissimo amico. Per vendicarsi Ludovico uccise il nobile e poi si rifugiò in un convento dai frati cappuccini sia per curarsi che per cercare protezione. Osservando quell’ambiente Ludovico si pente e decide di diventare frate per dedicare la sua vita alla protezione dei poveri. Diventa così frate, ma non con il suo vero nome, bensì con quello dell’amico morto. Il suo primo atto da prete sarà quello di recarsi a casa di Lucia in suo aiuto.
Capitolo Quinto
Arrivato a casa di Lucia Agnese e la sua figliola gli raccontano cosa era accaduto. Intanto arriva anche Renzo e si mise anche lui a parlare con Fra Cristoforo. Il frate decide d’incontrare Don Rodrigo per distoglierlo dai suoi propositi. Giunto al palazzotto di Don Rodrigo viene ricevuto dal padrone di casa a pranzo con i suoi ospiti. Dopo un’animata discussione riguardante il passato del frate (illustrato nel quarto capitolo) che degenera quasi in rissa, il frate e il signorotto si appartano in un’altra stanza a parlare più liberamente.

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