Schemi su Petrarca

Materie:Appunti
Categoria:Italiano

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Testo

FRANCESCO PETRARCA.
• Trecento: secolo di profonde fratture e crisi (sociali e politiche)
• Ritorno ai classici: “preumanesimo”: mancanza di certezze
• Nuova figura dell’intellettuale
• La lingua naturale: il latino; il volgare solo lingua di gioco
• Restaurazione del latino classico
• Andamento verso il monolinguismo (anziché il polilinguismo di Dante)
• Descrizione del paesaggio in modo vago, antirealistico; aggettivazione scarsa e ripetitiva; figure come chiasmi, antitesti, enjambements, anafore, allitterazioni, strutture binarie
• Poesia e cultura per elite di uomini colti, di corte
• Petrarca diventa un modello
• Grandissima ricerca dell’effetto formale
• Laura- senhal: lauro- l’aura- l’auro…
PETRARCA COME NUOVA FIGURA DI INTELLETTUALE.
• L’intellettuale cosmopolita
• L’intellettuale cortigiano
• L’autonomia dell’intellettuale (rifiuto di incarichi che lo vincolano in modo troppo stretto)
• Il chierico (trae sostentamento da benefici ecclesiastici)
• Il prestigio della letteratura (più alta manifestazione dello spirito umano)
LE OPERE RELIGIOSE E MORALI.
• La mancanza di una soluzione ai conflitti (decisioni definitive non riesce a prenderle)
• Il significato storico della crisi (non è solo di Petrarca la crisi, ma di tutti):
o Contrasto tra richiamo all’ascesi e gli allettamenti della realtà mondana
o Nostalgia di un totale annegamento in Dio
o Incapacità di aderire senza sensi di colpa ai valori terreni (disgregarsi della spiritualità verso l’affermarsi dei valori della civiltà moderna)
• Ritorno al latino
LE OPERE “UMANISTICHE“. PETRARCA E IL MONDO CLASSICO.
• Diversa concezione dei classici:
o Dante: sono “come noi”- fratelli
o Petrarca: sono “altro da noi”- padri
• Petrarca: la coscienza del distacco (si rende conto dell’errata concezione dantesca)
• L’attività filologica (ricerca ossessiva di testi classici)
• La nostalgia del mondo antico (modello insuperabile di sapienza, di magnanimità nell’azione, di perfezione stilistica; sente la lontananza da quel modello; sente il bisogno di emularli; diventa “loro contemporaneo”)
• L’immagine esemplare del letterato:
o La fede in una cultura disinteressata (nobilitare l’animo)
o Fastidio per le attività pratiche e affari quotidiani (che distraggono lo spirito)
o Il sogno di una vita quieta e appartata (solitudine e libri)
• Il gusto classicistico (selezione del linguaggio e dei fatti di vita quotidiana, e idealizzazione, ovvero la trasposizione letteraria); petrarchismo
• Le irrequietudini religiose
• La meditazione pessimistica:
o Vanità delle cose umane
o Vita che trascorre tra illusioni ingannevoli e continui travagli
o Inquietudine dell’uomo che non trova mai quiete
o Morte, unica cosa certa tra tante apparenze
IL CANZONIERE.
• Il disprezzo per il volgare (lui è il continuatore dei classici e usa il latino; il volgare lo usa come svago; pensa di essere ricordato solo per le opere in latino e non per quelle in volgare; allo stesso tempo voleva ridar lustro alla lingua antica e nobilitare quella volgare)
• Diversità di uso del volgare in Dante e Petrarca
• Evoluzione dell’amore: Una passione terrena, in morte di Laura, l’aspirazione alla pace
• L’indefinitezza della figura di Laura
• Il paesaggio idillico (paesaggio stato-d’animo)
• L’assenza della realtà storica
• L’unica realtà è quella interiore
• L’amore come simbolo di una generale condizione interiore (usa l’amore per esplorarsi totalmente interiormente):
o Sentimenti oscillanti e contradditori
o Sue preoccupazioni morali e religiose
o Stanchezza e peso della carne
o Vergogna per la debolezza del volere
o La schiavitù del peccato
o Tendenza alla “conversione” e ripiegamento
• L’aspirazione all’assoluto (all’eterno) e la labilità delle cose
• L’assenza di soluzioni
• Il sogno di una conciliazione tra umano e divino (conciliazione tra cielo e terra)
• L’unilinguismo petrarchesco
“VOI CH’ASCOLTATE…”
• Un bilancio esistenziale e poetico
• L’incoerente oscillare
• Le “rime sparse”
• La speranza di trovar pietà
• La vergogna
