Capitolo 2 della IV Catilinaria

Materie:Traduzione
Categoria:Latino

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Testo

IV CATILINARIA, L’exordium e la propositio

Capitolo 2
Insomma, o senatori, provvedete a voi stessi, preoccupatevi della patria, preservate voi stessi, le vostre spose, i figli e i vostri beni, difendete il prestigio e il popolo romano e la sua incolumità; smettetela di avere dei riguardi per me e di pensare a me. Infatti in primo luogo debbo sperare che tutti gli dei che difendono questa città mi contraccambino per quel che merito; poi se mi dovrà capitare qualcosa di male (una disgrazia) morrò con animo sereno e preparato. Infatti né può accadere ad un uomo coraggioso una morte vergognosa, né una morte prematura (precoce) per chi ha rivestito la carica di console, né una morte dolorosa per un saggio. Né tuttavia io sono così insensibile da non lasciarmi commuovere dal dolore del fratello carissimo e straordinariamente affezionato a me che è qui presente e dalle lacrime da tutti costoro da cui mi vedete circondato. D’altra parte spesso richiama il mio pensiero a casa mia moglie mezza morta per la paura e mia figlia prostrata dal timore e il mio figlioletto che mi sembra lo stato abbracci quasi come un pegno del mio consolato e quel mio genero che attendendo l’esito di questa giornata sta in piedi dinanzi a me. Sono turbato da tutte queste cose ma solo nel senso che tutti siano salvi insieme con voi anche se questa violenza dovesse schiacciarmi piuttosto che morire loro e noi in una comune rovina dello stato. Perciò o senatori, dedicatevi alla salvezza dello stato, volgetevi intorno a osservare tutte le tempeste che incombono se non correte ai ripari. Non si sottopone alla vostra decisione e al vostro severo giudizio Tiberio Gracco poiché volle diventare tribuno della plebe per la seconda volta, non Caio Gracco poiché tentò di sobillare i sostenitori delle leggi agrarie, non Lucio Saturnino poiché uccise Caio Memmio; sono in vostra mano coloro i quali rimasero a Roma per incendiare la città, per far strage di tutti voi, per accogliervi Catilina; sono in mano vostra le lettere, i sigilli, la scrittura autografa e infine la confessione di ciascuno di loro; vengono istigati alla rivolta gli Allobrogi, si spingono gli schiavi alla rivolta; si chiama Catilina; si è presa una decisione che, sterminati tutti, nessuno sia lasciato neppure per deplorare il nome del popolo romano e per piangere la disgrazia di un così grande impero.

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