Il processo gestionale nelle imprese industriali

Materie:Appunti
Categoria:Economia Aziendale

Voto:

2.5 (2)
Download:406
Data:09.11.2005
Numero di pagine:4
Formato di file:.doc (Microsoft Word)
Download   Anteprima
processo-gestionale-imprese-industriali_1.zip (Dimensione: 5.11 Kb)
trucheck.it_il-processo-gestionale-nelle-imprese-industriali.doc     26 Kb
readme.txt     59 Bytes


Testo

MODULO 1 - Capitolo 4
Il processo gestionale nelle imprese industriali

DESCRIVI I CICLI AZIENDALI
Il ciclo tecnico di produzione si avvia con il processo di trasformazione della materie prime e termina con l’ottenimento dei prodotti finiti. Molte imprese industriali abbreviano l’ampiezza del ciclo tecnico attraverso l’esternalizzazione di alcune fasi lavorative; tali imprese hanno anche dematerializzato i propri prodotti, ossia hanno incrementato il perso delle attività immateriali sul totale delle attività generatrici di valore.
Il ciclo economico ha inizio con il sostenimento dei costi di acquisto dei fattori produttivi e termina con l’ottenimento dei ricavi di vendita dei prodotti e di prestazione dei servizi.
Il ciclo monetario (o ciclo di cassa) ha inizio con gli esborsi (uscite) connessi al pagamento degli acquisti e si conclude con gli introiti (entrate) connessi alla riscossione delle vendite. La durata del ciclo monetario dipende:
- dalla dilazione media ottenuta dai fornitori;
- dalla giacenza media delle materie prime in magazzino;
- delle durata del periodo di produzione (ciclo tecnico);
- dalla giacenza media dei prodotti finiti in magazzino;
- dalla dilazione media concessa ai clienti.
Per ridurre il fabbisogno finanziario, le imprese industriali cercarono di:
- prolungare le dilazioni di pagamento sugli acquisti;
- abbreviare i tempi di giacenza in magazzino di materiale, semilavorati; prodotti;
- stringere i tempi necessari per attuare i processi di trasformazione;
- ridurre le dilazioni di pagamento sulle vendite.

COME SI SVOLGE L’ANALISI ECONOMICA PER FUNZIONI E AREE AZIANDALI
La gestione caratteristica dell’impresa e dà luogo:
- ai ricavi tipici di vendita e ai costi relativi all’ottenimento dei prodotti (Esistenze iniziali, Costi d’acquisto, Costi del personale, Costi di produzione, Ammortamenti e svalutazioni, Rettifiche e ricavi, Accantonamenti) ;
- ai costi tipici (Ricavi di vendita, Rettifiche di costi, Costi patrimonializzati (rinviati al futuro, Rimanenza finali).
I ricavi tipici sono quelli riguardanti la vendita dei prodotti e degli eventuali servizi accessori, le lavorazioni effettuate per conto terzi, i rimborsi spese ottenuti dai clienti. I costi relativi all’ottenimento dei prodotti sono i costi delle materie prime, dei semilavorati, dei componenti e del personale, i costi per servizi, gli ammortamenti relativi ai reparti addetti alla trasformazione tecnica e ai reparti ausiliari alla produzione.
La funzione commerciale di occupa del collocamento sul mercato dei prodotti (Costi del personale, Costi generali commerciali, Ammortamenti).
Il funzionamento degli organi sociali e del sistema informativo aziendale genera i costi della funzione amministrativa (Costi per il funzionamento degli organi sociali, Costi del personale, Costi generali amministrativi, Ammortamenti, Accantonamenti per rischi).
La presenza nel patrimonio di impieghi non strettamente attinenti all’attività produttiva e commerciale determina lo svolgersi, a fianco della gestione caratteristica, di una gestione accessoria che dà luogo a proventi e oneri patrimoniali e a proventi e oneri atipici (Oneri diversi, Proventi diversi).
Lo svolgimento della gestione assorbe e genere flussi monetari, il cui coordinamento è affidato alla funzione finanza dell’impresa (Oneri finanziari, Proventi finanziari).
L’insieme della gestione caratteristica, della gestione accessoria e della gestione finanziaria costituisce la gestione ordinaria.
Il risultato economico può essere influenzato da eventi casuali e accidentali, di carattere non ricorrente ed estranei all’attività ordinaria dell’impresa (Minusvalenze straordinarie, Sopravvenienze e insussistenze passive straordinarie, Imposte relative a esercizi precedenti, Plusvalenze straordinarie, Sopravvenienze e insussistenze attive straordinarie).

IL PATRIMONIO NELL’ASPETTO QUALITATIVO E QUANTITATIVO
Il patrimonio è l’insieme dei beni economici a disposizione di diritto e di fatti del soggetto aziendale in un dato momento.
Nell’aspetto qualitativo il patrimonio è un insieme eterogeneo si beni, tra loro coordinati, aventi diversa durata di impiego e diversa utilizzazione. I beni che compongono il patrimonio aziendale possono essere classificati secondo vari criteri. La distinzione più importante suddivide gli elementi patrimoniali,a seconda della loro destinazione economica, in attivo immobilizzato e attivo circolante.
L’attivo immobilizzato è formato da quegli elementi del patrimonio che costituiscono la struttura tecnico-organizzativa dell’impresa, che partecipano più volte al processo produttivo dando la loro utilità per periodi di tempo medio/lunghi o che consentono di controllare altre imprese con le quali esistono particolari rapporti finanziari, economici o produttivi.
L’attivo circolante è costituito da quei beni che l’impresa acquista per destinarli alla trasformazione o al consumo o che produce per venderli, dagli investimenti finanziari di breve durata, dalle disponibilità liquide e dai crediti di natura commerciale a breve termine.
In azienda possono essere presenti beni di proprietà di terzi.
Nell’aspetto quantitativo il patrimonio è un insieme di valori attivi e passivi, espressi nella stessa moneta di conto, la sui somma algebrica consente l determinazione del patrimonio netto.
La struttura del patrimonio di un’impresa è determinata dalle relazioni esistenti tra:
- fonti di finanziamento;
- la ripartizione degli impieghi;
- i finanziamenti distinti per durata;
- i finanziamenti e gli impieghi.

Esempio