• La vanità del tutto
• La catarsi nella forma
• La costruzione a chiasmo
• La sintassi riproduce il tortuoso percorso interiore
“SOLO ET PENSOSO…”
• Lo schermo (riprende da Dante: non è l’onore della donna che deve essere salvato, ma l’intimità del poeta)
• Il paesaggio stilizzato
• La sofferenza interiore
• La simmetria binaria
• La scorrevolezza musicale
• Gli accenti sulle stesse vocali
o Analogia tra le due solitudini (il poeta e la natura)
o Natura astratta
o Fuga dagli uomini, fuga nell’io
o Sdoppiamento fra coscienza e io (sdoppiamento quindi fra coscienza e istinto, fra ragione e passione, fra morale e piacere)
LA NOVITà DI PETRARCA.
• Petrarca, fondatore della lirica moderna
• Il rapporto con l’attività politica in Dante e in Petrarca
• Il primato dell’interiorità
• Il distacco dalla vita pratica
BREVI CENNI SULLA VITA.
• La nascita, ad Arezzo, nel 1304
• L’infanzia: dalla Toscana ad Avignone
• Gli studi giuridici
• L’incontro con Laura: 6 aprile 1327
• Valchiusa
• L’incoronazione poetica: Roma 1341
• Morte di Laura: 6 aprile 1348
• A Milano presso i Visconti (1353-1361)
• A Venezia (1362-1368)
• Ad Arquà (dal 1370)
• La morte (1374)
LA FORMAZIONE CULTURALE, LA BIBLIOTECA, IL BILINGUISMO.
• Il bilinguismo di Petrarca: le diverse funzioni del latino e del volgare; il volgare, lingua dell’interiorità
o Latino: lingua pubblica, lingua degli intellettuali europei, lingua capace di bloccare, eternandola, la funzione prestigiosa del dotto
o Volgare: lingua privata, dell’interiorità, della coscienza
IL CANZONIERE.
• Rerum vulgarium fragmenta (carattere frammentario della narrazione; ricostruzione della personalità psicologica e morale del poeta, lacerato da esperienze e passioni contrastanti, diverse nel tempo)
• Il modello della lirica europea moderna
• L’interiorità del poeta in primo piano
• I temi:
o Amore per Laura
o Politica
o Amicizia
o Impegno artistico
• La struttura e lo stile (366 testi lirici, in prevalenza sonetti, 317, e canzoni, 29, ma anche 9 sestine, 7 ballate e 4 madrigali; stilnovismo; monolinguismo e monostilismo; intensificazione espressiva e soavità formale, da raggiungere attraverso una selezione del lessico, delle forme metriche, delle soluzioni stilistiche; la lingua come lingua con i caratteri fuori del tempo, immutabile, superiore; obiettivo di stabilire nella forma quell’armonia negata ai temi che sono oggetto della scrittura)
• Una composizione durata quarant’anni
• Come lavorava Petrarca (continue revisioni; ordine preciso delle liriche e non casuale)
o Diario, autobiografia, racconto dell’amore per un’unica donna:
• Laura è molto più di una Beatrice o di una donna dotata di una sua riconoscibile personalità: è anche senhal, espressione concreta di una complessa articolazione di coordinate ideologiche e culturali
• Il racconto che va snodandosi attraverso i singoli testi ha ben poco a vedere con un’esposizione fedele di dati oggettivi, di circostanze esterne, di avvenimenti situati lungo l’asse lineare di una fabula
• Il Canzoniere contiene altri temi, minoritari ma non secondari, rispetto a quello dell’amore per Laura
o Distinguere le poesie destinate a Laura da quelle che non lo sono: temi dell’amicizia, ruolo del nuovo intellettuale, politico (tre canzoni)
o Nel tema amoroso: distinzione tra le rime in vita e le rime in morte di Laura
o Quattro alternative della propria vita: uccidersi, perseguire la gloria, inseguire l’amore, rivolgersi a Dio chiedendo soccorso (quello che farà alla fine)
o Trama dell’amore per Laura scandita da riferimenti cronologici
o Temi:
• Stilnovistico della sublimazione dell’amore e del potere salvifico della donna
• Della lontananza e della solitudine
• Motivo dell’assenza di Laura
• Della durezza di Laura, che ostinatamente rifiuta l’amore del poeta
• Celebrazione della bellezza di Laura (l’amore per Laura può assumere toni rasserenati o recupero memoriale del paesaggio, con celebrazione dei luoghi che hanno visto in passato la presenza di Laura)
• Della memoria
• Del trascorrere del tempo (Laura deve consolare, rasserenare il poeta)
