Cicerone epistula "Ad familiares" XIV, 19 + "Ad familiares" XVI 15

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Testo

Cic (epistula ad familiares XIV, 19)
In questa lettera cicerone si rivolge alla moglie, preoccupato per lo stato d salute della figlia, Tullia. È consapevole, però, che la donna prenderà le decisioni giuste affinchè la ragazza guarisca. Questo è un period difficile per cicerone perché non sa da cosa fare per ricevere il perdono di cesare. Dalla lettera emergono commozione e grande affetto per la figlia.
1tullio saluta la sua terenzia. 2 fra i miei più grandi dolori la malattia della nostra tullia è per me motivo di tormento, a riguardo non c’è motivo che io mi dilunghi, so infatti che tu sei allarmata come me. 3 quanto al fatto che volete che io vada più vicino a roma, mi rendo conto di doverlo fare e l’avrei già fatto ma me l’hanno impedito molti ostacoli che neanche ora sono rimossi. 4 in proposito aspetto una lettera di pomponio e vorrei che me la facessi pervenire al più presto.abbi riguardo della tua salute
Cic.epistula. ad familiares, XVI, 15
Cicerone preoccupato per lo stato di salute del contabile di casa gli scrive una lettera. Nonostante egitta, uno schiavo, gli abbia riferito che la febbre di tirone è passata, cicerone si mostra preoccupato perché non riceve più lettere dal contabile.Riprende la lettera, dopo averne ricenuta una del contabile, e gli annuncia che gli avrebbe mandato Egitta per poter guarire prima. Schiavi ben trattati, rapporti solidi in famiglia:sentimenti veri.
1Tullio saluta tirone. Egitta venne da me il 12aprile. 2 sebbene egli mi riferisca che tu sei sfebbrato e che stai bene, tuttavia, poichè dice che non hai potuto scrivere, mi da occasione di preocciparmi , tanto più che ermia che sarebbe dovuto arrivare oggi, non è venuto. 3 sono straordinariamente preoccupato del tuo stato di salute ; se tu mi lebererai da queste preoccupazioni, io poi ti libererò da ogni incombenza.4 mi dilungherei a scrivere se pensassi che tu potresti leggere volentieri. Rivolgi il tuo impegno che io stimo moltissimo, a te. Curati con sempre maggior scrupolo. Salve. 5 quando la lettera era già stata scritta venne ermia . ho preso la tua lettera (scritta) con mano malferma e non c’è da meravigliarsi, con una malattia così grave. 6 io perciò ti mando egitta, perchè è una persona garbata e perchè mi sembra che ti voglia bene, affinchè resti con te. Salve.

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