La filosofia nasce dall'orrore

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Categoria:Filosofia
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Testo

Prima di iniziare a trattare questo argomento,vorrei stabilire,come premessa, il significato della parola orrore.
L’orrore può essere inteso come senso o motivo di spavento, motivo di smarrimento indotto dalle tenebre,dall’oscurità ed ispirato da luoghi in cui si avverte una presenza divina,una presenza spirituale ed a volte,può anche essere motivo di dolore.
L’orrore è in sostanza una reazione che si ha di fronte a qualcosa di ignoto di molto inquietante .
Tutto ciò è relazionabile con la nascita della filosofia.
Infatti è risaputo che la filosofia nacque per il grande desiderio di conoscere,un vero e proprio amore per la conoscenza.
Queste tematiche,che apparentemente potrebbero sembrare di natura opposta all’orrore,se analizzate con attenzione mostrano chiaramente il logico nesso fra felicità e orrore.
Infatti si parla di “desiderio” di conoscere,ma desiderare qualcosa significa trovarsi in uno stato di attesa e di tensione per qualcosa che non si ha oppure che non si sa.
Nel caso della filosofia sono illuminanti alcuni esempi come il desiderio di conoscere la risposta a quesiti come : chi ha creato l’uomo?
Che ruolo abbiamo in questo mondo che chiamiamo terra? Cosa c’è e dove si va dopo la morte? Esistono le divinità e che sembianze hanno? Esiste un principio comune a tutte le cose?
Il desiderio è quindi una sensazione di vuoto,di assenza,di indigenza: ossia di dolore…ossia di orrore!
Quindi l’uomo sarebbe destinato a soffrire per sempre poiché la soddisfazione stessa di un desiderio non sarebbe altro che l’inizio di un nuovo quesito e di una nuova sofferenza.
Come dichiara il filosofo Arthur Schopenhauer vi è fra il dolore e la gioia un terzo stadio : la noia, ovvero l’assenza di preoccupazioni,ansie e desideri.
Illuminante anche in questo caso una sua citazione :
“La vita è come un pendolo che oscilla incessantemente fra dolore e noia, passando per l’intervallo fugace del piacere”.
Questa frase denota un vero e proprio orrore rappresentato dalla vita che offrirebbe la felicità solo come un piccolo attimo di passaggio.
Per comprendere meglio le origini della filosofia,bisogna però conoscere il pensiero della popolazione dell’epoca,in quanto i quesiti esistenziali, come quelli prima citati,non riguardavano soltanto i filosofi,bensì tutta la popolazione e di conseguenza tutti erano direttamente colpiti da quella sensazione di mistero. Io definirei un vero e proprio orrore semplicemente l’indifferenza delle persone che ignoravano queste domande e non ipotizzavano nessuna risposta, perché era da questa indifferenza che si generava la paura ad esempio per la morte,una paura molto difficile da controllare che poteva portare perfino al suicidio.
La gente pertanto ben volentieri accettava risposte o dalla religione o dai filosofi.
il più delle volte senza prove materiali o scientifiche che ne attestassero l’attendibilità,semplicemente per sentirsi momentaneamente appagati.
Concludendo,possiamo dire che la vera causa dell’orrore è la ragione stessa dell’uomo,che è in grado di desiderare,di provare tensione,dolore e felicità.
Quindi se la filosofia pianta i suoi pilastri sulla ragione,la filosofia nasce dall’orrore.

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