o Alla fine il poeta si stacca dal suo “giovenile errore”, converte l’anima a Dio (con l’invocazione alla Madonna); Petrarca immagina anche una possibile vita accanto a Laura, da vecchio
IL LIBRO: DIARIO E AUTOBIOGRAFIA.
• Una dimensione diaristica (data dal punto di vista microstrutturale, cioè dei singoli testi)
• L’intento autobiografico (dato dal punto di vista macrostrutturale, cioè dei testi nella loro globalità)
IL LIBRO: LA NARRAZIONE.
• La vicenda dell’amore per Laura
• La morte di Laura
• Una vicenda esemplare e una struttura letteraria simbolica (i numeri)
• L’innamoramento e lo smarrimento morale (Amore e amore)
• La morte di Laura e il riscatto morale (la conversione)
L’IO E LAURA.
• La tradizione dell’amore cortese (la donna è oggetto di una spiritualizzazione che ne fa spesso una figura astratta e sovrumana; l’esperienza dell’amore è rappresentata come momento totalizzante e nobilitante; anche le caratteristiche fisiche dell’amata messe in maggiore rilievo sono quelle tradizionali: occhi, sguardo, capelli, modo di muoversi, camminare)
• L’io al centro dell’opera
• Laura, nuova figura di femminilità (specifica personalità, definita da tappe biografiche, da notizie anagrafiche, dalla concezione morale e ideologica; mostra stati d’animo e atteggiamenti che sono decisivi per le reazioni del poeta e per lo sviluppo della situazione narrativa)
• La morte di Laura e le sue conseguenze (tema della memoria e dell’assenza)
• Il nome di Laura
IL SONETTO PROEMIALE E LA PRESENTAZIONE DEL TEMA. (“Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono”)
• Una presentazione critica (negativa e di ammonimento) del tema erotico
IL TEMA EROTICO E I TEMI ACCESSORI. LA COMPOSIZIONE A INTRECCIO DEL CANZONIERE.
• Una struttura varia e legata all’autobiografia (vari temi che seguono l’ordine cronologico della biografia del poeta: alleggerimento della struttura dell’opera)
L’AMORE COME MOTIVO CENTRALE E COME RAGIONE DI APPAGAMENTO.
IL TEMA DELLA LONTANANZA. (“Movesi il vecchierel canuto et biancho”)
• L’assenza dell’amata e la valorizzazione della memoria
IL NARCISISMO DI LAURA.
• Una relazione impossibile (Laura: interamente appagata nella propria bellezza)
IL TEMA DELLA MEMORIA. (“Erano i capei d’oro a l’aura sparsi”, “Chiare, fresche et dolci acque”)
• Assenza e memoria (il rapporto con la donna, impossibile nella realtà, si costruisce nell’assenza, affidato al potere rievocativo ed elaborativi della memoria; tendenza di Petrarca di tornare sui medesimi temi, sui medesimi momenti decisivi, a negare ogni possibilità di sviluppo per allargare la ricerca di complicazione entro un medesimo motivo; la figura femminile assume spessore e prende concretezza anche fisica grazie al ricordo, in una dimensione a metà via tra presenza e assenza, tra verità obiettiva e proiezione fantastica)
• La poesia come rievocazione del passato (nasce il linguaggio rievocativo, come controllo positivo della perdita e come affermazione di ciò che non c’è o di ciò che non c’è più)
LA RIFLESSIONE POLITICA. LA CANZONE ALL’ITALIA E LA CRITICA DELLA CORRUZIONE ECCLESIASTICA (“Italia mia, benché ‘l parlar sia indarno”)
• Il tema politico (degenerazione della vita politica degli Stati italiani) e religioso (degenerazione dei costumi ecclesiastici)
• La posizione dell’intellettuale tra esclusione e privilegio (Dante è ancora un intellettuale di tipo comunale, coinvolto nelle lotte e nelle questioni politiche; Petrarca si sente appartenente alla classe degli intellettuali che ormai sono stati espulsi dalla politica, in quanto vivente in una realtà ormai Signorile; assume un tono di difesa più morale che politico)
ANCORA LAURA E IL POETA.
• La centralità del tema erotico
• La trasformazione psicologica del soggetto (lo scontro tra il desiderio passionale del poeta nei confronti di Laura e la consapevolezza morale della sua irrealizzabilità tendono a poco a poco a fissarsi in una visione appagante e perfino armoniosa. Poco importa che il poeta sia costretto all’infelicità e sia destinato alla morte dal suo dolore; la condizione in cui egli si trova è comunque l’unica possibile e d’altra parte la migliore pensabile; né egli potrebbe non amare Laura, né Laura potrebbe ricambiare il suo amore)
