l'agricoltula

Materie:Appunti
Categoria:Geografia

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Testo

L’agricoltura di oggi deriva da una serie di riforme innovazioni realizzate dal XVIII secolo fino ai giorni nostri.
L’agricoltura ha permesso di nutrire una popolazione sempre più numerosa, diventando la base degli incrementi demografici dell’età moderna e contemporanea. Ha avuto inoltre molti benefici che derivano dalle industrie, dalla ricerca scientifica, dal progresso della medicina e dalle tecnologie innovative.
Si sono formati diversi sistemi di gestione del settore primario:
 L’agricoltura intensiva,è il modello prevalente di sfruttamento del terreno nelle aree più sviluppate. Essa implica un impiego molto intenso delle risorse naturali, con tutte le innovazioni e strumenti disponibili al fine di incrementare la produttività.
 L’agricoltura estensiva moderna, è basata su uno sfruttamento meno intenso delle risorse naturali e rispetta gli equilibri ecologici degli ecosistemi. Viene così conservata per lungo tempo la proprietà e la fertilità dei campi, la produttività per addetto è molto alta. E’ un sistema molto diffuso nelle grandi estensioni a monocultura, gestite da grandi aziende in grado di sostenere i costi delle nuove tecnologie.
Nel corso della storia si sono individuate diverse innovazioni nell’agricoltura.
1. Una delle più importanti è la tecnica della rotazione agraria. Che consiste nell’alternanza delle coltivazioni sul medesimo fondo. Ogni specie utilizza solo alcune sostanze presenti nel suolo, per reintegrarle servono periodi di riposo oppure delle alternanze di varietà che utilizzano sostanze diverse.
2. La seconda grande trasformazione riguarda la riforma agraria.
La struttura feudale viene gradualmente superata, le terre vennero distribuite ai contadini, che avevano interesse ad apportare innovazioni per aumentare la produttività.
Le riforme agrarie furono realizzate a partire dal XVIII secolo in molti stati europei. Un esempio è la Sardegna che con la “legge del chiudende”, permise ai proprietari di recintare i terreni, escludendo la popolazione dai diritti comunitari
3. La terza grande riforma riguarda la liberalizzazione dei commerci.
Nel sistema feudale erano numerosi i dazi e le dogane, che ostacolava la circolazione delle merci rendendo lunghi e costosi i trasporti.
La liberalizzazione porto una lunga serie di vantaggi:
- diminuirono le carestie, potendosi approvvigionare su mercati lontani
- i contadini si arricchirono, in quanto i prezzi di vendita non erano più fissati dalle autorità, ma dal gioco tra domanda e offerta
- le condizioni della manodopera rurale migliorarono
4. La quarta riforma riguarda la liberazione dei contadini dalla “servitù della gleba”.
Si sviluppa una nuova figura quella dell’affittuario, che cerca di massimizzare i rendimenti della terra che ha preso in affitto. Questo da un grande impulso all’agricoltura che ora è rivolta al guadagno e non più alla sussistenza.
5. L’introduzione dei mezzi meccanici ha consentito di ridurre la manodopera, razionalizzando le varie fasi di lavorazione. I terreni sono diventati così più efficaci e redditizi. Il trattore si è rivelato il mezzo più utile, dato che consentì una miglior resa per ettaro e una diminuzione dell’orario di lavoro.
Vennero introdotti anche i fertilizzanti chimici e l’industria chimica invase quindi il mondo agricolo di concimi ricchi di sostanze che rendevano il suolo più fertile.
6. Fondamentale è l’introduzione delle nuove scienze, conosce le caratteristiche di ogni specie sia vegetale che animale, consente di sfruttare al meglio le risorse.
Anche l’ingegneria genetica ha creato degli organismi viventi nuovi, dotati di proprietà nuove, resistenti al clima freddo o ai parassiti, frutti di dimensioni diverse, periodi diversi di maturazione
L’applicazione delle biotecnologie, ha permesso di introdurre correttivi ai parassiti e concimi dannosi. La necessità di salvaguardare la fertilità dei suoli ha stimolato la nascita dell’agricoltura biologica, che ricorre ai metodi antichi, senza l’impiego di sostanze chimiche e senza OGM.
Conseguenze dello sviluppo:
1. l’aumento della produttività, con un aumento del tenore di vita degli operatori. l’impiego elevato di tecniche sofisticate ha modificato le figure professionali del settore primario. Molti lavoratori sono tecnici e diplomati.
2. la riduzione del numero degli addetti, dovuto all’introduzione delle macchine.
Che però non ha diminuito la produttività, anzi è addirittura aumentata.
3. l’integrazione dell’agricoltura con l’industria. Attività come la lavorazione della carne, la conservazione degli alimenti, l’inscatolamento, il trasporto e così via hanno reso questo settore uno dei più ricchi.
I modelli di gestione del settore primario sono quattro
 l’agricoltura di sussistenza si ha quando oltre due terzi del suolo e del lavoro servono all’autoconsumo. Vengono utilizzati attrezzi rudimentali e c’è un ostilità nei confronti dell’innovazione tecnologica. Viene fatto ricorso al maggese quando le piogge sono incostanti e i suoli sono poveri (vengono lasciati riposare spesso). Oppure si ricorre alla policoltura della piccola proprietà contadina, quando viene sfruttato al massimo il terreno col tutte le specie vegetali e animali di cui ha bisogno una famiglia.
