Miglioramento genetico

Materie:Appunti
Categoria:Zootecnia
Download:449
Data:24.08.2007
Numero di pagine:2
Formato di file:.doc (Microsoft Word)
Download   Anteprima
miglioramento-genetico_1.zip (Dimensione: 3.84 Kb)
readme.txt     59 Bytes
trucheck.it_miglioramento-genetico.doc     21.5 Kb


Testo

MIGLIORAMENTO GENETICO

Il miglioramento genetico è una pratica seguita per ottenere una selezione. Gli obiettivi che l’allevatore vuole conseguire con la pratica del miglioramento sono principalmente:

- PRODUTTIVI → riguardano la produzione di kg di latte, kg di proteine grasso (prodotti durante la lattazione), % di grasso e proteine.
- FUNZIONALI → età del parto, durata della lattazione, fertilità, velocità di mungiura…(per quanto riguarda il parto possono essere considerati dei parametri di efficienza produttiva)
- MORFOLOGICI → in particolare per le vacche da latte, riguardano la mammella. Questa deve essere ottimale per la mungitura, i capezzoli devono essere perpendicolari al terreno, il legamento sospensore mediano deve essere robusto… . vengono in oltre considerai la forma degli arti, la spigolosità del corpo…
- K CASEINA → gli animali possono essere ripartiti fenotipicamente il capi con produzione di latte con: k caseina A, k caseina B, k caseina AB.

Per eseguire dei miglioramenti genetici per i propri animali i singoli allevatori possono prendere in considerazione gli indici genetici dei riproduttori i quali sono stati valutati ed ai quali è stato attribuito un determinato valore genetico.
Per valutare i riproduttori bisogna:

- ESAME DEI FENOTIPI (caratteri manifestati)
- SCELTA DEI RIPRODUTTORI
- PUBBLICAZIONE DATI
- DIFUSIONE SEME

I test per la scelta dei riproduttori possono essere diversi:
- PEDIGREE (valutazione avi del riproduttore)
- SIB TEST (per i fratelli o collaterali del riproduttore, utilizzato particolarmente per i suini)
- PROGENY TEST (per i figli del riproduttore) è il più attendibile
- BLUP ANIMAL MODEL per la valutazione dei riproduttori, l’animal model, prende in considerazione tutti i parenti conosciuti del riproduttore, poi il blup elabora matematicamente i dati. Questo è molto preciso e fa riferimento a centinaia di dati.

Gli indici genetici vengono indicati con delle sigle, in passato si utilizzavano per le lattifere le sigle ILQ, ILQM (indice latte qualità morfologia), ora si utilizza principalmente la sigla PFT (produttività funzionalità tipo).
Produttività: riguarda i caratteri produttivi
Funzionalità: riguarda la longevità della carriera produttiva
Tipo: riguarda le caratteristiche morfologiche
L’allevatore deve saper interpretare gli indici genetici e scegliere così il riproduttore appartenete al miglior rank. Dopo aver scelto il riproduttore, utilizza la fiala con il seme del toro per fecondare (con la fecondazione artificiale o altre tecniche da lui scelte) gli animali.
La F.A. offre molti vantaggi:
- maggior controllo sanitario durante la riproduzione
- minimo costo economico
- facilità di miglioramento genetico
per il miglioramento genetico hanno un ruolo importante le varie associazioni quali AIA (controlli funzionali), associazioni di razza come ANAFI, ANABI, ANAPRI…(miglioramento genetico e tenuta libro genealogico).

Esempio