LA MORTE DI LAURA.
• La morte di Laura: 6 aprile 1348 (simbologia)
• La scrittura e la memoria (il tema della memoria domina la scrittura; le frequenti apparizioni di Laura al poeta sanciscono una possibilità di incontro al presente non mai conseguita con altrettanta serenità e sicurezza; il linguaggio petrarchesco persegue un ideale di armonia e di purezza assolute, come eliminando da sé ogni elemento estraneo alla rievocazione)
LA “TRASFIGUARAZIONE” DI LAURA.
• La figura di Laura dopo la morte (Laura perde i tratti, che diventano ambigui; Laura diventa la consolatrice del poeta)
• La “trasfigurazione” è il risultato di un modo diverso di considerare Laura (data da: la vicenda amorosa è riletta in chiave positiva e provvidenzialistica, l’intera passione erotica è bruciata attraverso l’apertura di una nuova prospettiva, orientata verso valori religiosi)
• Nuovi valori religiosi (Laura è il tramite)
RIMPIANTO E INSUFFICIENZA ESPRESSIVA.
• La possibilità perduta di un amore puro (Petrarca immagina un rapporto ormai da vecchio con Laura depurato dalla passione, quindi non peccaminoso)
• Altezza e limiti del linguaggio poetico (si dichiara l’insufficienza del linguaggio)
RIELABORAZIONE DEL LUTTO E CONVERISONE. LA CONCLUSIONE DELL’OPERA.
• Dal lutto alla conversione
• Dall’amore per Laura alla devozione per la Vergine Maria
• La canzone alla Vergine e il sonetto proemiale (la canzone conclusiva alla Vergine si colloca, idealmente, subito prima del sonetto proemiale che introduce il Canzoniere; veridicità dell’esperienza)
PETRARCA FONDATORE DELLA LIRICA MODERNA.
• La centralità del soggetto lirico
• Il poeta come “specialista” dell’interiorità
L’IO LIRICO. UN’AUTENTICITà CHE SI ISTITUZIONALIZZA.
• La centralità del soggetto protagonista
• La passione d’amore come condizione di autenticità (Petrarca è nella condizione comune dell’innamorato)
• La soggettività come scelta culturale
• Il genere lirico e gli intellettuali nella civiltà delle corti
IL PAESAGGIO-STATO D’ANIMO. (“Solo et pensoso”)
• Il paesaggio come espressione del soggetto
• Una mondanizzazione del simbolismo medievale (il rapporto diretto tra paesaggio naturale e Dio che segna la cultura del simbolismo medievale è rilanciato come rapporto diretto di corrispondenza tra paesaggio naturale e io lirico: la poesia e l’arte si apprestano a prendere di fatto il posto della religione trascendente; questo avverrà pienamente nell’Umanesimo e nel Rinascimento)
METRICA E STILE. LA LIRICA COME SPECIALIZZAZIONE DELL’ESPRESSIONE.
• Il confronto tra Dante e Petrarca (Dante allarga la scelta espressiva e stilista, Petrarca restringe)
• Il lessico (ripetitivo) e lo stile (medio) del Canzoniere
• La ricerca della variazione (seppur nella ristrettezza)
• Dal coinvolgimento sociale di Dante alla separatezza e alla specializzazione di Petrarca (è chiaramente distante dal resto della società e si dedica unicamente alla poesia e alla sua cultura)
COSCIENZA, DESIDERIO, MEMORIA.
• Una rappresentazione dell’interiorità
• Una nuova gerarchia di valori (quelli dell’interiorità, appunto)
• Il conflitto tra amore come desiderio e morale cattolica
• Il conflitto dentro la coscienza
• Una coscienza molteplice e problematica (persistenza dei problemi, delle contraddizioni e dei conflitti interni alla coscienza)
• La forza liberatoria e minacciosa del desiderio erotico
• La memoria
• Una visione tragica del tempo (la corruttibilità, la labilità)
• La rielaborazione del lutto
• Una conclusione aperta (il poeta non è in grado di proporre un itinerario di conversione felicemente realizzata, ma al massimo un voto propositivo per il futuro)
1

Esempio



  


  1. Erika Martello

    Una conclusione aperta (il poeta non è in grado di proporre un itinerario di conversione felicemente realizzata, ma al massimo un voto propositivo per il futuro) 1

  2. Giovanni Barbanera

    Good! I love it, thank you very much!

  3. Carlo

    mi dispaice non lo so ,, ciao !

  4. rosa

    vorrei lo schema metrico della poesia chiare fresche et dolci acque di petrarca