 L’agricoltura di mercato prevede che almeno il 50% dei prodotti è destinato alla vendita, i costi vengono minimizzati e massimizzata la produzione e la vendita. Questo tipo di agricoltura è fortemente specializzata e ogni azienda investe risorse e si dedica ad una sola coltura.
 L’agricoltura speculativa e di piantagione. Le piantagioni sono grandi proprietà terriere costruite nelle aree tropicali, in grado di garantire la massima resa per ettaro, i profitti sono molto elevati, grazie anche all’abbondante manodopera sottopagata.
Ci sono diversi tipi di organizzazione dell’unità produttiva:
 L’azienda a conduzione familiare, è quella più comune e diffusa e ha due tipologie: l0’unità familiare, dove la scarsità dei terreni rende la coltivazione volta solo alla sussistenza. Oppure le aziende familiari che sono ricche e produttive grazie alle risorse(clima e disponibilità di acqua abbondante).sono di dimensioni medio-piccole.
 L’azienda capitalistica, è di medie-grande dimensioni, è gestita da un imprenditore con funzioni direttive ed è caratterizzata dai notevoli investimenti mobili (concimi, macchine) e immobili (terreni). Sono le aziende più produttive e forniscono la stragrande maggioranza dei mercati mondiali.
 L’azienda in affitto, è gestita in modo capitalistico è tende a massimizzare i profitti nel breve periodo.
 L’azienda a mezzadria, il proprietario concede l’uso della terra ai contadini in cambio di metà del prodotto annuale
 L’enfiteusi, il proprietario concede l’uso del terreno dietro pagamento di un canone, dopo 20 anni il terreno può essere acquistato dall’affittuario.
L’insediamento rurale è la struttura stabile dove gli agricoltori lavorano, hanno la loro abitazione, le stalle, i magazzini ecc.
L’insediamento può essere:
 Insediamento sparso, dove sono diffuse cascine o case sparse, cioè abitazioni singole, di piccole dimensioni, in cui risiede la famiglia contadina, collocate vicino ai campi.
 Il villaggio, è l’unità insediativa più diffusa, ricopre in modo quasi uniforme tutto il territorio, costituendo una rete che collega tutti i campi. Ogni campo e ogni contadino sono parte integrante dell’economia del villaggio.
I paesaggi agrari si possono dividere in sette categorie:
 La policoltura intensiva, questo paesaggio è tipico della regione mediterranea. Ad ogni terreno è associato il prodotto più adatto.
 Il latifondo, è la modalità di gestione meno efficiente, le aste dimensioni impediscono un controllo intenso, limitando la produzione per ettaro. Prevale la coltura estensiva di un solo prodotto.
 I campi chiusi, dove ogni proprietà è delimitata da siepi, alberi o muri. L’organizzazione è la piccola azienda a conduzione famigliare, spesso volta alla sussistenza.
 I campi aperti, è il tipo di paesaggio più diffuso in Europa ed è composto da una rete di villaggi in cui la popolazione si concentra, circondati dai campi senza recinti.
 L’agroindustria, ha come caratteristiche la specializzazione, le nuove tecnologie e la meccanizzazione dei processi.
 L’agricoltura irrigua, è un paesaggio dominato dalla risaia. Il terreno è suddiviso in particelle dotate di argini per contenere l’acqua che deve sommergere le piante.
 L’agricoltura in serra, i prodotti delle serre garantiscono margini elevati dato che permettono la produzione in qualsiasi stagione.
La geografia dei prodotti è condizionata da numerosi fattori che possono essere naturali o umani.
Fattori naturali:
 Il clima : la temperatura ha un ruolo fondamentale, solo al di sopra di certi valori le colture possono crescere e maturare. Anche le precipitazioni sono fondamentali, se il regime delle piogge è omogeneo la vegetazione è rigogliosa. L’acqua è un altro fattore fondamentale, ogni sei gradi in più ogni specie necessità del doppio d’acqua.
 Il rilievo, la presenza di colline influisce fortemente l’attività, i terreni troppo ripidi impediscono l’azione dell’uomo, degli animali e dei macchinari.
 Composizione del suolo, l’elemento fondamentale è l’humus che consente la crescita delle piante, nel caso di carenza vengono usati i concimi chimici. La fertilità dei suoli varia a seconda della composizione del suolo, quelli di origine vulcanica sono i più produttivi
( abbondanza di Sali minerali)
La capacità dell’uomo di intervenire è aumentata sempre di più fino a quasi annullare gli effetti naturali che limitano l’agricoltura.
Ci sono una serie di fattori legati alla presenza e alla colonizzazione umana del territorio:
 I mercati, ovvero le richieste dei consumatori e le dimensioni di ogni mercato
 Le abitudini alimentari,che cambiano in ogni posto del mondo.
 Gli aiuti finanziari, come sovvenzioni, gravi fiscali ecc. oppure i supporti di altro genere come le consulenze.
 La struttura economica di una regione, che condiziona il volume degli investimenti, il grado delle tecnologie ecc.
Questo spiego il fatto che spesso a parità di risorse naturali ci sono condizioni diverse. Ad esempio nelle zone aride della California, sono stati fatti cospicui investimenti per pompare acqua, permettendo così la coltivazione.

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