Cecco Angioliero

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Categoria:Letteratura

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Testo

Angioliиri, Cйcco
poeta italiano (Siena ca. 1260-tra il 1311 e il 1313). Fu piщ volte multato per diserzione
dall'esercito, per vagabondaggio notturno e altre infrazioni del genere, che rivelano una
personalitа vivace e anticonvenzionale; ma sarebbe errato collegare i dati biografici con la
vicenda esposta nel canzoniere. Per quanto l'A. vivesse alcuni aspetti scioperati e goderecci
della Siena del suo tempo, tuttavia la sua scelta di poeta fu esclusivamente letteraria; l'A., cioи,
in luogo di inserirsi nella tradizione aulica dello stilnovismo, optт per quella che le era in antitesi
e in concorrenza, la tradizione giocosa. Nel Canzoniere di A. si possono distinguere due filoni o
tematiche principali: da un lato i motivi della taverna, del dado e dell'accesa polemica contro la
societа e la famiglia, ispirati a modelli latini goliardici, ai vituperia e ai testi medievali in
improperium; dall'altro lato il motivo della donna, oggettivato per vie fantastiche in Becchina, cui
и dedicato un parodistico canzoniere amoroso. Nello sviluppare la prima delle due tematiche, il
poeta alterna un'atmosfera vagamente elegiaca o lamentosa a toni improvvisamente giocosi, a
scatti fantastico-burleschi, che deviano il tema stesso dall'interpretazione satirica di alcuni
modelli medievali verso quella puramente comico-giocosa: и questa la chiave di lettura del
famoso sonetto antipaterno S'i' fosse foco, arderei 'l mondo.Quando il poeta passa alla tematica
amorosa, superati presto gli influssi guittoniani, crea un canzoniere a parodia dello stilnovismo:
il trasferimento in chiave comica avviene attraverso la voluta esagerazione dei temi e l'efficacia
di una tecnica del dialogato di tipo prosaico e quotidiano. Si tratta perciт di una poesia burlesca
ricchissima di elaborazione tecnica e di letterarietа, come confermano le raffinate strutture
sintattiche e il lessico volutamente ambiguo e irriverente. BibliografiaM. Marti, Cultura e stile nei poeti giocosi del tempo di Dante, Pisa, 1953; Poeti del Duecento, a
cura di G. Contini, Milano, 1960; G. Contini, Paralipomeni angioliereschi, in "Saggi e ricerche in
memoria di E. Ligotti", vol. I, Palermo, 1961; L. Peirone, La coscienza dello stile "comico" in
Cecco Angiolieri, Savona, 1982.

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