Una polis nata nella guerra: Sparta

Materie:Riassunto
Categoria:Storia
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Testo

1. Una polis nata nella guerra:Sparta
Sparta e Atene furono caratterizzate da due diverse forme di governo della polis: l’oligarchia e la democrazia.
SPARTA E IL SUO TERRITORIO: Sparta sorgeva in una pianura attraversata dal fiume Eurota. A est si apriva una delle più vaste e fertili pianure della Grecia, la Messenia. Agli inizi dell’VIII sec. a.C. Sparta aveva sottomesso la regione della Laconia. Tra il 743 e il 724 a.C. durante la prima guerra messenica, Sparta conquistò la Messenia. Più tardi ci fu una rivolta da parte degli abitanti della Messenia che portò alla seconda guerra messenica (684-668 a.C.).
Vinsero gli spartani che riuscirono a dominare sul Peloponneso.
L’ORDINAMENTO POLITICO: le caratteristiche di Sparta erano attribuite secondo gli antichi a Licurgo, un legislatore leggendario vissuto alla fine del VII sec. a.C. Il regime politico era l’oligarchia (“governo di pochi”).
Al vertice del governo spartano c’erano due re (diarchia) la cui carica era ereditaria; avevano il compito di comandare gli eserciti e svolgere i compiti sacerdotali in città, non avevano funzioni politiche importanti.
L’assemblea dei cittadini (apella) era diversa da quella delle altre polis greche perché era la riunione di un corpo militare; i suoi compiti erano: approvare o respingere le proposte di un consiglio ristretto (gerusia) di cui facevano parte i due re e 28 anziani (Geronti) eletti a vita, e le proposte di 5 Efori, che erano dei magistrati eletti annualmente dall’assemblea. I loro compiti erano molto importanti: funzioni giudiziarie (amministravano la giustizia e giudicavano l’operato dei due re), funzioni esecutive e di controllo (controllavano l’applicazione delle leggi, l’educazione dei giovani,…..).
COME CONTROLLARE I VINTI? L’esercito spartano tra il VII e il VI sec. a.C. era diventato il più efficiente del mondo greco ma il numero dei sudditi era più grande di quello degli spartani. Sparta pensò a come controllare le comunità sottomesse nel Peloponneso, per impedire le ribellioni (dopo la seconda guerra messenica).
2. La società Spartana
CITTADINI DI PIENO DIRITTO: GLI SPARTIATI: A Sparta il numero dei cittadini, detti Spartiati, era in minoranza rispetto al numero degli abitanti della Laconia e della Messenia. L’unica attività dei cittadini consisteva nell’addestramento militare. Fin dalla nascita il cittadino dipendeva dalla polis, a 7 anni il bambino veniva sottratto alla madre e fino a vent’anni era affidato alle cure della polis che provvedeva a farne un soldato. Il cittadino spartano doveva essere un guerriero e doveva possedere l’efficienza fisica, l’abilità nell’uso delle armi,la disciplina e il coordinamento dello schieramento politico.
GLI ILOTI E I PERIECI: I cittadini spartani si dedicavano alle attività militari e politiche, gli iloti che erano i discendenti delle popolazioni locali- messeni e laconi, si occupavano delle attività produttive. Non avevano alcun diritto politico, ma potevano tenere metà del raccolto,vivevano in piccoli nuclei. I perieci erano genti di origine dorica, non avevano preso parte alla formazione della polis. Vivevano lungo le coste, avevano obblighi militari ma non partecipavano alla vita politica.
PROGRESSIVA CHIUSURA: Sparta fu una città aperta a molti influssi culturali, ma era quasi sempre in guerra quindi limitò l’immigrazione di stranieri e non modificò l’ordinamento politico. Sparta poteva isolarsi perché aveva un territorio ampio, pianeggiante, fertile e non aveva bisogno di importazioni.

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