I settori dell'economia

Materie:Appunti
Categoria:Geografia Economica

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Testo

Dispense di Geografia economica
Classe V A – I.T.C.
Dispensa n° 2
Prof. Riccio
I SETTORI DELL’ECONOMIA
Per settori dell’economia di una nazione, intendiamo l’insieme delle aziende che offrono nel mercato prodotti o servizi che vanno a soddisfare i bisogni di una collettività.
Possiamo suddividere i settori produttivi di un paese in:
I. Settore primario: per settore primario si intende l’insieme delle aziende che offrono un prodotto derivante dallo sfruttamento delle risorse offerte dalla natura. Fanno parte di tale settore le aziende che operano nel settore agricolo, nell’allevamento, nella silvicoltura (sfruttamento delle foreste), nella caccia e pesca e nelle attività estrattive.
II. Settore secondario: per settore secondario si intendono quelle aziende che occupandosi di un processo di produzione trasformano le materie prime in un prodotto finito; dunque, queste imprese compiono una trasformazione in senso fisico-tecnico della materia prima realizzando un nuovo prodotto che soddisfi i bisogni dei consumatori.
Appartengono a tale settore le aziende: tessili, automobilistiche, meccaniche, siderurgiche, chimiche, farmaceutiche, ecc..
III. Settore terziario: per settore terziario intendiamo quelle aziende che offrono un servizio, ossia quelle aziende dette di erogazione, che quindi non producono materialmente un bene, ma che offrono delle prestazioni che soddisfano dei bisogni umani. Tali sono le aziende che offrono servizi di trasporto, assicurativi, bancari, di vigilanza ecc..
IV. Settore terziario avanzato ( o quaternario): a tale settore appartengono quelle aziende che offrono servizi collegati al settore delle tecnologie avanzate quale internet, software ecc.. Stiamo parlando delle aziende appartenenti alla new-economy (nuova economia), aziende ad alta tecnologia ed elevato valore aggiunto.
I SISTEMI ECONOMICI
Per sistema economico di una nazione si intendono tutte le relazioni che intercorrono tra i vari operatori economici. Gli operatori economici di uno Stato sono: lo stesso Stato quale organo decisionale, l’insieme delle aziende appartenenti ai vari settori produttivi e le famiglie.
A seconda della tipologia dei rapporti intercorrenti tra questi operatori avremo:
1. Economia capitalistica (o economia di mercato): in tale tipo di economia lo Stato ha una funzione di supervisore. Il cittadino ha la possibilità di intraprendere liberamente una qualunque nuova iniziativa economico-imprenditoriale; il cittadino ha la proprietà dei mezzi di produzione. Lo Stato svolge dunque una funzione di garante, ossia controlla che il mercato sia pienamente libero e che vi sia la massima concorrenza tra i vari operatori economici.
In un tale sistema il privato cittadino ha la possibilità decisionale in merito a cosa produrre, quanto produrre e per chi produrre.
2. Economia pianificata: è caratterizzata da un’elevata azione e potere dello Stato nell’economia della Nazione. Il privato cittadino non ha la proprietà dei mezzi di produzione e non ha la massima libertà di iniziativa economica, in quanto è lo Stato che decide cosa produrre, quanto produrre e per chi produrre, attraverso la programmazione di piani quinquennali economici (da qui economia pianificata). Un’economia di questo tipo caratterizza economie di tipo comunista quali, in passato l’ex-Urss ed attualmente paesi quali Cuba ed in parte la Cina.
3. Economia mista: si intende un’economia nella quale il privato cittadino ha la proprietà dei mezzi di produzione e può svolgere una qualsiasi iniziativa economica. Lo Stato anche in questo sistema lascia al cittadino la massima libertà di operare, ma a differenza dell’economia capitalistica lo Stato si riserva di operare in regime di monopolio in alcune attività che egli stesso ritiene di importanza strategica per l’economia della nazione. Come si può vedere abbiamo dei caratteri propri sia dell’economia capitalistica, che di quella pianificata. L’Italia appartiene a tale tipologia economica.

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