Plasticando

Materie:Appunti
Categoria:Biologia
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Data:03.07.2007
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Testo

Siamo andati al museo della scienza e della tecnica per partecipare ad un interessante laboratorio sulla plastica.
Arrivati al museo passiamo in un corridoio in cui possiamo vedere esposti in delle bacheche in vetro i più disparati oggetti di plastica. Dallo spazzolino ai puffi possiamo apprezzare i diversi usi che si fanno di questo materiale e anche i diversi tipi di plastica.
Successivamente andiamo in un laboratorio e la signorina ci divide in gruppi da tre.
La ragazza ci parla dei diversi tipi di plastica esistenti e di quanti tipi ve ne siano in circolazione.
Vi sono circa 40 classi di plastica e lei decide di approfondirne in particolare 6 tipi, quelli più diffusi.
• 1-PET POLIETILENTEREFTALATO
• 2-HDPE POLIETILENE AD ALTA DENSITA’
• 3-PVC POLIVINCLORURO (pericoloso perché cancerogeno)
• 4-LDPE POLIETILENE A BASSA DENSITA’
• 5-PP POLIPROPILENE
• 6-PS POLISTIRENE
Successivamente per meglio applicare le nozioni appena assimilate, la ragazza fornisce diversi tipi di materiali plastici ai gruppi e noi in base alle scritte o ai numeri riportati sulle confezioni dobbiamo riconoscere il tipo di plastica.
Vediamo quindi che 1 viene utilizzata per le bottigliette d’acqua, 3 veniva usata per le tende da doccia ma poi si è scoperto che era tossica, 2 e 3 sarebbe meglio non metterle nel microonde pertanto bisogna ricordarsi di togliere il tappo in plastica dei contenitori in vetro per cibi.
Poco dopo ci vengono forniti 4 diverse barrette di differenti plastiche e colori.
Rossa=HDPE
Verde=PVC
Blu=PP
Giallo=PS
Ora cerchiamo di misurare le caratteristica fisiche delle barrette
la resistenza al piegamento con le mani.
-la barretta gialla si spacca
-quella verde è particolarmente flessibile (usata per giochi dei bambini)
-la rossa si deforma ma non si rompe
-la blu cambia colore in corrispondenza del punto di piegatura
In seguito proviamo a graffiare con una graffetta in metallo le barrette:
-la verde è molto resistente
-la rossa è la meno resistente e sulla sua superficie vi sono delle vere e e proprie incisioni.
-la blu è abbastanza resistente
-la gialla si graffia con relativa facilità
Ora analizziamo le caratteristiche chimiche:
prendiamo dunque 3 becker riempiti con alcol etilico, alcol denaturato ed acetone.
Nei 2 becker contenenti alcol non si verifican particolari fenomeni a parte la barretta verde che scolora leggermente; è nel 3 becker che succedono diverse cose, tutte le barrette sono molto flessibili, la gialla scolora molto la verde a contatto col liquido diventa filamentosa.
Successivamente mettiamo del polistirolo nell’acetone:esso si scioglie!
In seguito prendiamo un becker e lo riempiamo con acqua bollente: vi immergiamo delle piastrine di plastica denominate termoplastiche appunto perché si sciolgono al contatto con una sostanza calda. Ci divertiamo a scioglierle e ad imprimere su di esse una moneta ammirando il calco da essa lasciato.
Dopo prendiamo delle palline dei vari tipi di plastica e vediamo che mettendole in un grosso becker colmo d’acqua, quelle rosse e quelle blu galleggiano essendo meno dense mentre quelle verdi e quelle gialle precipitano data la loro spiccata densità.
Infine decidiamo di creare la plastica: prendiamo del polivinil alcol 4% e del bonato 4% essi devon venire usati nel rapporto 2 a 1 pertanto in un misurino mettiamo 10ml di polivinil e nell’altro 5 ml di bonato mescolato con del bludimetilene.
In seguito versiamo il secondo composto nel primo e mescolando accuratamente formiamo una palla gommosa denominata SLIME.
Che bella esperienza…speriamo di tornare a fare esperimenti al piu’ presto!

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