Divina Commedia (Canto III del Paradiso)

Materie:Appunti
Categoria:Dante

Voto:

1 (2)
Download:274
Data:27.07.2001
Numero di pagine:2
Formato di file:.doc (Microsoft Word)
Download   Anteprima
divina-commedia-canto-iii-paradiso_1.zip (Dimensione: 4.57 Kb)
trucheck.it_divina-commedia-(canto-iii-del-paradiso).doc     22.5 Kb
readme.txt     59 Bytes


Testo

97-99 Non vi meravigliate; ma non credete di riuscire a superare questa parete senza la grazia divina”.
100-102 Così rispose Virgilio e poi quelle anime degne di vedere Dio; “Tornate” dissero; “avviatevi innanzi a noi, accennando alla via da seguire con la mano ...
103-105 E uno di loro incominciò: “Chiunque tu sia, mentre cammini volta solamente il viso: guardami bene per vedere se nel mondo dei vivi mi hai mai visto”.
106-108 Mi volsi e lo guardai fissamente: era biondo e di bell’aspetto ma una cicatrice gli divideva in due parti un ciglio.
109-111 Dopo che gli ebbi detto di non averlo mai visto, egli disse: ”Ebbene, guarda qui”; e mi mostrò un’altra cicatrice che aveva in mezzo al petto.
112-114 poi sorridendo disse: “Io sono Manfredi, nipote dell’imperatrice Costanza; ti prego quando ritornerai nel mondo dei vivi
115-116 di andare dalla mia bella figlia, madre di Giacomo II re d’Aragona e di Federico II re di Sicilia, e di dirle la verità siccome si dice altro di me.
117-119 Dopo che fui ferito mortalmente da due colpi, una al capo e una al petto, mi rivolsi piangendo a Dio e mi convertii.
120-121 I miei peccati furono orribili; ma la bontà divina ha delle braccia talmente grandi che accoglie tutto ciò che si rivolga a lei.
124-126 Se il vescovo di Cosenza, che fu messo in cerca delle mie ossa da Clemente IV, avesse considerato l’aspetto di Dio di padre di infinita bontà,
127-129 le mie ossa si troverebbero ancora a un capo del ponte di Benevento sotto un gran mucchio di sassi.
130-132 Ora le mie ossa sono bagnate dalla pioggia e mosse dal vento fuori dal regno di Napoli, accanto alle sponde del fiume Liri dove le fece trasportare senza accendere nemmeno un cero.
133-135 La maledizione dei pastori della Chiesa non toglie che le anime dei defunti possano pentirsi e riaprirsi nuovamente all’eterno amore di Dio, finchè la speranza vive ancora.
136-138 Bisogna comunque riconoscere che chi muore senza essersi presentato a chiedere perdono e a fare ammenda al tribunale ecclesiastico, sebbene si penta in fin di vita delle sue colpe, è costretto a girare attorno a questa ripa del monte
139-141 trenta volte il tempo che è rimasto ribelle all’autorità della Chiesa, salvo che questa non diventi più breve per virtù delle preghiere dei buoni.
142-145 Vedi ormai se puoi farmi felice, rivelando alla mia buona Costanza come mi hai visto che non sono dannato e anche di questo divieto di salire al purgatorio prima del tempo stabilito; perchè qui in purgatorio si avanza di molto nella purgazione per le preghiere dei buoni.

Esempio